Esclusiva-L’agente di Insigne: “Lorenzo sa di partire dietro Pandev nelle gerarchie. Stima Del Piero ma non è juventino”

Antonio Ottaiano, agente di Lorenzo Insigne, ha rilasciato un’intervista esclusiva a SoccerMagazine.it. L’agente del talento napoletano ha parlato dell’esperienza in Nazionale del suo assisito, delle aspettative per la stagione e anche dell’altro Insigne, Roberto.

Fonte: Danilo Rossetti (www.foto-calcio-napoli.it)

Cosa Le ha detto Lorenzo dopo la partita con Malta?
Niente, che era felice, molto semplicemente. Era felice, ultra felice, per aver esordito e per aver fatto parte di questa convocazione e di aver fatto bene.

 

Adesso che sono stati accesi i riflettori su Lorenzo, a Napoli Mazzarri potrebbe trovarsi in difficoltà a doverlo inserirlo dietro Pandev nelle scelte?
Guardi, i riflettori su Lorenzo ci sono da qualche tempo, non da ieri o da qualche giorno. La questione Mazzarri? Mazzarri è coerente: è stato detto che Lorenzo viene dopo Pandev. Lorenzo è lì in attesa troverà il suo spazio in Europa League come è stato deciso poi Mazzarri deciderà di volta in volta l’eventualità di inserirlo anche in campionato. Saranno scelte che lasciamo a Mazzarri tranquillamente e serenamente in base a quelle che sono le esigenze della squadra. È inutile stare, adesso, qui a discutere di cose che probabilmente non ci competono o non sono ritenute in questo momento indispensabili: Lorenzo sa bene che Pandev è il titolare. Lui è dietro Pandev in attesa che il mister gli chieda di dare il suo contributo. Basta. Non è cambiato nulla rispetto a quanto ho detto negli ultimi tempi.

 

Appena terminata la stagione scorsa qual era il desiderio di Lorenzo: tornare a Napoli o avere continuità in un altro club? Per esempio la Roma di Zeman.
Premesso che l’affetto, la stima che Lorenzo ha per Zeman credo sia nota a tutti, però è chiaro che il sogno di Lorenzo è sempre stato quello di giocare con la maglia del Napoli. Questo non significa, chiaramente, che lui non riconosce a Zeman dei meriti rispetto alla sua crescita o che non abbia un rapporto dal punto di vista professionale e umano di rilievo, però Lorenzo sognava da sempre di vestire la maglia del Napoli.

 

Si è già parlato del fatto che Lorenzo possa affrontare l’Europeo Under 21 o la Confederations Cup: secondo lei quale sarebbe la soluzione migliore?
Mah, guardi, io non faccio una questione di quale “sarebbe”. È ovvio che d’istinto sarei tentato di dire la Confederation Cup perché stiamo parlando della Nazionale maggiore: è ovvio che ha una visibilità diversa alla luce della prestazione di ieri sembra che lui nel gruppo ci sia e stia bene. Però, credo, che queste scelte vanno lasciate ai tecnici: è ovvio che a noi o giocare nell’Under 21, col proposito di vincere un titolo importante o partecipare alla Confederation Cup comunque ci lusinga, in quanto il ragazzo significa che ha raggiunto dei livelli di visibilità importanti. Giocare in Nazionale Under 21 o Nazionale maggiore credo sia comunque un risultato per il ragazzo, indipendentemente da quello che sarà.

 

Con quale nuovo compagno Lorenzo ha stretto un buon rapporto in Nazionale?
Va beh, con lui in questa convocazione c’era l’amico dell’anno scorso Verratti. Escludendo probabilmente Verratti, col quale ha condiviso una stagione straordinaria a Pescara, ha ritrovato alcuni dell’Under 21. Ma poi Lorenzo di carattere è un ragazzo molto gioviale, per cui, quindi, lui riesce a legare e ad entrare in sintonia un po’ con tutti, oltre a quelli che già conosce: vedi i calciatori del Napoli, vedi coloro i quali hanno avuto già esperienza in Under 21, lo stesso Verratti. Però lui è talmente un ragazzo gioviale che riesce ad entrare subito in sintonia con i compagni.

 

Si aspettava un’esplosione così improvvisa per Lorenzo?
Mah, non mi sembra che poi sia tanta improvvisa: Lorenzo si sta evidenziando già da qualche anno. Già a Foggia dimostrò valore e prospettiva. L’anno scorso, credo, abbia fatto un campionato straordinario. Le prime apparizioni col Napoli, pare, siano state apprezzate da tutti. È una crescita di un periodo. Sono oramai 2 o 3 anni che Lorenzo è agli onori di quello che è il gruppo giovani nel calcio italiano.

 

Ci può fare una breve presentazione di Roberto Insigne, che dicono sia addirittura più bravo?
No, allora. Più bravo, credo, non si possa dire perché Lorenzo gioca in Nazionale. Roberto è ancora giovane della Primavera. Credo, comunque, che però bisogna tranquillamente dire, senza ombra di smentite, che è un giovane di buone prospettive. E’ un ragazzo che sta facendo bene nella Primavera, sta emergendo per quanto riguarda il gruppo Primavera del Napoli, è convocato in Nazionale con buoni risultati: quindi credo sia un ragazzo di ottima prospettiva. Più bravo di Lorenzo? Credo non sia proprio il caso di iniziare a parlarne, di qui e arrivare a quello che, oggi, è Lorenzo credo che ci voglia ancora un po’ di tempo.

 

Secondo lei Roberto potrebbe strappare una convocazione in prima squadra già nel 2013 oppure bisogna andare piano?
Premesso che bisogna andare piano, poi la convocazione può dipendere da una serie di fattori o concomitanze favorevoli. Potrebbe, ahi noi, facendo i debiti scongiuri, esigenze di calciatori a disposizione, può darsi che Mazzarri possa premiare un periodo particolarmente brillante del ragazzo. Non credo sia il caso oggi già di paventare questa ipotesi: lasciamo Roberto giocare in primavera e fare bene in primavera. Mazzarri, ritengo, come già fatto durante il periodo della settimana scorsa terrà ovviamente d’occhio il ragazzo per valutarne la crescita ma la convocazione nella prima squadra non credo non sia in questo momento priorità rispetto al resto.

 

Può mettere chiarezza sulla voce che è uscita secondo la quale la famiglia di Insigne sia juventina?
No va beh, ma che c’entra… Lorenzo ha sempre apprezzato Del Piero, sia dal punto di vista umano che dal punto di vista calcistico. Un fratello di Lorenzo, diciamo, che ha simpatia per Del Piero. Quindi, chiaramente… simpatia per la Juve? Ognuno di noi ha una simpatia di una squadra in funzione di un determinato calciatore. Di qui a dire che sono Juventini…no. È gente tifosa del Napoli. Almeno io li ho sempre conosciuti tifosi del Napoli.

 

Insigne precursore anche fuori dal campo: è vero che stia per diventare papà?
Va beh, questo sì, è acclarato. Un evento felice che riguarda la sfera personale del ragazzo che credo sia solo un evento felice che credo non sia neanche il caso di andare più a ribadire. È stata acclarata ‘sta cosa: chiusa la questione, aspettiamo il lieto evento.

 

In collaborazione con Marco di Maro.

 

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Raffaele Zanfardino

Direttore responsabile della testata.

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