Robben in extremis: al Wembley il Bayern Monaco è campione d’Europa!

Al Wembley di Londra va in scena la finale più attesa d’Europa, tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund. La cornice è delle grandi occasioni, e i tedeschi del Borussia sembrano giovarne, spingendo sulle fasce con Lewandoswki (pericoloso al 14esimo, Neuer in angolo) e al centro con Blaszczykowski.

Fonte: rayand
Fonte: rayand

Al 26esimo ecco il Bayern: Ribéry crossa in mezzo per Mandzukic che impatta di testa, trovando però la grandissima deviazione in corner di Weidenfeller. 4 minuti più tardi la difesa giallonera si dimentica di Robben, che solo davanti a Weidenfeller tenta il pallonetto con l’esterno mancino, ignorando però Mandzukic solo sul lato opposto. Sembra essersi ripreso l’11 di Heynckes, ma sul chiudersi del primo tempo un’altro errore gli impedisce di portarsi in vantaggio:  Robben vince un rimpallo con Hummels in area, ma poi calcia contro il viso di Weidenfeller, muro del Borussia. Nella ripresa Robben e compagni riprendono le redini della partita: al 59esimo, ancora una volta la difesa giallonera non si piazza bene, lasciando libero Mandzukic di colpire da calcio d’angolo, sicuro Weidenfeller. Un minuto più tardi, però, il vantaggio del Bayern: dall’asse Robben-Ribery nasce l’assist vincente per Mandzukic, che a porta vuota insacca il gol dell’1-0. Al 66esimo Dante entra a gamba tesa su Reus, per Rizzoli è rigore netto. Dal dischetto Gundogan non sbaglia, e sotto la curva dei suoi pareggia i conti. La partita si fa incandescente, le squadre si allungano: Muller scavalca Weidenfeller e la mette in mezzo per Robben, che a porta vuota si fa anticipare da un gigantesco Subotic. Di prima, al 75esimo, Alaba impegna ancora Weidenfeller, che coi pugni devia in angolo la sua botta da fuori. Cala il Borussia, ma il Bayern non ne approfitta se non sul possesso palla. E’ l’86esimo: Lahm mette al centro per Muller, il suo velo serve Schweinsteiger che arriva al tiro, ma Weidenfeller devia ancora in angolo. Due minuti più tardi, però, il Bayern si riporta in vantaggio: Ribéry protegge palla al limite dell’area avversaria, di tacco serve l’inserimento di Robben che solo davanti a Weidenfeller stavolta non sbaglia. Il gol della liberazione, il gol dell’idillio, il gol della storia. Scritta, finalmente, da Robben e il suo Bayern, per la quinta volta campione d’Europa.

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