Italia, Montolivo: “Pirlo è il calcio”

La conferenza stampa della nazionale porta ai microfoni Riccardo Montolivo.

Fonte immagine: Илья Хохлов, Football.ua
Fonte immagine: Илья Хохлов, Football.ua

Il centrocampista del Milan, richiamato da Antonio Conte, risponde alle domande dei giornalisti:

Il valore del centrocampo azzurro?“C’è grande qualità e concorrenza. Ognugno di noi vorrà dare il massimo per convincere il ct. Io a causa dell’infortunio ho perso tempo, sono l’ultimo arrivato, e per questo che so di dovermi conquistare un posto facendo una grande stagione con il Milan”.

Il possibile addio di Pirlo alla Nazionale? “Si fa fatica immaginare una Nazionale senza di lui, per tutto quello che ha portato in questi anni. La convocazione spetta al mister che farà la scelta migliore per l’Italia”.

Un’Italia per giocatori eccezionali? “Se fosse io l’allenatore farei la stessa scelta. Se si abbia la qualità tecniche a quelle umane si possono fare grandi cose”.

Il cambio del gioco da Prandelli a Conte? “Le mezze ali hanno compiti d’inserimento maggiori rispetto a quelli di un centrale. Al Milan mi sto specializzando nel ruolo del regista, ma qui stiamo lavorando su più moduli. Credo di poter fare la mia parte”.

La posizione nel ranking FIFA? “Da un’idea generale dei valori, ma non entra nello specifico. Credo però che possa essere rivisto il regolamento sulle amichevoli che non possono dare lo stesso punteggio di una gara di qualificazione”.

Il passaggio fra l’era Prandelli e quella Conte? “Non ci sono macerie, ma voglia di dimostrare il proprio valore. Dal primo raduno ad oggi ho visto una squadra in crescita. Penso che arriveremo pronti all’Europeo”.

Balotelli? “Mario adesso no sta bene. Deve pensare a guarire dalla pubalgia. Se può rientrare nel giro è difficile da dire. Prima deve conquistarsi una maglia nel Milan. Dovrà sudarsela. Anche lui deve pensare ad uno step alla volta: prima stare bene, poi il Milan e infine la Nazionale”.

Le ultime cinque gare con il Milan? “Si sono visti dei passi avanti notevoli sotto molti aspetti. Siamo delusi per il risultato con l’Atalanta, ma dobbiamo continuare a credere nel lavoro che stiamo facendo. La gara con la Juve arriva a puntino per dare un segnale. Com’è accaduto con la Lazio”.

La seconda convocazione consecutiva? “Ci speravo. Nel Milan sto facendo bene e se sono qui vuol dire che ho soddisfatto il ct”.

Ancora su Pirlo: “Andrea è il calcio e da italiano spero che faccia ancora parte di questa Nazionale. Ci sono tante valutazioni da fare che non spettano a me. Se non farà parte di questo gruppo non è certo per le sue qualità”.

Conte conta sul collettivo più che sui singoli? “E’ giusto. Se riusciamo ad unire il talento all’organizzazione di gioco possiamo fare bene”.

Pirlo all’Inter? “Non so dire quanto di vero ci sia in queste voci”.

Io l’alternativa a Pirlo? “In Nazionale ci sono stato anche con lui, quindi non mi vedo come un’alternativa”.

Analogie fra Conte e Mihajlovic? “Ci sono nella gestione del gruppo e non solo”

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