Benfica-Chelsea 1-2: le pagelle dei Blues nella finale di Europa League vinta al cardiopalma

Dopo la Champions, il Chelsea conquista anche l’Europa League. Dopo le reti di Torres e Cardozo su rigore, il colpo di testa decisivo di Ivanovic regala la Coppa ai Blues. Ecco le pagelle del Chelsea:

Fonte: Py21 - wikipedia.org
Fonte: Py21 – wikipedia.org

Voto Cech 6.5: Tutto in due interventi, entramei su Cardozo; prima para il suo colpo di testa, poi vola sulla conclusione che poteva portare la Coppa altrove: se le sue dita non avessero mandato in angolo quel pallone, adesso staremmo parlando d’altro. Protegge la porta dagli assalti portoghesi, frequenti soprattutto nella prima parte.

Azpilicueta 4.5: Sicuramente il peggiore dei suoi. Barcolla spesso di fronte alla mobilità delle punte avversarie. Come se non bastasse, oltre alla sua fragilità difensiva, al 66′ rischia di rovinare tutto: inutile fallo di mano che regala il rigore del pareggio di Cardozo. Per fortuna, può festeggiare anche lui. Grazie ai compagni.

Ivanovic 8 (il migliore): il voto è sicuramente condizionato dalla rete che concede il titolo di Campione ai suoi. Il suo stacco imperioso al minuto 92′ fa impazzire di gioia tutto il popolo Blues. Sempre decisivo quando viene chiamato in causa, pure nell’ultima occasione del match quando sporca il pallone del possibile 2-2 a Cardozo, in collaborazione con Cahill. Forse non gioca la miglior partita della sua carriera, ma cosa vale più della zampata decisiva?

Cahill 7: Come per Ivanovic, anche in questo caso la valutazione è condizionata da un singolo episodio: a tempo scaduto, compie il doppio salvataggio che nega l’insperato pareggio ai portoghesi. Subisce come tutta la linea difensiva Blues, tuttavia senza mollare. Roccioso.

Cole A. 5.5: Meno decisivo rispetto all’ultima Champions, ma comunque presente. Si preoccupa soprattutto di difendere. Salvio e compagni sono davvero dei brutti clienti. Resiste con tutte le sue forze, da senatore qual è. Uomo squadra.

David Luiz 6: Manovra diversi palloni nel mezzo. Cerca sempre di giocare ad un tocco. Non ha un grande ritmo e diverse volte non riesce a fare da collante tra i reparti. Tuttavia contribuisce alla vittoria finale, sfruttando in particolar modo la sua personalità.

Lampard 7: La traversa sta ancora tremando. Dio solo sa come si sarebbe sentito Frankie, se avesse perso la finale dopo quel tiro: il montante alto centrato nel finale gli vieta di mettere la firma in calce sulla partita. Disputa una gara di sacrificio, garantendo ordine e geometrie a tutta i suoi compagni. Conduce la formazione alla vittoria. Capitano vero.

Ramires 5.5: Non è il solito Ramires. In una partita come questa forse, sarebbe stato più utile al centro. Sulla fascia non rende come potrebbe. Abulico e poco incisivo. Il più delle volte corre male. Si riprende nel finale, quando l’atletismo che lo contraddistingue fa la differenza.

Oscar 5: Ci si attendeva una prova di maturità del brasiliano ed invece si emoziona. Fallisce la partita fin qui più importante della sua carriera. Pochi sprazzi della sua immensa classe. Il talento c’è e si vede, ma probabilmente la tensione lo tradisce.

Mata 6: Lo spagnolo soffre la maggiore verve degli avversari. Meglio nella seconda parte, quando riesce qualche scorribanda. Suo il calcio d’angolo da cui nasce la rete decisiva. Fa valere la sua esperienza. Abile soldatino.

Torres 7.5: Se Ivanovic non avesse messo il timbro decisivo, sarebbe certamente lui il migliore in campo. Firma il goal del momentaneo vantaggio con una bellissima azione, approfittando di una disattenzione avversaria e scartando il portiere con grande freddezza. Gioca moltissimo per la squadra, assolvendo tutti i compiti della prima punta. Stasera, si è rivisto il vecchio Torres. Quando si tratta di giocare finali importanti, “el Nino” difficilmente tradisce.

All. Benitez 9: il nove riguarda l’annata in toto. Chiamato dopo l’esonero Di Matteo, incontra fin dal principio l’ostracismo dell’ambiente a causa del suo passato nelle fila del Liverpool. Come accadde nella sua breve avventura italiana, risponde sul campo con grande classe e professionalità, aggiungendo un altro trofeo nel suo palmarès. Al 99% lascerà la panchina a Mourinho, ma ancora una volta ha dimostrato il proprio valore. Speriamo di rivederlo presto in Italia. Chapeau.

 

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