Inter-Wolfsburg 1-2: i nerazzurri non rimontano e sono fuori dall’Europa League

La grande sfida tra Inter e Wolfsburg va in scena allo stadio “Meazza”; ottavi di ritorno insidiosi per la squadra di Milano che deve rimontare da un difficile 3-1.

Lo stadio "Giuseppe Meazza"
Lo stadio “Giuseppe Meazza”

Mancini conferma Carrizo tra i pali, nonostante gli errori dell’andata, e dovrà fare a meno di Shaqiri dal primo minuto che, nonostante l’infortunio, è tra i convocati ma partirà dalla panchina.
Via al primo tempo, l’avvio è buono per l’Inter che gioca con ritmi molto elevati e azioni veloci; c’è grinta, i nerazzurri vogliono ribaltare il risultato e vincere: Hernanes ci prova subito dalla distanza, Benaglia, in tuffo, difende bene la sua porta. Dopo qualche minuto entra nel match anche il Wolfsburg: brutto errore di Juan Jesus che non intercetta il pallone, Dost lo supera, ma Carrizo chiude provvidenzialmente, riscattandosi. Il possesso palla è dell’Inter che, con una serie di passaggi, cerca di chiudere tutti gli spazi agli avversari, portandoli a spasso lungo tutto il campo. Santon spinge bene sulla fascia sinistra, crossa per Icardi ma, secondo l’arbitro, la palla finisce sul fondo senza deviazione. Al 23′ Guarin lancia da fuori, la palla deviata finisce sui piedi di Icardi che, con un destro potente, inquadra la porta, ma Benaglio para. Dopo un minuto arriva il gol del Wolfsburg: Caligiuri, servito da De Bruyne, tira indisturbato in porta e Carrizo non riesce a evitare la rete. Grossi problemi in difesa per i nerazzurri, con Juan Jesus che non riesce quasi mai a tenere la posizione. L’Inter prova a reagire con Kovacic che tenta una conclusione da fuori, ma il tiro è alto e Palacio è in fuori gioco; al 36′ è ancora Kovacic a cercare la conclusione con un destro a giro, ma la palla è larga di poco. La prima frazione di gioco si conclude con una grande parata di Benaglio su Guarin che, su posizione ravvicinata, tira a botta sicura. Dopo un minuto di recupero l’arbitro Clattenburg manda tutti negli spogliatoi. La partita si fa complicata: all’Inter ora servono tre gol per andare ai supplementari e quattro per vincerla.

Il secondo tempo si apre con i nerazzurri che vanno furiosamente a caccia del gol e dell’impresa; Kovacic zoppica e lascia il posto in campo a Kuzmanovic. Al 59′ Hernanes da fuori area con un tiro di testa prova ad inquadrare lo specchio della porta ma la difesa lo ferma. Il pubblico, chiaramente insoddisfatto, rumoreggia e la squadra sembra scuotersi: Palacio entra in area e calcia sul primo palo, ma il portiere non gli concede la rete. Al 68′ ci riprova Hernanes, ma la palla esce fuori di poco; la porta della squadra avversaria sembra davvero stregata. Dopo qualche minuto arriva finalmente il pareggio dei nerazzurri: Hernanes serve Palacio in profondità e Rodrigo, a tu per tu con Benaglio, va in gol, segnando il suo quarto gol consecutivo. Il match si riapre e ci si aspetta un assedio dei nerazzurri che tenteranno il tutto per tutto per portare a casa il risultato e l’accesso ai quarti di finale. Kuzmanovic ci prova in più occasioni: prima con un colpo di testa che, però, finisce alto sulla traversa; poi di destro, ma il tiro non impensierisce Benaglio che para senza preoccupazioni. I padroni di casa sono ormai stanchi e non hanno più idee, all’89’ Bendtner, su assist di Arnold, tira di destro da centro area, Carrizo non ci arriva e la partita si chiude definitivamente. L’Inter esce dall’Europa League tra i fischi dei tifosi, sono state tante le occasioni da gol ma sono state numerose anche le sviste e le imprecisioni in difesa.

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