Soli contro tutti – I migliori (ed i peggiori) portieri dell’11a giornata

In un fine settimana piovoso, con otto partita su dieci disputate, prosegue il periodo positivo per i portieri della Serie A. Un dato significativo su ciò lo si trova analizzando gli autorevoli voti della Gazzetta dello Sport. Nell’undicesima giornata solo un portiere non ha preso la sufficienza (comunque un cinque e mezzo), mentre gli altri quindici hanno voti dal sei al sette.

Soli contro tutti

Ci sono vari punti in comune con il podio della scorsa giornata. Anche questa settimana è per due terzi italiano, e proprio questi due portieri giocano in piccole squadre. Un filo conduttore attraversa le prestazioni dei migliori, decisivi per le vittorie delle proprie squadre. I tre hanno infatti blindato la porta quando la partita era ancora zero a zero, facilitando il compito ai compagni.

I migliori:

L’esempio migliore arriva da Massimiliano Benassi, primo questa settimana. Il portiere del Lecce ha una grande parte di merito nella vittoria a Cesena. Il momento decisivo della partita avviene sull’ennesimo calcio d’angolo bianconero: palla in mezzo e Mutu stacca da solo, colpisce in pieno la palla con la fronte ed indirizza il pallone nell’angolino destro. Lo stadio è già in piedi gridando al goal, ma Benassi si tuffa in modo magistrale sulla sua sinistra, arrivando velocemente a deviare il pallone a mezza altezza. L’importanza della parata aumenta dopo pochissimi minuti, quando, in contropiede il Lecce passa in vantaggio con Cuadrado. Benassi  si conferma anche su Rodriguez ed ancora su Mutu, blindando una vittoria che a fine campionato sarà, molto probabilmente, decisiva per lo scontro salvezza. Buon periodo per il portiere classe ’81, arrivato un po’tardi in Serie A, ma che sta riuscendo a superare Julio Sergio nelle gerarchie giallorosse.

Un ritorno al secondo posto, dopo un paio di prestazioni al di sotto delle proprie possibilità, è quello di Marteen Stekelenburg. Il portiere della Roma è tra i migliori della partita contro il Novara, pur non essendo stato chiamato in causa molte volte. È l’avvio del secondo tempo, con la partita è ancora in parità,  quando l’olandese sale in cattedra, sfidando uno contro uno a Meggiorini. L’attaccante del Novara è in discesa solitaria verso la porta, si avvicina mentre Stekelenburg esce senza perdere posizione e concentrazione. I due sono abbastanza vicini quando Meggiornini calcia rasoterra, il portiere, posizionato perfettamente è abile e velocissimo a scendere a terra deviando il pallone in corner. L’olandese dovrà essere bravo nelle prossime giornate a tenersi su questi livelli senza scendere e risalire nelle prestazioni come ha fatto nell’ultimo periodo.

Un’altra new entry è Andrea Consigli, al terzo posto. Il portiere dell’Atalanta, squadra rivelazione di questo primo quarto di stagione, è tra i migliori nella vittoria casalinga contro il Cagliari. Anche lui le migliori parate le compie sullo zero a zero, fermando gli attacchi sardi. Sono almeno tre gli interventi decisivi: un’uscita su Nenè e due parate su Conti. È anche fortunato, come lui stesso ammette a fine partita, su un pallone che sembrava destinato ad uscire dopo un cross che invece è rimasto in gioco e su cui si è dovuto impegnare per compiere la parata. A fine partita Consigli è stato definito da Colantuono, a ragione, il centravanti dell’Atalanta che gioca in porta, perché gli interventi durante la partita equivalgono, come importanza, ai goal di Denis.

I peggiori:

Questa settimana nei peggiori finisce un solo portiere: Artur Boruc della Fiorentina. Sul goal decisivo per la vittoria del Chievo non compie un vero e proprio errore ma lascia l’impressione di poter fare qualcosa di più. Accenna solamente a coprire la porta e non prova a catturare il pallone prima che venga calciato da Rigoni. Purtroppo per lui la disattenzione è decisiva e unica in tutta la partita , in cui sicuramente non è il peggiore dei suoi. Proseguono le puntate in cui decidere i peggiori è più difficile della scelta dei migliori, ciò va interpretato come segnale positivo, poiché le prestazioni degli estremi difensori sono quasi sempre soddisfacenti.

 

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