Europa League, Torino, parla Ventura: “Nessun rammarico ma più fiducia nei nostri mezzi”
Il Torino esce dall’Europa League a testa alta. Ventura: “Non abbiamo nulla di cui doverci rammaricare“.
Il gol di Glik che ieri sera ha permesso al Torino di vincere contro la corazzata russa dello Zenit San Pietroburgo non è bastato per il passaggio del turno di Europa League, dopo il 2-0 in Russia. Si conclude qui il sogno granata:“Possiamo avere molti rimpianti, ma non abbiamo nulla di cui doverci rammaricare”, ha spiegato Ventura in conferenza stampa dopo la partita. “Stasera abbiamo fatto la partita, impedendo letteralmente allo Zenit di tirare in porta: abbiamo concesso loro solo un calcio d’angolo in tutta la partita, nulla più. Ora non serve più a nulla parlarne, se non per un dato statistico, ma quei salvataggi sulla linea, quel gol annullato a Glik molto dubbio, qualche intervento non visto nella loro area di rigore ci lasciano un po’ di amaro in bocca su quello che poteva essere e non è stato”. Il tecnico granata, dispiaciuto per le sorti del match, è convinto che il suo Torino avrebbe certamente meritato qualcosa in più e poi continua: “Se questa sera avessimo vinto 2-0, meritando di allungare questa sfida ai supplementari, non avremmo certamente rubato nulla. Non è successo, peccato. Facciamo i complimenti ai nostri avversari e facciamo loro un in bocca al lupo per il proseguimento della manifestazione. Sono dispiaciuto, ce lo saremmo meritati tutti un epilogo diverso: volevamo regalare emozioni e ricevere emozioni. Ebbene, è successo. Purtroppo ci è mancato il secondo gol. La partita di questa sera ha dimostrato la grande maturità tattica del Toro e ha confermato quelle che sono state le nostre valutazioni: se non avessimo dovuto giocare due terzi di gara in inferiorità numerica a San Pietroburgo, pur al cospetto di una squadra fortissima qual è lo Zenit con calciatori di livello assoluto, questo Toro avrebbe potuto essere ancora più protagonista. Ora ci tuffiamo sul campionato, questa esperienza in Europa League ci deve dare, al di là dell’orgoglio, tanta consapevolezza e fiducia nei nostri mezzi“.