Le Stati(calci)stiche: i numeri della 28a giornata

Cari lettori di SoccerMagazine benvenuti nella nostra nuova rubrica, dove i numeri raccontano il campionato della Serie A. Immergiamoci subito nella 28° giornata.

Le seganature realizzate in totale sono 26, più o meno in media con le precedenti giornate. A partite da Over come Inter-Genoa, Sampdoria-Cesena, Bologna-Cagliari, Fiorentina-Catania e Lecce-Roma, si aggiungono due pareggi terminati a porte inviolate, Napoli-Brescia e Chievo-Parma. I rigori assegnati sono stati 4, tutti andati a segno; in due casi sono stati inoltre decisivi per il risultato finale. Fiera del goal a San Siro, dove le reti al fischio finale dell’arbitro sono 7; un risultato inaspettato se si considera che il primo tempo era terminato con un misero 0-1. Le uniche vittorie esterne sono quelle della Roma e del Cesena. Chi invece ancora non è riuscito mai a vincere fuori casa è il Catania (persino il Bari fanalino di coda lo ha fatto lontano dal San Nicola, nel derby pugliese contro il Lecce).

Sono state ben 48 le volte in cui gli arbitri sono stati costretti a prendere dal taschino il cartellino giallo. I rossi, invece, sono due: uno al difensore del Parma, Paletta, per somma di ammonizioni; l’altro all’allenatore del Napoli, Mazzarri, cacciato fuori per proteste nei confronti dell’arbitro Mazzoleni (tra i due mancavano solo le “mazz-ate”). Il nervosismo della guida partenopea è segno delle generali sensazioni provate al San Paolo: qui si è giocato uno dei due confronti più violenti, insieme a Samp-Cesena, con 7 gialli. Le rondinelle, inoltre, si aggiudicano l’ultimo posto del fair play: sono 25 i falli commessi dagli uomini di Iachini. La partita più pacifica è stata invece quella di Milano, con l’unico ammonito Kaladze.

Se si va ad analizzare le cifre della classifica, è subito evidente il motivo per cui il Milan è posizionato così in alto: è la squadra che ha vinto di più e perso di meno, risultato ancor più chiaro se i rossoneri giocano lontano da casa, dove, ancora una volta è prima per vittorie e ultima per sconfitte. Ha, inoltre, la miglior difesa del campionato con appena 20 reti subite e il secondo miglior attacco insieme all’Udinese e dopo l’Inter. Ciononostante, rispetto allo scorso anno ha soltanto 3 punti in più.

Allo stesso modo, sono chiari i motivi per cui i galletti baresi sono ultimi: hanno vinto solo tre partite, ne hanno perse 18 di cui 7 in casa e 11 ospite di avversari, hanno il peggior attacco con appena 15 realizzazioni ma non hanno la peggior difesa, che spetta invece al Lecce; infine hanno 22 punti in meno rispetto allo scorso torneo.

Ad avere la meglio negli scontri casalinghi sono i detentori dello scudetto in carica: 10 partite vinte e una sola persa per il team di Moratti. La vittoria contro i grifoni permette a Leonardo di abbattere due record: vincere al Meazza contro una squadra che Mourinho in due anni non ha mai battuto in casa (doppio 0-0) e conquistare 33 punti in 13 giornate, uno in più di Capello quando allenava la Juve di sei anni fa.

Per quanto riguarda i pareggi, il primato spetta a Parma e Chievo (11 per entrambe) e proprio nello scontro diretto di questa giornata, guarda caso, nessuna delle due è riuscita a vincere.

Vediamo ora le chicche della giornata: il big match della giornata, Juventus-Milan, viene deciso da una rete di Ringhio Gattuso, il che già  di per sé è un evento. Il centrocampista non segnava una rete dall’ 11 novembre 2007 in una partita persa 2-1 dai rossoneri a Bergamo contro un’Atalanta allenata, scherzo del destino, da Gigi Del Neri, oggi sempre più in bilico sulla panchina della Vecchia Signora. Per i biancodelneri” si tratta della terza sconfitta consecutiva. Fa peggio il Palermo arrivato alla quarta, che a sedere in panca sia Rossi o Cosmi. Continua il momento no anche per la Samp: nel girone di ritorno ha vinto soltanto con il Bologna. A sorridere ancora dopo le strepitoso 0-7 inflitto ai palermitani è l’Udinese di Guidolin, il quale vincendo contro il Bari ottiene l’undicesimo risultato utile consecutivo, facendo meglio dei suoi predecessori Zaccheroni e Spalletti. Primi goal con la Lazio per Sculli e per il giapponesino Nagatomo con i nerazzurri. Prime marcature in questo campionato per Ragatzu e Pizarro e prima doppietta in A per Giaccherini. Problemi d’attacco invece per il Chievo: a tirare di più verso la porta de i ducali è stato Jokic, un terzino.

Infine uno sguardo veloce all’estero, in prospettiva della Champions League: lo Shaktar Donetsk di Lucescu, prossimo avversario della Roma, non perde in casa da ben 53 gare, cioè dal 22 ottobre 2008.

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