Germania, Low è pronto a cambiare la storia. Intanto Klose avvisa l’Italia: “Non finirà come il 2006”

Parla il ct della nazionale tedesca a 24 ore dalla sfida contro l’Italia.

Tutti chiedono se sarà uan rivincita di quel mondiale 2006 o del mondiale 1970 in Messico. Due sconfitte pesanti, che fanno male, ma che non demoralizzano Low che dichiara: “Nel calcio non esistono le rivincite non sono possibili: non si può, ad esempio, rimettere a posto quello che è successo nel 2006, appartiene al passato. Sei anni fa c’erano alcuni nostri giocatori, ma adesso la situazione è differente, il passato non ha alcuna importanza per noi. Per i nostri giovani tutto questo non ha alcuna importanza non conoscono quella partita perchè fa parte della storia del calcio. Allora l’Italia aveva già una squadra nuova e giovane che cominciava a far vedere un altro calcio rispetto agli anni precedenti, rispetto al passato adesso gli italiani pensano in termini più offensivi“. Poi apre una breve parentesi anche su Andrea Pirlo. Il centrocampista italiano, reduce da una bella prestazione contro l’Inghilterra, sembra essere il giocatore più temuto dal ct avversario: “Bisogna osservare non soltanto nella partita contro l’Inghilterra, ma anche nelle altre, che Pirlo vive una sorta di rinascita. Nel 2012 si pensava che potesse essere un pò troppo vecchio per poter ancora dare molto alla squadra italiana, ma è un eccellente giocatore di calcio, un geniale stratega, uno che tocca molti palloni e che li sa distribuire pericolosamente. Il nostro obiettivo principale sarà disturbarlo. Un uomo su di lui sarebbe troppo. Però sappiamo come gioca e cercheremo di limitarlo“. L’idee sono molto chiare ora dovrà parlare solo il campo.

Intanto anche l’attaccante Klose, in forza alla Lazio, avvisa la nazionale azzurra, dichiarando che il suo scopo è di segnare più goal possibili: “E’ una Germania completamente diversa e sono convinto che anche il risultato sara’ diverso. I nostri osservatori hanno visto l’Italia due volte, sanno quali sono i loro punti deboli e quali i loro punti di forza. Se la Germania giocherà da Germania possiamo vincere. Siamo in grande forma anche dal punto di vista psicologico, questa è l’unica cosa che conta. Tutto il resto fa parte del passato. Siamo in due là davanti e Gomez è un grande campione. Ci sono delle differenze di mentalità tra gli italiani e i tedeschi, credo che gli italiani siano più rilassati. Questa stagione nella quale mi sono trasferito in Italia mi ha aiutato molto ed ha giovato anche alla mia famiglia. I tifosi mi hanno dato un grande supporto. In Italia si gioca in maniera più difensiva, ma questo non vuol dire che ci sia solo tattica”. Conclude poi dicendo: “Non finirà come il 2006“. Noi invece speriamo proprio che finisca così.