Del Piero alla Gazzetta: “Non immaginavo che sarebbe finita così con la Juve. Il silenzio di Agnelli? Indifferente”

Alessandro Del Piero si è confessato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco alcune parti dell’invervista dell’ex Juventus:

Fonte: Danilo Rossetti

Alessandro, è passato quasi un mese ed è iniziato il campionato: è sempre convinto di aver fatto la scelta giusta?
“Estremamente convinto. Un mese è ancora poco per dare giudizi, ma l’inizio è confortante sotto ogni punto di vista”.

Cosa sta cercando qui che non ha ancora trovato altrove?
“Non sono venuto in Australia per cercare, ma per vivere qualcosa di diverso. Voglio cogliere tutte le opportunità di questa avventura”.

Si sarebbe potuto godere la vita e i soldi: perché una nuova sfida?
“Prima di tutto per la voglia di giocare a calcio. E farlo qui offre mille motivazioni supplementari. E poi è un valore aggiunto a livello familiare, non solo per la lingua straniera che mia moglie e i miei figli dovranno imparare, ma anche per i ritmi e le abitudini diverse con cui bisogna confrontarsi in una città tra le prime cinque del mondo per qualità della vita”.

C’è chi pensa che Sydney sia quasi un ripiego.
“Si può dire tutto, ma non me ne preoccupo. Ho avuto ampia possibilità di scelta: America, Brasile, Thailandia, Qatar, Spagna, Inghilterra, Cina, Giappone. Ma non ero in cerca dell’offerta economica più allettante. E sul campo ho vinto tutto: non mi serviva giocare un’altra volta la Champions”.

Il Sydney si salverebbe in A?
“Non lo so, davvero. E’ difficile fare un paragone, qui è tutto diverso: la vita, l’ambiente, le trasferte (per andare a Perth ci sono cinque ore di aereo: non le fai nemmeno in Champions), i campi”.

Lei ha dato sempre l’impressione di controllare e quasi prevedere ogni cosa: la festa dell’addio che le hanno fatto i tifosi durante Juve-Atalanta, però, la sorprese. Vero?
“Quel giorno i tifosi sono andati oltre. Pensi che me ne hanno parlato anche i miei nuovi compagni del Sydney che videro le immagini in tv. Buffon mi disse “Ti invidio”. Io lo sapevo di essere amato, ma così, beh…”.

Torniamo a quel momento, non ne ha mai parlato.
“Nessuno mi aveva detto che non avrei più giocato nella Juve, ma lo avevo capito. Vedo il tabellone con il mio numero e mi chiedo: “Ma davvero devo salutare? Davvero esco per l’ultima volta dallo stadio?”. Mi inchino verso le quattro tribune, saluto i miei familiari nel palco ed esco. Avrei voluto soffermarmi di più, ma ricorda cosa le ho detto a proposito del senso di responsabilità e del dovere? Ecco. Mi sono detto “Ale, vai in panchina e basta””.

Però poi è successo qualcosa.
“E’ successo che i tifosi mi hanno trascinato in campo. Ho fatto due giri, mi avranno lanciato cento sciarpe, ogni tanto mi fermavo per godermi il momento. Vedevo la gente piangere. Una festa straordinaria perché spontanea”.

Pensava che con la Juve sarebbe finita in questo modo?
“No. Un anno e mezzo fa non l’avrei mai detto. Poi le cose cambiano. Mi resta la grandissima soddisfazione di aver dato alla Juve tutto quello che potevo”.

Sorpreso, deluso o indifferente per il silenzio di Andrea Agnelli?
“Indifferente”.

Lei avrebbe invitato Del Piero alla prima partita di questo campionato?
“Sì, l’avrei invitato”.

Fonte: Gazzetta.it dall’inviato G.B. Olivero.

3 pensieri riguardo “Del Piero alla Gazzetta: “Non immaginavo che sarebbe finita così con la Juve. Il silenzio di Agnelli? Indifferente”

  • Avatar
    11 Ott 2012 in 14:53
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    Pensava che con la Juve sarebbe finita in questo modo?
    “No. Un anno e mezzo fa non l’avrei mai detto. Poi le cose cambiano. Mi resta la grandissima soddisfazione di aver dato alla Juve tutto quello che potevo”.

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  • Avatar
    11 Ott 2012 in 17:36
    Permalink

    Lo hanno cacciato

    Risposta

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