Soli contro tutti – I migliori (ed i peggiori) portieri della 18a giornata

Dopo un inizio anno non proprio esaltante arriva puntuale come un’uscita alta ben riuscita la riscossa dei portieri della Serie A. Un weekend di ottime prestazioni come non se vedevano da un po’. Come la scorsa settimana i portieri non erano diventati improvvisamente scarsi, questa settimana nessuno si è trasformato in fenomeno. Solamente un po’più di concentrazione e di fortuna hanno consentito una crescita di forma per gli estremi difensori.

I voti della Gazzetta dello Sport questa settimana sono particolarmente interessanti e vanno analizzati.  Per la prima volta in questa stagione si è sfiorato il 100% di portieri sufficienti, ciò non è avvenuto solo per l’insufficienza (5,5) di un solo giocatore. Gli altri 20 scesi in campo nella 18a giornata hanno ricevuto voti tra il 6 ed il 7,5. >Tutto ciò è significativo e molto importante a conferma del fatto che il calo della scorsa giornata è stato solo un piccolo passo falso subito superato. Non solo, perchè se 20 portieri su 21, nonostante i goal non siano mancati, convincono nelle prestazioni è un segnale positivo per tutto il campionato italiano, da sempre fucina di grandi portieri.

Fonte immagine: Flickr.com - photoreti

I migliori:

Come la scorsa settimana è Sebastien Frey il primo in classifica. Il portiere del Genoa sta attraversando uno stato di forma eccezionale. La preparazione durante la pausa invernale è stata sfruttata perfettamente, sia sotto il punto di vista tecnico che, soprattutto, nell’allenamento fisico. Il francese ha infatti smaltito gli ultimissimi chili di troppo e tonificato il fisico, rendendolo esplosivo e reattivo come ai bei tempi della Fiorentina. Questi progressi sono facilmente riscontrabili nella partita tra Genoa ed Udinese, in cui è stato praticamente perfetto (nonostante i due goal subiti) e si è esibito in parate fenomenali ad alto tasso di difficoltà. In almeno quattro situazioni si è superato rendendo inutili gli attacchi bianconeri e fortificando la sua squadra anche in momenti difficili in cui la partita poteva prendere ben altre strade. Il primo intervento di Frey precede di poco il vantaggio ospite, e vede Floro Flores battere a botta sicura da pochissimi metri un pallone che l’estremo difensore rossoblu devia con la gamba destra con un mix di istinto e reattività. Dopo il pareggio ed il vantaggio dei suoi Frey torna protagonista, ancora una volta su Floro Flores, questa volta chiuso da un’uscita dai tempi e modi migliori. Quando il match viene riaperto dal secondo goal friulano il portiere genoano si esalta dando il meglio. Abbassa la saracinesca e para tutto quello che c’è da parare. Prima su Di Natale che ci prova con un tiro forte e centrale in controbalzo e soprattutto su Pinzi a dieci minuti dalla fine quando, per l’ennesima volta si supera su un altro tiro in controbalzo dei bianconeri. Il centrocampista calcia ben coordinato ed altrettanto coordinata è la risposta in volo di Frey che a mano sinistra aperta suggella un pomeriggio da incorniciare. Con la vittoria contro l’Udinese il Genoa prova e mettere le basi per ripartire in un campionato fino ad ora troppo altalenante. Una delle maggiori sicurezze su cui può contare è senza ombra di dubbio Sebastien Frey, gran professionista ed uomo spogliatoio.

Al secondo posto si piazza Samir Ujkani del Novara. Il portiere albanese è comunque il migliore dei suoi nella sconfitta a Cesena, scontro salvezza forse decisivo al termine della stagione. Sui tre goal subiti è incolpevole, ed anzi sul primo è bravo nell’intervento ravvicinato sul colpo di testa di Eder ma sfortunato nel trovarsi Mutu pronto alla respinta comoda in rete. Intuisce anche la traiettoria del rigore che porta i bianconeri avanti due a zero e solo per la bravura dal dischetto di Mutu non riesce ad intercettare. Il rigore invece lo para nel secondo tempo, questa volta sul dischetto si presenta Candreva che calcia rasoterra all’angolino alla destra di Ujkani  che, questa volta, oltre che intuire devia il pallone in calcio d’angolo allungando benissimo il braccio destro. Nonostante la squadra sia sotto di tre reti il portiere del Novara non si arrende neppure ad una violenta punizione di Parolo. Il centrocampista cesenate dai trenta metri calcia molto forte un pallone che all’ultimo momento cambia direzione costringendo Ujkani al cambio di direzione ed alla deviazione di un tiro che, anche se centrale era comunque stato calciato prepotentemente. Per un portiere non è mai bello doversi trovare a giocare sul tre a zero contro e con una difesa che raramente ferma gli attacchi avversari, anche per questo l’albanese merita questo secondo posto, molti altri suoi colleghi non avrebbero messo la stessa grinta e determinazione in una partita che dopo i primi quarantacinque minuti era già finita.

Un ritorno al terzo posto: Massimiliano Benassi, estremo difensore del Lecce. Dopo vari cambi dovuti ad infortuni e scelte tecniche il tecnico giallorosso Cosmi sceglie il portiere che superò Julio Sergio nelle gerarchie. Probabilmente non è il miglior momento nella vita di Benassi che poche settimane è stato tirato in mezzo nel famoso scandalo calcioscommesse “Last Bet” iniziato lo scorso giugno. Il portiere si è sempre dichiarato totalmente innocente e non ha gradito le insinuazioni nei suoi confronti. Contro la Fiorentina poteva ritornare serenamente a giocare a calcio, e fin quando è stato in campo ha giocato anche bene. Sfortunamente ha dovuto abbandonare il campo per una brutta e dolorosa frattura al naso causata dallo scontro di gioco con Ljajic. Proprio questo episodio è quello con cui si merita il terzo posto in classifica, infatti si lancia senza paura sull’avversario lasciato libero di portare l’azione a termine. Benassi è bravissimo a scegliere i tempo dell’intervento ma sfortunato nell’impatto con il viola. Il giallorosso viene sostituito da Julio Sergio e pochi minuti dopo Di Michele porta in vantaggio il Lecce. È quindi fondamentale l’intervento di Benassi che da buon portiere non si fa intimidire dall’avversario e piuttosto di subire goal rischia anche l’infortunio.

 

I peggiori:

In una giornata così positiva per i portieri l’unico a meritarsi la palma del peggiore è Andrea Campagnolo del Catania. Sul goal del pareggio romanista tergiversa nell’uscita sul calcio d’angolo di Totti consentendo a De Rossi di saltare e colpire indisturbato. Campagnolo è diventato titolare da inizio gennaio quando, per frizioni con la società il primo portiere Mariano Andujar è stato messo sul mercato. Forse il nuovo titolare paga un po’ di ruggine causata da un periodo di inattività in partita con la conseguente perdita del “clima partita” che non è mai facile ritrovare.

 

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