Neymar: le statistiche di un predestinato

Il calcio brasiliano, da qualche anno, stenta a trovare degni eredi di quelli che furono campioni indiscutibili come Ronaldo, Rivaldo, Ronaldinho e molti altri.

Fonte immagine: Basc catala (Wikipedia)
Fonte immagine: Basc catala (Wikipedia)
La rosa vincente nel Mondiale del 2002, capitanata da Cafù, sembra essere un ricordo lontano, dal momento che nelle due seguenti edizioni della Coppa del Mondo i verdeoro si sono fermati in entrambi i casi ai quarti di finale. Ieri però, a Johannesburg, nella rotonda vittoria per 5-0 ai danni della nazionale Sudafricana (non qualificata ai mondiali, ospitati proprio dal Brasile) si è avuta l’ennesima conferma che quantomeno in attacco la Seleçao può dormire sonni tranquilli, assicurati da Neymar da Silva Santos Júnior che ha messo a segno una favolosa tripletta.

A Johannesburg il fuoriclasse del Barcellona ha fatto ”hattrick” per la seconda volta con la maglia della Nazionale, la prima  volta fu nel settembre del 2012 contro la Cina.

Dopo la partita di ieri ha scavalcato in classifica marcatori con la maglia Brasiliana due sconosciuti come Kakà e Careca, e con il trentesimo gol è diventato il dodicesimo giocatore della storia della Seleçao a segnare più di 30 goal. E considerando che il ragazzo ha compiuto un mese fa 22 anni i numeri fanno sperare più che bene.

Per concludere, Neymar è entrato a far parte della ristretta cerchia di calciatori che hanno segnato con due colori di maglia diversi nella stessa partita, dal momento che contro il Sud Africa il Brasile tra il primo e secondo tempo ha cambiato maglia, passando dalla classica verdeoro all’azzurro, e il talento 22enne non ha mancato di segnare con entrambi i colori addosso.

Attendiamo solo di vederlo in azione nella sua terra tra pochi mesi, ai Mondiali di calcio, per poterlo accostare una volta e per tutte a mostri sacri come Ronaldo, Ronaldinho o addirittura Pelè.

Avatar

Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy