L’Italia perde e compromette la qualificazione: in Serbia è 1-0

Serbia e Italia si contendono la prima posizione del girone assieme al terzo incomodo Belgio; posizione che vale l’accesso diretto alla fase finale degli Europei.

Luigi Di Biagio Fonte: wikipedia.org Autore: Salermo1970
Luigi Di Biagio
Fonte: wikipedia.org Autore: Salermo1970

Squadre che si attaccano con moduli speculari, ovvero il 4-2-3-1: nell’Italia, Gigi Di Biagio mette in campo Rozzi dal primo minuto al posto di Fossati, mentre la Serbia reinserisce l’ex Fiorentina, Nastasic. Ecco le formazioni:
SERBIA (4-2-3-1) Dmitrovic 6.5; Petkovic 6, Spaijc 6, Nastasic 6.5, Petrovic 6; Brasanac 5.5, Causic 6.5; Jojic 5.5 (86′ A. Zivkovic SV), Djuricic 6, Markovic 6.5; Mitrovic 6.5. A disp: Peric, Cirkovic, Stojkovic, Radoja, Milunovic, Stoiljkovic. All. Curcic
ITALIA (4-2-3-1) Bardi 6.5; Zappacosta 6, Bianchetti 6.5, Antei 6, Biraghi 6; Viviani 5.5, Baselli 6; Battocchio 5 (84′ Fedato SV), Rozzi 5.5 (56′ Fossati 5.5), Molina 5 (72′ Pettinari SV); Belotti 6. A disp: Leali, Zampano, Rugani, Crisetig. All. Di Biagio
PRIMO TEMPO – La partita parte subito con ritmi elevati: le due squadre si presentano più e più volte sulla trequarti avversaria ma le difese hanno sempre la meglio. La prima emozione la offre l’Italia al 20esimo: Rozzi scappa eludendo il fuorigioco, anticipa il portiere in uscita con un pallonetto, ma vede mettersi in angolo la conclusione. Sul corner susseguente, Causic tocca volontariamente il pallone con la mano, ma l’arbitro non vede e fa proseguire. Quattro minuti dopo ci prova Viviani dai 30 metri ma il suo fendente su punizione termina la corsa due metri abbondanti a lato. L’Italia fa indubbiamente la partita, ma la Serbia pressa bene e prova a punzecchiare in contropiede. Al 29esimo il primo squillo dei padroni di casa, con Mitrovic che raccoglie un pallone a campanile: la sua girata però, è debole e non impegna Bardi. I serbi tuttavia, ora ci credono, tant’è che collezionano due importanti occasioni: prima Markovic conclude di poco a lato dopo un’azione rugbystica della sua squadra, poi Petrovic, in mischia, non riesce a concludere verso la porta. L’Italia sembra accusare il ritorno dei serbi, che hanno preso prepotentemente campo: il numero 21 Markovic coglie addirittura il palo esterno al 38′ con un colpo di testa e gli azzurrini benedicono la fine del primo tempo. 0-0 dunque, nei primi 45 mnuti, con l’Italia che comunque può reclamare per alcune decisioni arbitrali non ottimali.
SECONDO TEMPO – Seconda frazione che parte con gli stessi ventidue in campo, nonostante Battocchio accusi qualche problemino. Mitrovic, di piattone, testa subito la reattività di Bardi, che non si fa sorprendere e respinge bene. Al 54esimo ci riprova Viviani su punizione ma Dmitrovic è attento: l’Italia mostra segnali di risveglio, ma viene beffata quando nessuno se l’aspettava. Al 60′ Causic crossa dalla sinistra, Mitrovic la liscia ma inganna comunque Bardi, che guarda il pallone insaccarsi nell’angolino alto. 1-0 Serbia. Gli azzurrini si riportano in avanti ma concedono inevitabilmente qualche contropiede. Baselli ci prova su punizione al 69esimo ma il suo tiro a giro finisce comodo tra le braccia del portiere. La partita ora è sotto il controllo della Serbia, con un’Italia decisamente alle corde: Djuricic spara di destro dopo una ripartenza ma Bianchetti è bravo ad opporsi in scivolata. Le occasioni da gol sono più che rare, anche perché il match si incattivisce: gli azzurrini spezzano il gioco con qualche fallo e i serbi non ci stanno. Per questo, Markovic viene espulso dal’arbitro Ozkahya all’88esimo. L’ultima occasione è una punizione a trenta secondi dalla fine, che però non ha buon esito per l’Italia. In Serbia è 1-0, ora l’Italia deve obbligatoriamente battere i rivali in casa, sperando in qualche passo falso del Belgio.
MARCATORI – 60′ Causic (S)
NOTE – Ammoniti: Antei, Biraghi, Baselli, Fossati, Pettinari, Viviani (I); Brasanac, Causic (S). Espulsi: Markovic (S)
ARBITRO – Özkahya (TUR). Assistenti: Satman e Yilmaz. Quarto uomo: Özkalfa.

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