Fiorentina, Pizarro: “Cominciamo a pedalare. Possiamo fare molto meglio”

E’ l’ora di darsi una svegliata alla Fiorentina.

Fonte immagine: Violachannel.tv
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David Pizarro suona la carica. Lo ha fatto nel corso della conferenza stampa odierna, preludio alla sfida casalinga di Europa League contro i greci del Paok Salonicco. Queste le parole del centrocampista cileno: “Dobbiamo trovare l’equilibrio giusto. Abbiamo avuto difficoltà in campionato ed è arrivato il momento di lasciare lo smoking a casa e iniziare a pedalare. Sta ad ognuno di noi guardarci dentro per dare molto molto di più. Sono convinto che sia fattibile, vedendoli anche in allenamento. A volte facciamo partite di altissimo livello e poi invece arrivano prestazioni come quella di Genova. Possiamo fare molto molto meglio. Toglierci lo smoking significa svegliarci. Nelle tre ore di viaggio da Genova a Firenze siamo stati in completo silenzio e questo significa che è colpita perché non pensavamo di fare una prestazione di questo tipo. La Serie A si sta dimostrando equilibrata e noi dobbiamo smettere di guardare la classifica fino a che non riusciremo ad inanellare una serie positiva di risultati. Poi arriverà anche la Coppa Italia e dovremo sempre rimanere concentrati partita per partita. Questo è il nostro avversario peggiore. Prima della partita con l’Udinese ho recuperato in sei giorni da uno stiramento di primo grado. Poi il mister ha deciso di lasciarmi a riposo visto che ho una certa età. Vorrei giocare sempre, anche se so che non potrò. Questa settimana mi sono allenato praticamente tutti i giorni. Sarà una gara internazionale e quindi è sempre difficile. Senza presunzione però, ripeto, la nostra avversaria peggiore è la concentrazione. Se rimaniamo concentrati per 100 minuti possiamo battere chiunque. Altrimenti rischiamo brutte figure, soprattutto se poi andiamo a giro dicendo che il terzo posto è un obiettivo. Per esperienza e per quello che ho visto in questi giorni sono convinto che ci sarà la svolta. Tornare a Firenze da Genova è stato un funerale. Abbiamo l’obbligo, la rosa, i giocatori per riuscire a rialzarci. Non sono arrabbiato. A me piace il calcio giocato, non parlato. Parlarne sta ai giornalisti”.

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