La Storia del Calcio – Italia-Germania 4-3, la partita del secolo

Che meravigliosa partita ascoltatori italiani!”. Così Nando Martellini descriveva al pubblico italiano, in visibilio davanti alla tv, le gesta dei calciatori azzurri durante Italia-Germania, partita entrata di diritto ne la storia del calcio.

Placca commemorativa allo stadio Azteca (Autore Hellner - wikipedia) la storia del calcio
Placca commemorativa allo stadio Azteca (Autore Hellner – wikipedia)

Viene definita “Partita del secolo” la semifinale della Coppa del Mondo 1970 di calcio, disputata mercoledì 17 giugno 1970 allo Stadio Azteca di Città del Messico, e per cui l’Italia di Valcareggi non si presentava al meglio della condizione. Il girone eliminatorio era stato vinto a fatica in virtù di una sola vittoria, l’unica gioia era provenuta dai quarti di finale (in cui il Messico padrone di casa era stato battuto con un netto 4-1) e la storica polemica della staffetta tra Rivera e Mazzola era ormai cosa nota.

 

La Germania era, invece, strafavorita dopo aver dominato il girone eliminatorio ed avendo eliminato (per la prima volta nella storia) gli inglesi dopo una straordinaria rimonta (0-2 ribaltato negli ultimi 20 minuti di gioco e vittoria ai tempi supplementari).

 

La Storia del Calcio: la partita–

Nonostante l’ennesima esclusione di Rivera la gara si mise subito bene per gli azzurri grazie alla rete di Boninsegna, che combinò benissimo con Riva e battè il portiere tedesco Meier. È l’1-0 e la partita cambio inevitabilmente: l’Italia prese a chiudersi in difesa e a provare qualche rara ripartenza mentre i tedeschi attaccavano  senza sosta ed esaltavano le qualità di Albertosi. Il risultato però cambio incredibilmente al minuto 92’ quando Schnellinger (all’unica rete in 47 presenze in maglia tedesca) battè la difesa italiana regalando i supplementari alla nazionale teutonica. Iniziarono così i tempi supplementari che per le numerose emozioni regalateci entrarono ne la storia del calcio: Germania in vantaggio al 94’ grazie a Gerd Müller a cui rispose Tarcisio Burgnich quattro minuti più tardi. Il 2-2 resistette fino al 104’ quando l’Italia passò addirittura in vantaggio con uno straordinario assolo di Riva in contropiede. Secondo tempo con un Beckenbauer da leggenda (in campo per molti minuti con una fasciatura al braccio causata da una lussazione alla spalla) e con la Germania che al quinto minuto pareggia grazie ad un colpo di testa Müller di su azione d’angolo. Rimane storica la reazione di Albertosi verso Rivera, ritenuto “colpevole” della segnatura tedesca.

 

Non bastò però il terzo pareggio a fiaccare la voglia di finale azzurra che, con una splendida azione corale passarono in vantaggio, fissando il risultato sul 4-3 finale: palla rimessa in gioco dal centro campo, undici passaggi e nessun intervento dei tedeschi con la conclusione di Rivera che di piatto superò Maier.

 

L’Italia, dopo trentadue anni, era nuovamente in finale di Coppa Rimet e per tutta la notte, nelle piazze italiane, si scatenò la festa. L’ormai leggendario Italia-Germania 4-3 era cosa fatta, la partita del secolo era entrata ne la storia del calcio.

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