Mondiali 2014, Grecia eliminata ai rigori dal Costa Rica dopo l’1-1 nei 90′. Le pagelle degli ellenici: Holebas il migliore, cuore Karagounis

Svanisce il sogno della Grecia. Gli ellenici vengono eliminati dal Costa Rica dopo l’1-1 dei 90′ firmato Ruiz e Papastathopoulos. Nella lotteria dei rigori, gli avversari vincono per 5-3, grazie al decisivo l’errore di Gekas. Nel duello tra cenerentole, sono i giustizieri dell’Italia a passare il turno. Ecco le pagelle dei greci.

Nella foto Karagounis Fonte: Stelios Tsaousidis - wikipedia.org
Nella foto Karagounis Fonte: Stelios Tsaousidis – wikipedia.org

PAGELLE GRECIA: 

Karnezis voto 5.5: Poco reattivo in occasione del goal subito: non tenta l’intervento, anche se probabilmente non ci sarebbe arrivato comunque. Non riesce a parare nessun rigore.

Torosidis 6.5: Sempre presente sulla fascia destra. Puntuale nella corsa e nel tempismo nei cross. Commette un fallo di mano in area che, per sua fortuna, sfugge al direttore di gara.

Papastathopoulos 7: Se la Grecia arriva a giocarsi la qualificazione nei supplementari è merito suo: esce palla al piede e poi va a segnare allo scadere. Dirige la difesa con autorevolezza senza sbagliare nulla. Stoico.

Manolas 6: Deve vedersela contro un brutto cliente come Campbell: ne nasce un duello bellissimo che dura tutti i 120 minuti. Tiene botta alla grandissima.

Holebas 7.5 (il migliore): Un treno sulla corsia di sinistra. Affonda continuamente ,come una lama nel burro. I suoi traversoni sono sempre pericolosi. Le migliori azioni partono tutte dal suo lato. Trasforma pure dagli undici metri. Stantuffo.

Salpingidis 5.5: Luci ed ombre. Parte bene, poi si spegne col passare dei minuti. Si divora l’occasione che poteva spaccare la partita. Esce dopo poco più di un’ora. 

Gekas 5.5: è vero che ci mette lo zampino nell’azione del pareggio, ma prima perde il tempo di tiro in area e poi sbaglia il rigore decisivo. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, però…

Karagounis 6.5: Commovente. L’eroe greco mette in campo tutte le energie che possiede. Orchestra la manovra dei suoi e spezza il gioco avversario. Cuore e polmoni. Cosa gli si può chiedere di più? Spartano.

Samaris 5: Una delle poche note stonate. Viene preferito a Katsouranis, ma non ripaga la fiducia del tecnico. Gioca il primo tempo davanti alla difesa con poco mordente, e l’inizio della ripresa da mezzo interno senza incidere. Lascia il posto a Mitroglou.

Mitroglou 6: Nonostante non sia al meglio, gioca un’ora più che discreta. Sfiora il goal in un paio di occasioni: al 121′ solo un  miracolo del portiere avversario Navas gli nega il match point. Freddo dal dischetto.

Maniatis 5: Nervoso ed agitato. All’inizio della ripresa si sposta davanti alla difesa e lì cominciano i problemi per la Grecia. Lento in chiusura sulla rete di Ruiz. Sbaglia diversi palloni. Esce al 77′ per Katsouranis.

Katsouranis 6: Il canto del cigno? L’altra leggenda greca compone con Karagounis (chissà se li vedremo ancora in Nazionale) una cerniera di centrocampo romantica ed impeccabile. Nei supplementari salva il risultato con un intervento prodigioso. Guerriero.

Christodoulopoulos 6.5: Fa impazzire il suo dirimpettaio. Salta avversari come birilli, penetrando dalla destra con una facilità imbarazzante. Peccato che spesso risulti inconcludente. Se fosse più costante, il Bologna avrebbe tra le mani un fenomeno.

Samaras 6.5: Quando parte palla al piede, gli altri non lo tengono. Fisicità dirompente e tecnica sopraffina, dovrebbe solo essere  un po’ più concreto. Quando il Costa Rica rimane in 10, si accentra e lì la partita cambia: i greci pungono maggiormente e trovano il pareggio.

All. Fernando Santos 6.5: Imposta la squadra col solito modulo, il 4-5-1, fatto di compattezza e ripartenza. Nei 90′ i suoi giocano meglio, concedendo un’unica occasione che il Costa Rica non si fa scappare. La sua compagine, tutto cuore e polmoni, rispecchia il carattere del tecnico. La Grecia trova il pareggio, ma nei supplementari, in superiorità numerica, forse poteva fare qualcosina in più. Gli eroi devono fare i conti però con la stanchezza e la bravura del portiere avversario. La lotteria dei rigori gli dice male. Si va a casa a testa alta. Anzi, altissima.

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