Tottenham, incendiato il negozio che non vuole lasciare spazio al nuovo stadio

Da circa due anni, dopo le Olimpiadi di Londra, il Tottenham lavora alla costruzione del nuovo stadio che avrà sede di fianco allo storico White Hart Lane, dopo aver perso la contesa con il West Ham per l’assegnazione dello Stadio Olimpico nel 2011.

Stemma Tottenham
Stemma Tottenham

L’investimento per la costruzione si attesta intorno ai 400 milioni di sterline e, lo stadio, dovrebbe contenere tra le 36 mila e le 56mila persone oltre a tribune, negozi etc… Una costruzione imponente quindi che aveva permesso alla società, amministrata da Daniel Levy di vedere espropriata l’intera zona del cantiere, grazie al permesso rilasciato dal council locale, il consiglio di zona che decide in merito ai piani regolatori.

Con il permesso di espropriazione sono iniziati però i problemi per la squadra londinese dato che l’Archway Sheet Metal Works Ltd, negozio noto per fornire attrezzi e strumenti a bar e ristoranti del quartiere porta avanti una lunga e dura battaglia contro il Tottenham per impedire il suo abbattimento che permetterebbe però agli spurs di costruire al meglio il loro impianto. Il negozio però ha ottenuto il permesso di appellarsi all’Alta Corte e portare avanti la lotta contro l’esproprio.

A ciò si aggiunge un incendio che, come riporta Il Fatto Quotidiano, nella notte tra lunedì e martedì ha colpito il negozio, incendio che ha bruciato il piano superiore e parte del piano terra con danni ancora da valutare. Riguardo la natura dell’incendio, non è da escludere quella dolosa, queste infatti le parole del proprietario, Josif Josif: “Negli ultimi mesi abbiamo ricevuto molte telefonate minatorie, oltre a minacce di far saltare il negozio con una bomba e altre cose del genere. Ma non sappiamo ancora se l’incendio dell’altra notte abbia qualcosa a che fare con queste minacce”. Queste invece le riflessioni di un membro della famiglia: Le minacce ultimamente si erano fatte quotidiane, siamo devastati da quanto è successo. Ci sono tutti i presupposti che l’incendio sia doloso, ma andremo avanti. Oltre a noi della famiglia, il negozio dà lavoro ad altre trenta persone”. Scotland Yard, in conferenza stampa ha invece spiegato: “Stiamo indagando per capire se il fuoco è stato appiccato deliberatamente. Le indagini sono ancora allo stato iniziale”.

Starà quindi alle indagini stabilire la natura dell’incendio, certo è che questa lotta è lontana dal vedere la sua fine, anche per questo il Tottenham fa sapere infatti che il suo nuovo impianto non sarà pronto prima della stagione 2018-2019.

 

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