Europa League: Inter-Rubin Kazan 2-2. Nerazzurri acciuffano il pareggio in pieno recupero, primo gol per il giovane Livaja

Non è un vero è proprio esordio in Europa ma per Stramaccioni è come se lo fosse, voglioso di cominciare al meglio questa fase a gironi.
Contro il Rubin, squadra più blasonata nel girone tra gli avversari dei nerazzurri, l’allenatore romano rinuncia ai titolarissimi in attacco mandando in campo Coutinho e Cassano dietro al giovane Livaja, mentre a centrocampo non rinuncia all’esperienza di  Cambiasso e Zanetti.
I russi, più compatti con un solido 4-4-1-1, scendono in campo con Bocchetti a centrocampo e la coppia Eremenko-Rondon in avanti.

 

La gara sembra subito bloccata dal punto di vista tattico ma gli ospiti trovano l’episodio che può mettergli in discesa il match; al 16′ è Jonathan a sbagliare l’intervento e a franare su un avversario all’interno della propria area, regalando il rigore ai russi.
Dal dischetto,  Handanovic si dimostra l’infallibile pararigori che è, negando la gioia a Nacho, ma nulla può sulla ribattuta di Aleksandr Ryazantsev.
Con gli ospiti in vantaggio, l’Inter soffre per tutta la fase centrale del primo tempo, incapace di imbastire una vera fase offensiva; quando i nerazzurri cominciano a portare in attacco anche gli inserimenti dei centrocampisti ecco che, puntuale, arriva il pareggio: Cassano lancia Cambiasso, abile a scodellare al centro dell’area un invitantissimo pallone su cui Livaja arriva comodo comodo e appoggia alle spalle del portiere.
Neanche il tempo di esultare che il Rubin cerca subito la risposta, con un paio di offensive che portano ad un palo e un intervento sicuro di Handanovic, prima del fischio dell’intervallo.

 

 

Fonte: inter.it

Nella ripresa, Stramaccioni lancia Guarin al posto di un deludente Jonathan, ma subito gli ospiti partono col piede sull’acceleratore, impensierendo la difesa di casa.
L’Inter cerca con le ripartenze la risposta all’avanzata ospite; al 53′ Livaja, su assist di Cassano, ha un’ottima occasione per portare i suoi in avanti ma spreca davanti al portiere cercando il tiro a giro.
La fase centrale della ripresa vive degli scontri a centrocampo da cui, a turno, le squadre escono vincitrici facendo immediatamente ripartire le azioni; Nacho e Cassano i più pericolosi.
Le sostituzioni operate da Stramaccioni danno un po’ di vitalità ai nerazzurri: nel giro di dieci minuti, entrano Milito e Pereira per Livaja e Cassano, e i padroni di casa sembrano intentare un assedio che si ferma, puntuale, ai limiti dell’area di rigore avversaria.
Il Rubin però non ci sta e, soprattutto grazie ai calci piazzati, la retroguardia di casa non può mai concedersi un attimo di distrazione; distrazione che arriva quando, all’84’, Ranocchia e Samuel si dimenticano Rondon che, servito da Eremenko, s’invola verso la porta e trafigge un incolpevole Handanovic.
La risposta nerazzurra si fa attendere solo sei minuti: dalla destra un Milito in versione assistman mette al centro una palla su cui arriva preciso Nagatomo a siglare il pareggio.
Le squadre non hanno ormai più tempo per farsi male; finisce 2-2 e San Siro tira un sospiro di sollievo per un pareggio che potrebbe risultare decisivo nell’intera economia del girone.
Tabellino:

Inter 4-3-1-2

Handanovic; Jonathan (dal 46′ Guarin), Ranocchia, Samuel, Nagatomo; Cambiasso, Gargano, Zanetti; Coutinho; Cassano (dal 70′ Pereira), Livaja (dal 60′ Milito).
A disp:  Belec; Juan, Silvestre; Sneijder.

 

Rubin Kazan  4-4-1-1

Ryzhikov; Kuzmin, Sharonov, Navas, Marcano; Ryazantszev (dal 70′ Orbaiz), Natcho, Bocchetti (dall’80’ Kaleshin), Karadeniz (dall’85’Kasaev); Eremenko; Rondon.
Adisp:  Davydov, Dyadyun, Haghighi, Tore.

 

Marcatori: 16′ Ryazantszev (Rubin), 40′ Livaja (Inter), 84′ Rincon (Rubin), 90’+1′ Nagatomo (Inter)

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