Che fine ha fatto…Calderon, il “pacco” costato sette miliardi di lire

Se ne parlava da tempo, per gran parte della sessione estiva che si affacciava alla stagione 97/98, ma non convinceva il popolo napoletano. Josè Luis Calderon, soprannominato “El Caldera”, sembrava il gran colpo del mercato del Napolicostato ben 7 miliardi di lire.

(C) Soccermagazine.it

Come detto, non convinceva molto il pubblico e la società partenopea ma Passarella, allora commissario tecnico dell’Argentina, lo fece giocare molte partite da titolare in Coppa America (seppur con risultati disastrosi qualche volta) e convinse l’allora presidente del Napoli, Corrado Ferlaino, ad acquistarlo per “soli” 7,5 miliardi di lire, offerta unica in tutti i sensi, visto che non c’era da battere nessun’altra squadra. Appena atterrato sotto l’ombra del Vesuvio l’attaccante argentino si fece riconoscere per una dichiarazione alquanto spavalda e, in una piazza come Napoli, molto fuori luogo vista la passione viscerale con il quale vive il calcio la città: Io quest’anno in Argentina ho fatto trentuno reti. Angelillo qui ne fece trentatre’? Si ha sempre il dovere di inseguire i record. Ma a me trenta basterebbero”. Per intenderci, Angelillo, segnò in una sola stagione 33 reti, un Cavani d’altri tempi, per intenderci. Nessuno credeva in lui nella società, si dava la colpa alla “saudade” e alla preparazione atletica tanto che Luigi Pavarese, allora ds dei partenopei, riguardo ad una sua eventuale cessione già in estate commentò così: Non lo cediamo, c’e’ la fiducia della societa’. Crediamo in lui. E glielo abbiamo detto”. Fatto sta che il “promettente” attaccante argentino totalizzò un totale di 6 presenze in maglia azzurra senza mai timbrare il tabellino con una sua rete. Una piccola, impercettibile traccia di Calderon c’è: un suo gol al Leffe (per intenderci, l’Albinoleffe di oggi) in precampionato. Poi, nulla più. A gennaio venne ceduto, di corsa, all’Indipendiente. Ma che fine ha fatto l’attaccante che ha deluso la città del sole e del mare? Calderon ha conseguito il patentino di allenatore in Argentina, dopo essersi ritirato dal calcio all’età di 39 anni, e a Marzo, è stato esonerato dal Gimnasia y Esgrima de Jujuy, squadra che milita nella Serie B argentina.

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