ESCLUSIVE – “Estate in Goal”: a Ovada campus di calcio per diversamente abili

Proprio nel giorno nel quale la Serie A, il grande calcio, ricomincia ufficialmente la sua stagione agonistica, Soccermagazine.it propone una interessante esclusiva, su una iniziativa che si è svolta il dal 7 al 9 agosto u.s., presso il Centro polisportivo “Geirino” di Ovada.  e che prende il nome di Campus di calcio “ESTATE IN GOAL.

Fonte: Federico Berni
Fonte: Federico Berni

Si tratta di una scuola calcio per ragazzi diversamente abili. Un momento nel quale lo sport più praticato e più famoso del mondo prende le distanze dal business, dalle carriere affermate, dall’ansia da prestazione e dalla frustrazione per la sconfitta, dalle leggendarie figure di calciatori, e si pone sul piano più schietto e umanamente profondo, del dare un senso alle capacità personali e del porre sotto i riflettori chi, in generale, è stato aiutato di meno dalla vita.

Promotore e responsabile del Campus è Giuseppe Ravetti, di Alessandria, allenatore di Base Uefa patentino B, il quale ricco di molte esperienze di volontariato e di lavoro con la disabilità, si è lanciato (già lo scorso anno) in questa impresa calcistica, tutta particolare, per la quale è riuscito a coinvolgere l’Associazione Italiana Allenatori di Calcio (AIAC).

Nello staff del Campus ci sono Claudio Tanga (allenatore di Base Uefa B), Marilena Rini (Segretaria Aiac provinciale) e Marco Cornacchini (Infermiere Professionale).

È stato, questo, il secondo anno in cui si è potuto mettere in piedi l’iniziativa (senza fondi e senza incentivi è molto difficile realizzare certi progetti).

I principi del Campus sono quelli secondo cui “la persona con un disagio psichico e/o fisico ha difficoltà a relazionarsi con il mondo esterno, a portare al di fuori le sue problematicità e le sue emozioni e a fare esperienze di integrazione con le cosiddette “persone normali”. Lo sport è un ottimo canale attraverso cui può avvenire quest’integrazione; attraverso il gioco si migliora il livello di salute, cresce l’autostima, si può aiutare il ragazzo diversamente abile a raggiungere dei buoni livelli di socializzazione e partecipazione. L’obiettivo principale del progetto è quello di migliorare il livello di benessere della persona diversamente abile, coniugando le esperienze di un team di esperti, maturate sia nell’ambito sportivo che in quello educativo-psicologico“. (cit. dal testo del Progetto).

Fonte: Federico Berni
Fonte: Federico Berni

Destinatari del Campus sono i ragazzi e le ragazze dai 18 ai 40 anni. In questa edizione sono stati 7 partecipanti. Lo staff ha lavorato sulle attività di calcio e piscina per queste persone giunte da Genova e dalla provincia di Alessandria.

Questa volta, visto il numero esiguo, sono stati svolti esercizi mirati alla tecnica individuale, alla forza, esercizi di aerobica e si sono disputate tante partite. Al termine di ogni allenamento, tutti in piscina.

Contenuti del Progetto “Estate in Goal” sono: tecnica e tattica, coordinazione visuo-motoria, attività in piscina, gita presso gli impianti sportivi di una società calcistica, una o due mattinate dedicate a un personaggio del mondo del calcio a livello professionistico, educazione alimentare per gli sportivi, attività specifica per i portieri, educazione al pre-partita, le regole del calcio ed i vari ruoli.

Il Progetto è nazionale e ne fanno parte altri 3 Campus, i quali, nello scorso mese di maggio, si sono radunati, per una giornata intera al Centro Tecnico Federale di Coverciano: Totti Soccer School Roma, ASCA Savignano sul Rubicone, Polisportiva Borgo Solesta Ascoli Piceno.

Fonte: Federico Berni
Fonte: Federico Berni

Nei giorni del Campus i ragazzi hanno ricevuto la visita del Senatore Federico Fornaro e del Consigliere Regionale del Piemonte, Domenico Ravetti.

Hanno sostenuto il Campus l’AIAC Nazionale (con il beneplacito di Renzo Ulivieri) ed il Lions Club di Acqui Terme.

Nei 3 giorni di Campus i partecipanti sono stati a contatto con la squadra Primavera del Genoa, in ritiro proprio al “Geirino”, ed hanno avuto modo di confrontarsi anche con il Mister Cristian Stellini, su argomenti calcistico-educativi.

La vera faccia del calcio è questa. La vera speranza è che queste iniziative siano incentivate, sostenute, sovvenzionate e incoraggiate da Federazione, Allenatori, addetti ai lavori e, perché no, Televisioni.

 

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