Esclusiva-Barbara Pedrotti: “Higuain può anche migliorare alla Juve. Ci sono più donne nel calcio che in altri sport”

Amante dello sport, è da tempo personaggio fisso nelle dirette del campionato di Serie A. I più la conoscono per essere la presentatrice per bwin delle quote legate al calcio italiano; in realtà Barbara Pedrotti può vantare esperienze di tutto rispetto non solo nel mondo del calcio ma anche in altre discipline, degni di nota i campionati del mondo di ciclismo, di arrampicata, di sci, le maratone etc etc… insomma, la Pedrotti tra sport commentato e sport praticato incarna degnamente l’allegria e l’allegoria dello sport, vivendolo sotto tutti gli aspetti e riesumandone, con la sua attività sui social, i sapori di un tempo ancora non dispersi per lo sfrenato agonismo. Barbara ha concesso così un’intervista in esclusiva a Soccermagazine toccando i principali argomenti che stanno interessando il pallone, parlandoci un po’ anche di lei. Ecco cosa ci ha detto…

Barbara Pedrotti - Fonte immagine: Barbara Pedrotti
Barbara Pedrotti – Fonte immagine: Barbara Pedrotti
Negli ultimi anni ti sei affermata come uno dei volti femminili più associati al mondo del calcio: è un aspetto che da un lato ti dispiace considerando che pratichi altri sport?
Assolutamente no anzi è una gioia! E’ vero che nel mio tempo libero pratico discipline diverse dal calcio ma per me dopo tanti anni a commentare altri sport è veramente bello essere riuscita ad entrare anche nelle case e nei cuori dei tanti tifosi con i quali, sebbene a distanza, seguo le partite ogni fine settimana.
 
Sappiamo che sei molto tifosa della Nazionale, senza preferenze per i club: c’è qualche giocatore ancora non convocato che ti piacerebbe vedere in azzurro?
Credo che in questi anni Prandelli prima e Conte poi abbiano provato in Nazionale già moltissimi calciatori in ogni ruolo anche se magari solo per degli stage. Alla luce di ciò risulta difficile fare un nome nuovo anche se ci sono molti giovani interessanti sui quali puntare per il futuro. Io credo che il compito più arduo di mister Ventura sia proprio quello di creare un gruppo forte e compatto come quello portato da Conte agli ultimi europei, che vada quindi al di là del singolo giocatore e che si basi sul concetto ben più ampio di squadra.
 
Come giudichi l’evoluzione del calciomercato degli ultimi tempi che ha portato a trasferimenti dalle cifre stratosferiche come nei casi di Higuain e Pogba?
Higuain e Pogba sono dei top player, calciatori che fanno la differenza quindi non mi stupisco che siano stati pagati così tanto, anche se in Italia non eravamo abituati a cifre così stratosferiche.
 
Secondo te Higuain può ripetersi alla Juventus o non essendo l’unico punto di riferimento in attacco potrebbe cambiare rendimento?
Credo che anche se Higuain alla Juve non sarà l’unico punto di riferimento dell’attacco lui possa fare bene e con la qualità dei nuovi compagni di squadra magari anche ripetere se non migliorare la grande stagione fatta a Napoli.
 
A Napoli è scoppiato il caso di Insigne, che chiedendo di moltiplicare l’ingaggio si sta inimicando la piazza di cui è idolo. Da sportiva navigata, che consiglio daresti ad un giovane a questo punto della carriera?
Insigne ha fatto bene a Napoli e nei minuti che ha giocato in Nazionale agli europei, probabilmente si aspettava un aumento di ingaggio come hanno ottenuto alcuni compagni di squadra, io non entro nel merito della questione perché non ne conosco i dettagli ma credo che avrà la possibilità di dimostrare sul campo il suo valore nella prossima stagione e ritornare così un idolo dei tifosi partenopei.
 
Come vedi il futuro di Inter e Milan, che da poco hanno cambiato in maniera storica proprietà?
Inter e Milan col cambio di proprietà devono cercare di fare una stagione all’altezza del loro blasone, non sarà facile ma vedremo se i nuovi allenatori riusciranno a riportarle quantomeno in zona Champions League.
 
Le quote vedono già il Palermo di Zamparini tra le squadre più accreditate per la retrocessione: tu sei d’accordo?
Nel campionato italiano non c’è mai nulla di scontato e il Palermo di Zamparini con la grinta di Ballardini lotterà sul campo per ottenere la salvezza, venderà di certo cara la pelle e magari ci riuscirà con un po’ di anticipo rispetto alla stagione passata.
 
Il mondo dell’informazione calcistica è costituito soprattutto da uomini. Puoi dirci se tra le donne c’è più rivalità o solidarietà?
Ad essere sincera sono cresciuta professionalmente parlando in un ambiente tipicamente maschile, anche quando mi occupavo di discipline diverse dal calcio (ciclismo, arrampicata, atletica e così via) avevo pochi contatti con il mondo femminile essendo stati i miei colleghi sempre uomini. Arrivata nel mondo del pallone ero quindi preparata ad essere circondata da colleghi maschi e poi a dire il vero ci sono più donne nel calcio rispetto a quante ce ne siano negli altri sport (sorride). Se ci sia più rivalità o solidarietà? Non te lo so dire. Io mi limito a studiare, ad essere sempre il più preparata possibile e ad essere corretta e cooperativa, questo è il mio modo di affrontare il mio lavoro.
 
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