Atalanta, Schelotto pensa al Milan: “Vorrei che Ibra non giocasse…”

Il centrocampista atalantino Ezequiel Matias Schelotto, intervistato da Alex Frosio per La Gazzetta dello Sport, ha fatto il punto sulla situazione della squadra orobica in vista del prossimo impegno interno con il Milan.

“Sono rientrato dall’Argentina la sera del 30 dicembre e il 31 subito allenamento. Subito in pista”.

Dica la verità, sul volo dall’Argentina correva anche per i corridoi dell’aereo.
“No, in aereo mi sono riposato! E anche durante le vacanze. Le ho passate a Buenos Aires, con la famiglia e gli amici”.

Le buone prestazioni con l’Atalanta hanno cominciato a far girare il suo nome anche in patria.
“In Argentina seguono molto la Serie A e quando vedono un argentino fare bene lo notano subito. Quando sono stato là mi hanno chiesto parecchie interviste. Si sono pure un po’ lamentati…”.

Motivo?
“Perché lì ho giocato fino alla Primavera e poi ho fatto questa scelta di venire in Italia. Per questo non sono ancora famoso come il Tanque Denis o come Maxi Moralez. Ma io preferisco farmi conoscere qui in Italia, il Paese che mi ha fatto crescere calcisticamente e che ho scelto di rappresentare”.

E ora si ricomincia.
“A livello personale, sono contento dell’anno passato e spero di continuare così. Il 2011 non è invece stato un anno facile per la squadra, ma l’obiettivo che ci eravamo prefissati, chiudere alla sosta con 20 punti, lo abbiamo raggiunto. Ne abbiamo fatti 26, per la verità, ma le regole sono regole e ne contiamo 20. L’importante è continuare su questa strada e soprattutto continuare a far punti in casa, dove in questa stagione non abbiamo mai perso”.

Già, però adesso arriva il Milan: poteva esserci impatto più semplice, con il nuovo anno…
“Sappiamo tutti che i rossoneri sono sempre i favoriti per il campionato. Rispetto a loro, noi lottiamo per obiettivi totalmente diversi. Ma il Milan non si illuda: non sarà una partita facile, noi non abbiamo paura di nessuno, giochiamo ogni partita dando sempre il cento per cento. Saranno novanta minuti di lotta”.

Loro sono a Dubai al caldo, voi a Zingonia al freddo.
“Il Milan ha le possibilità e le risorse per scelte del genere. Diciamo che noi siamo più umili e rimaniamo qui, vicini ai nostri tifosi. Il clima non è favorevole per noi, ma domenica si gioca a Bergamo, e non ci saranno trenta gradi…”.

Ci sarà Ibrahimovic, però.
“Ecco, se proprio potessi scegliere, vorrei che Ibra non giocasse. Per il Milan è un punto di riferimento, sta segnando tanto, è un giocatore che può fare la differenza in qualsiasi momento: per me è un campione. Punto e basta. Speriamo piuttosto che non sia in serata”.