“Non serve il Pallone d’Oro per essere una leggenda”. Ecco l’undici stellare degli esclusi

Premessa doverosa: di calciatori non menzionati che meriterebbero di diritto di entrare nella formazione in oggetto ce ne sono moltissimi. A partire da Maldini, Baresi, Klose per finire con Henry, Batistuta, Ribery e molti altri ancora. Quella in oggetto è una formazione basata sui gusti soggettivi dell’autore dell’articolo che comunque sia influenzeranno sempre e comunque la stesura di un articolo.

Sono quasi 60 anni che si assegna il Balon d’Or (il primo nel 1956), a noi noto come Pallone d’Oro, che rappresenta il premio massimo a cui un calciatore, come singolo, può ambire.

Gianluigi Buffon Foto di  Валерий Дудуш - Wikipedia
Gianluigi Buffon
Foto di Валерий Дудуш – Wikipedia

Se la lista dei vincitori del dorato trofeo annovera numerosi fenomeni, è vero che ci sono giocatori altrettanto forti che questo riconoscimento non l’hanno mai avuto. Formando un’ideale formazione degli ‘esclusi’, la scelta per i portieri è molto ampia. L’unico estremo difensore a vantare nel suo palmarés un Balon d’Or è infatti Lev Jasin, numero 1 russo degli anni 60 (trofeo alzato nel 1963). Va da sé che i candidati siano numerosi, ma limitandoci agli ultimi 25 anni (come faremo per l’intera formazione) la maglia di titolare non può che andare al nostro Gianluigi Buffon, dato su cui è d’accordo anche la Federazione Internazionale di Storia e Statistica del Calcio (IFFHS) che ha nominato ‘Gigi’ come il portiere più forte in attività. In difesa c’è sicuramente Javier Zanetti, capitanissimo dell’Inter fino all’anno scorso. Gioie e dolori in maglia nerazzurra, ma l’essere leader della squadra che sotto la gestione Mourinho ha conquistato lo storico ‘Triplete’ gli fa meritare almeno un posto nella top 11 degli esclusi. A fargli compagnia troviamo John Terry, giocatore i cui parallelismi con Zanetti sono molteplici. Anche lui come l’argentino ha vissuto anni grigi nei quali non arrivavano trofei, ma proprio come il numero 4 nerazzurro era lui a capitanare la squadra che ha vinto la prima Champions (2011-12) nella storia del Chelsea. A completare il terzetto difensivo spunta il nome di Lilian Thuram, che ha diviso la sua carriera tra soli quattro club: Monaco, Parma, Juventus e Barcellona. Numerosi trofei con club, oltre a un Mondiale ed un Europeo vinti nel glorioso bienno 1998-2000 con la sua Francia. Se in difesa è piuttosto raro trovare vincitori di un Pallone d’Oro, lo stesso non si può dire del centrocampo. Iniziamo con un fenomeno assoluto su

Gerrard esulta. Fonte: @LFCUSA Twitter
Gerrard esulta. Fonte: @LFCUSA Twitter

cui è inutile spendere molte parole: Andrea Pirlo. Per il centrocampista bresciano, nonostante la conquista del Mondiale e di numerosi trofei con i club (tra i protagonisti del Milan pigliatutto di inizio millennio oltre ai recenti tre scudetti consecutivi con la Juventus), il Pallone d’Oro non è mai arrivato. Altro centrocampista da molti considerato come leggenda che però è stato escluso dalla lista dei vincitori è Steven Gerrard. Sicuramente il giocatore più rappresentativo del Liverpool degli ultimi 15 anni, è tra i fautori della storica Champions League datata 2004-05. Non può mancare nel settore nevralgico del campo un grande giocatore come Frankie Lampard. Insieme al citato John Terry ha alzato nel 2012 la prima Champions da quando il Chelsea è nato. La sua bravura nell’impostare il gioco, nel tirare calci piazzati e la sua grande intelligenza non sono però state reputate sufficienti per assegnargli un Pallone d’Oro (per ora). Il quarto posto lo occupa Paul Scholes. Probabilmente il meno conosciuto tra i più conosciuti, The Silent Hero ha marcato indelebilmente le vicende del club a cui è rimasto fedele per 20 anni consecutivi, il Manchester United. 150 gol in 670 presenze sono un bottino di tutto rispetto per un centrocampista, e tra quei 150 gol ce ne sono numerosi che hanno, appunto, scritto pagine importanti della storia del Manchester United. I veri problemi giungono per quanto riguarda la scelta del tridente offensivo. Saremo italiani, ma Francesco Totti merita di esserci. Anche lui tra le ultime bandiere esistenti nel mondo del calcio, ha vinto un Mondiale e uno scudetto con la sua Roma, di cui è capitano dal 1998. Inoltre per la squadra capitolina è miglior realizzatore di tutti i tempi e il calciatore con più presenze, sia per quanto riguarda il campionato sia per le coppe europee. Peccheremo di campanilismo, ma Alessandro

Totti Fonte immagine: Danilo Rossetti
Totti Fonte immagine: Danilo Rossetti

Del Piero senza Pallone d’Oro ci sembra un insulto al calcio. Talento sopraffino, mai una parola sopra le righe, tanti gol – la maggior parte di pregevole fattura – e soprattutto una carriera intera dedicata alla Juventus. Meriterebbe un Balon d’Or alla carriera. L’ultimo posto lo guadagna Raul Gonzalez Blanco, capitano del Real Madrid per tanti anni. Per far capire la sua grandezza basta dire che è il miglior marcatore di sempre della Champions League (71 centri), che è tra i pochissimi calciatori ad aver disputato più di 1000 gare ufficiali e che soprattutto ha vinto tre Champions e sei scudetti col suo club. Eppure non ha mai conquistato quel trofeo dorato a forma di palla.

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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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