Chievo, parla Corini: “Sarà un campionato da vivere in rincorsa”

Il “nuovo” tecnico del Chievo Verona, Eugenio Corini, risponde in sala stampa ai giornalisti, in vista del tanto atteso e sentito derby veronese che vedrà in campo sabato pomeriggio, alle ore 18.00, il Chievo contro l’Hellas.

Corini
Fonte: calciocatania (flickr.com)

Corini sembra tranquillo e fiducioso: “Siamo pronti per una partita in cui servirà equilibrio, aggressività sia fisica che mentale, in modo tale che essa sia produttiva nel riconquistare palla, nella contrapposizione all’avversario, e che sviluppi lucidità nella fase offensiva. C’è stato un percorso di crescita, sotto questo punto di vista: vedo la squadra pronta a fare la partita e di conseguenza non vediamo l’ora di scendere in campo sabato”.
La favorita è senza dubbio l’Hellas: “Se uno guarda la classifica, ci sta che l’Hellas possa condurre la gara e che il Chievo si difenda, ma penso che quando ti difendi lo fai sapendo anche dove devi andare a contrattaccare, dunque mi può andar bene anche questa prospettiva”. 

L’effetto sorpresa: “Grazie alla pausa di campionato ci siamo tenuti nascosti. Adesso vogliamo giocarci le nostre chance fino in fondo. Se ci riusciamo, vogliamo giocarci quest’effetto sorpresa. Abbiamo lavorato su situazioni che possono portarci dei vantaggi contro una squadra che sta facendo un campionato straordinario, con ha grandissime qualità e che ha vinto le ultime 6 gare in casa. Ma è una partita che sono felice di giocare, la ricordo anche da calciatore, furono due gare bellissime, sentite, particolari. Verona merita questa vetrina, avevo già espresso l’anno scorso la mia speranza che l’Hellas salisse in serie A”.

Su Luca Toni: “Ha un valore straordinario e quando c’è una palla in area qualcosa può sempre succedere con lui. Luca ha dimostrato che riferimento è, non solo per i gol. La squadra sa che quando ha bisogno di lui lo trova”.

Su Dainelli, al rientro: “Da Dario mi aspetto che consolidi quello che ha fatto con noi l’anno scorso, quando è stato il primo per palle recuperate. E’ importante e determinante, non averlo avuto per due mesi è stata una perdita importante“.

Infine sulla gestione del nuovo gruppo: “C’è bisogno di un tempo fisiologico per tutto, ognuno lavora alla propria maniera, ha i propri concetti di calcio, di gestione del gruppo. Ma il lato positivo è che 14 ragazzi hanno già vissuto con me un percorso e possono aiutarmi nella conoscenza degli altri, perché il messaggio diventi univoco e rappresenti una forza per tutti. Però non abbiamo molto tempo, abbiamo davanti 5 gare fondamentali per il nostro campionato che sarà da vivere in rincorsa e tutti dovremo fare qualcosa di più”.

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