I 5 Palloni d’oro mancati più clamorosi della storia del calcio italiano

Il Pallone d’oro, si sa, è un premio ambito da tanti, ma raggiungibile da ben pochi. Essere insigniti di un riconoscimento strettamente personale può contare per alcuni anche più dei successi di squadra, o talvolta può supplire alla mancanza di questi ultimi.

Fonte immagine: misko13 (flickr.com)
Fonte immagine: misko13 (flickr.com)
Già, perché spesso il trofeo inventato da France Football non è andato ai grandi vincitori in ambito internazionale. Non è solo questa, però, la ragione che negli anni ha fatto discutere e ragionare sull’oggettività dei giurati; ci sono stati casi in cui l’assegnazione di un Pallone d’oro sembrava legata a meri scopi pubblicitari o semplici simpatie. Fair play, prestazioni, carriera dovevano essere le discriminanti principali, ma non sempre sono state rispettate. Tra i calciatori italiani solo in 5 sono riusciti a guadagnarsi l’agognata sfera iridata: Sívori, Rossi, Baggio, Rivera e Cannavaro. Almeno in 5, però, avrebbero meritato altrettanta fortuna. Ecco chi:

5. GIGI RIVA – Nel 1968 venne superato da Best, mentre l’anno successivo solo 4 voti in più consegnarono la vittoria al compagno di Nazionale Gianni Rivera, ma la delusione più grande fu forse nel 1970, quando il premio andò a Gerd Muller, batutto dallo stesso Riva in Italia-Germania 4-3.
 
4. GIGI BUFFON – Per quasi vent’anni il miglior portiere del mondo, per alcuni addirittura della storia. Il suo ruolo, però, l’ha evidentemente penalizzato nella corsa al Pallone d’oro: solo Yashin riuscì ad afferrarlo con i guantoni. Sicuramente Gigi ci andò vicino nel 2006, ma un monumentale Cannavaro riuscì a beffarlo, non senza contestazioni. Un Mondiale vinto da protagonista, però, vale sicuramente di più.
 
3. FRANCO BARESI – Per 4 anni vinse di tutto nel Milan di Sacchi prima e di Capello poi, ma il Pallone d’oro non arrivò mai. Nel 1990 due Champions League consecutive non pareggiarono lo scudetto ed il Mondiale di Mattheus. Rimane solo l’amarezza di un secondo posto nel 1989.
 
2. ALESSANDRO DEL PIERO – Non basta vincere la Champions e la Coppa Intercontinentale dopo aver inventato il “goal alla Del Piero”, magari spesso anche decisivo. Nel 1996 a vincere fu Sammer, con Alex solo quarto. Quel Sammer che sarà ricordato come uno dei Palloni d’oro più anonimi e che, soprattutto, fu umiliato dallo stesso Del Piero nel girone di Champions.
 
1. PAOLO MALDINI – Un totem del calcio italiano. Ha vinto più Champions lui di tutte le altre squadre italiane messe insieme. Eppure, anche rimanendo per anni il difensore più forte in assoluto, non fu mai ritenuto il più grande giocatore dell’anno. Quasi clamoroso il terzo posto nel 1994: dopo lo scudetto, la Champions League ed un Mondiale perso ai rigori con il Brasile, il rossonero fu superato da Stoickhov, battuto durante quella stagione da Maldini ben due volte: in finale di Champions e nella semifinale di Coppa del mondo tra Italia e Bulgaria. La giuria premiò palesemente i goal.
 

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