Forlan, bambinata fuori luogo

Inter-Marsiglia, 58′ del secondo tempo. Per Ranieri è tempo di cambi, visto che la squadra non risponde a dovere, e non riesce a segnare ad un imbarazzante Marsiglia.

Così, al posto di uno spento, anzi spentissimo, quasi evanescente Forlan, entra Pazzini, che si rivelerà essere il migliore in campo. Faccia rabbuiata quella di Forlan, appena sulla lavagnetta luminosa compare in rosso il numero nove. Subito, chiunque abbia notato la mimica facciale dell’uruguagio, avrà pensato che egli fosse contrariato per non essere riuscito a lasciare il segno in quella che poteva essere la sua partita. Nulla di strano, un giocatore deluso dalla sua prestazione, ma che farà fede a tutte le belle parole dei giorni precedenti, e supporterà icompagni da bordo campo. E invece… Ranieri gli porge la mano e lui,  come forse neanche gli ormai iper-citati Filippo e i suoi compagni di classe avrebbero fatto, nasconde la mano, e corre negli spogliatoi. In virtù di tutto ciò che ne è seguito e conseguito, ovvero l’eliminazione dalla Champions e la necessaria futura rifondazione, abbiamo un suggerimento per il signor Moratti: tagli i rami secchi. Un atteggiamento come quello di ieri non se lo sarebbe potuto permettere neanche il Messi di Barcellona-Bayer, dopo i cinque goal, figuriamoci un giocatore che sta giocando (?!) poco, e deludendo molto, e che è l’emblema del fallimento dell’Inter di quest’anno. Nel calcio si sa, chi vince è il gruppo, e chi cerca di divedere il suddetto, può tornare a casa. Addio Cacha, grazie di niente.