Aversa Normanna, Spezzaferri al veleno: “La gente non merita il nostro progetto”

Il patron dell’Aversa Normanna, Giovanni Spezzaferri, non nasconde la delusione nei confronti del pubblico reo, a suo dire, di non supportare adeguatamente la squadra ed il progetto tecnico. Nel post partita del pareggio con l’Aprilia, il presidente della squadra campana ha dichiarato: “Premettiamo che l’Aversa Normanna non ha tifosi: non è sostenuta da nessuno. Questa è una città di sessantamila abitanti, e dovremmo avere un pubblico completamente diverso da quello che è adesso. L’incasso con l’Aprilia ammontava a 1112 euro, questo è quello che riusciamo a portare a casa. Ci dobbiamo accollare solamente noi tutto l’aspetto economico, perché se uno sponsor vede che la squadra non genera interesse, sicuramente va a fare calcio da un’altra parte. Anche a Caserta la principale squadra ha due sponsor sulle maglie. Noi , dalla città e dal pubblico, che non è un pubblico che merita questa categoria. Purtroppo questo è il sesto anno in cui facciamo calcio professionistico e, tranne in qualche particolare momento, non abbiamo avuto appeal. Non posso permettere a nessuno di mettere in discussione il lavoro che questa società sta facendo. È un lavoro massacrante che svolgiamo per portare avanti quello che è un progetto della città di Aversa, ma è un progetto che però la gente sta dimostrando di non meritare. La città per me già è retrocessa”. Dal punto di vista economico,

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Fonte: Arturo Ferraro Pelle

spiega: “Già l’anno scorso abbiamo fatto sacrifici, perché dopo la retrocessione abbiamo fatto un’azione forte di ripescaggio, ed è dura nella situazione economica in cui viviamo. Comunque ci siamo resi conto che non siamo riusciti a portare la voglia e l’entusiasmo. Abbiamo altre quattro partite e mi auguro che non ci siano quelle dei play-off, perché mi auguro la promozione diretta della squadra nella Divisione Unica”. L’appello rivolto da Spezzaferri alla gente è questo: “Vivete il calcio come fanno le città che godono anche di un aspetto positivo. Io sono il presidente dell’Aversa Normanna e sono aversano: non sono venuto a fare il mercenario, l’imprenditore, e nemmeno sono quello che pretende di guadagnare dal calcio. Sto mettendo una barca di soldi nel progetto. Non so gli altri cosa facciano, ma noi ci impegniamo in maniera importante, e mi rivolgo a quelle persone che pagano 5 euro di biglietto: dalla prossima volta il biglietto costerà 15 euro. Dobbiamo fare punti, altrimenti la situazione diventa sempre più critica. Con una leggera dose di fortuna riusciremo a uscire da certe situazioni, anche se per quello che riguarda i minuti conclusivi credo che la porta dell’Aprilia fosse stregata: ho visto quei minuti da dietro la porta… Purtroppo ci sta anche girando male. È vero che anche loro sono stati pericolosi nel primo tempo, ma al di là del fatto che l’Aversa non riesce a concretizzare, comunque è viva. Abbiamo già subìto una retrocessione, quindi sappiamo quando una squadra non reagisce, e non penso che adesso il caso sia questo. Penso che purtroppo nelle partite precedenti abbiamo commesso degli errori, e la dea bendata ci ha voltato le spalle”.

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