Champions League, Materazzi sicuro: “La Juve merita di alzare la coppa”

L’ex difensore dell’Inter e della nazionale italiana, Marco Materazzi, volato a Berlino ha parlato a Tuttosport della finale di Champions League tra Juventus e Barcellona.

Marco Materazzi - foto di Steindy
Marco Materazzi – foto di Steindy

 

Materazzi stupisce rispondendo alle domande sul possibile triplete bianconero:  “Andrò a Berlino soprattutto per guardare una bella partita tra due squadre molto forti. Non farò il tifo per i bianconeri, ma sarò neutrale. Non sono uno di quegli interisti che non vogliono una vittoria bianconera in modo da evitare che un’altra squadra italiana emuli il nostro Triplete. Non penso che questo toglierebbe nulla alla nostra impresa del 2010, passata attraverso l’eliminazione del Barcellona in semifinale”.

Materazzi non ha quindi nessuna intenzione di gufare, anzi si augura il meglio per la società di Allegri: “Sì, se arrivi in finale di Champions ed elimini il Real Madrid in semifinale, meriti di arrivare in fondo e anche di sollevare la coppa. Non condivido le critiche di chi parla di sorteggi favorevoli con Borussia e Monaco nei turni precedenti e di decisioni arbitrali vantaggiose nel doppio confronto con i francesi”.

Non solo Champions, Berlino non sarà mai, per un italiano, una città indifferente, data la conquista del mondiale nel 2006 proprio nello stadio dove domani si giocherà la finale:  “È la chiusura di un cerchio perfetto. Deve essere impagabile tornare nove anni dopo la finale mondiale nello stesso stadio a giocarsi la finale di Champions League. E per Buffon e Barzagli c’è uno stimolo in più. Se conquistassero la Champions League, avrebbero vinto tutto. Pirlo invece ha già vinto la Champions con il Milan”.

A Materazzi viene poi chiesto anche un parere sul possibile, e ormai vicino, arrivo di Mihajlovic al Milan che tante polemiche ha scatenato: “È un guerriero che ha fatto la gavetta. Ha iniziato un percorso ben definito già da qualche anno. Adesso si merita questa chance. Spero che Sinisa possa ottenere buoni risultati, ma finisca sempre dietro l’Inter in classifica. È un lottatore che però non si limita a dare motivazioni forti ai suoi giocatori. Rapporto con Berlusconi? Di sicuro Mihajlovic non è uno che si sottomette“.

Per finire, l’ex difensore commenta le dimissioni di Blatter: “Era inevitabile. L’avevo già detto la settimana scorsa quando era scoppiato lo scandalo. Come si dice? Il pesce puzza dalla testa. Mi sembrava impossibile che con tutti questi dirigenti Fifa indagati e arrestati, il presidente non sapesse niente. In ogni caso, al di là di queste accuse che andranno provate, per me non si merita niente chi non premiò la Nazionale Campione del Mondo come ha fatto Blatter nel 2006 dopo Italia-Francia. Non riesco proprio a dimenticare quello sgarbo”.

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