Al S.Paolo brilla Pandev: Napoli Cagliari 3-0

Il clima è quello gradevole  di “na sera e maggio” napoletano ma l’aria che tira è surreale.

Fonte: Danilo Rossetti
Fonte: Danilo Rossetti

Il giro di campo con la Coppa Italia nel pre-partita passa quasi inosservato in un martedì di campionato che si concentra più sulle curve che in campo. Uno striscione sugli spalti chiede a Ciro, protagonista della tragedia del momento, di non mollare. La mente dei napoletani è ancora a Roma, insieme a tutti gli strascichi che questa vicenda ha creato. Nel mezzo di tutto ciò, la terzultima di campionato tra Napoli e Cagliari. Le due squadre non hanno più nulla da chiedere a questo torneo e promettono una partita giocata a viso aperto. Benitez da spazio a Mesto, Britos, Dzemaili e Pandev rispetto all’undici “quasi titolare”. Il Cagliari di Pulga si presenta, invece, con un tridente d’attacco formato da Ibraimi, Sau e Ibarbo. Al 1° minuto proprio Ibarbo fa capire a Britos quanto dovrà correre stasera constringendolo a fare fallo su una sua progressione. Il Napoli risponde subito con la specialità della casa e al terzo minuto, dopo un’azione manovrata, tira in porta quattro volte in 15 secondi trovando in ogni occasione il portiere rossoblù, Silvestri, o la ribattuta della difesa. Dopo un inizio lampo crescono le aspettative per una gara a viso aperto e invece la partita si addormenta di colpo, quasi cullata dall’assordante silenzio sugli spalti che certifica lo stato d’animo del tifo organizzato dopo tre giorni al centro del ciclone. Al 27° Dzemaili suona la sveglia raccogliendo fuori dall’area una ribattuta della difesa ospite e tirando un bolide che piega le mani a Silvestri e finisce sulla traversa. Sugli esiti dell’angolo lo svizzero ci riprova e trova ancora Silvestri pronto a deviare in corner. Il Napoli si desta definitivamente al 31°, quando Pandev si gira in area facendo leva su Astori e Conti lo travolge mettendolo giù. L’arbitro fischia la massima punizione e Mertens, con freddezza, realizza e porta in vantaggio gli azzurri festeggiando col gol il suo ventisettesimo compleanno. I partenopei continuano a spingere e, a 2 minuti dalla fine del primo tempo, sfruttano al meglio un rilancio sbagliato di Astori con Callejon che raccoglie e serve Pandev solo davanti alla porta vuota. Il macedone non può sbagliare e fa 2-0 chiudendo così la prima frazione di gioco. Il secondo tempo si apre con un cambio in porta e con la prima presenza ufficiale in maglia azzurra di Roberto Colombo che, alla tenera età di 38 anni, torna in campo dopo quattro stagioni di sola panchina.  All’ottavo minuto della ripresa la gara potrebbe già chiudersi anticipatamente. Pandev supera in solitaria tre avversari e viene atterrato in area da Silvestri procurandosi il secondo rigore della serata. Il portiere viene espulso per fallo su ultimo uomo ed Ibraimi esce per far spazio ad Avramov. Sul dischetto ci va il capitano Marek Hamsik che è a digiuno dal 2 Novembre scorso. Ma la maledizione non sembra voler abbandonare lo slovacco che stampa il suo tiro sulla traversa e non scaccia quei fantasmi diventati ormai una persecuzione. Tre minuti più tardi arriva però ugualmente il terzo gol azzurro dopo un’azione fatta di possesso palla  che si conclude con il tapin di Dzemaili dopo un primo tentativo del solito Pandev parato da Avramov. Al 60° ci riprova Marek Hamsik dalla distanza ma il portiere devia in angolo. Al 75° Benitez concede la standing ovation al migliore in campo, Goran Pandev, lasciando un quarto d’ora di gara anche al giovane Radosevic. Ma la partita è già finita da un pezzo con il Napoli che arriva in area ospite per inerzia ma quasi è attento a non spingere troppo sull’acceleratore. La partita si trascina così fino al fischio finale. Il Cagliari torna in Sardegna con poco da rimproverarsi per una sconfitta in inferiorità numerica contro una squadra nettamente superiore sul piano tecnico alla quale, forse, si è però arresa troppo presto. Per il Napoli di Benitez, già certo del terzo posto dopo la sconfitta casalinga della Fiorentina, è tempo di esperimenti e valutazioni ma sopratutto di calcio, quello giocato sul campo e fatto di divertimento ed emozioni. Gli azzurri, con stasera, provano a dare un calcio non solo al pallone ma anche alla violenza esaltando il vero significato di quello che è solo un gioco…e per giunta il più bello del mondo.

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