Esclusiva-Mauro Esposito: “Il Cagliari di Zeman può solo far divertire. La Roma può vincere lo scudetto”

Dal calcio all‘imprenditoria, rimembrando i tempi che furono e sperando un giorno di rientrare a far parte di un mondo che è stato suo per circa 15 anni. Mauro Esposito , ex calciatore, tra le altre, di Pescara, Udinese, Cagliari e Roma, racconta la sua nuova vita in un’intervista esclusiva rilasciata a ‘Soccer Magazine’Il 35enne, che può vantare anche 6 presenze con la Nazionale, ha preso esempio da altri suo ex colleghi e si è buttato negli affari fondando il marchio d’abbigliamento ‘Barraca’, che rappresenta per lui la realizzazione di una sua passione, come quella del calcio. Già, nonostante sia lontano dai campi da un pò di tempo, Esposito segue spesso la Roma da vicino, senza trascurare la banda rossoblù di Zdenek Zeman. E chissà se in un futuro prossimo non possa intraprendere una nuova carriera (in altre vesti) nel mondo del pallone: del doman non v’è certezza. Per ora tutte le attenzioni sono concentrare sul suo nuovo ed interessante brand.

Mauro Esposito. Fonte immagine: 7esposito7 (Instagram)
Mauro Esposito. Fonte immagine: 7esposito7 (Instagram)

Dopo aver lasciato il calcio, hai seguito l’esempio di alcuni tuoi colleghi lanciandoti nel mondo dell’imprenditoria col brand Barraca. Da dove è nata questa esperienza e soprattutto perchè hai intrapreso questa strada?                                                                               “Il brand Barraca nasce da un idea di mio cugino Francesco Esposito che ha creato diversi brand e creato anche una capsule per Colmar Originals lo scorso anno,l’idea di creare il marchio è nata da una passione che ho da sempre per l’abbigliamento e la voglia di raggiungere nuovi traguardi, considerando la mia giovanissima età”.

Ti manca un po’ il calcio giocato? Hai dei rimpianti riguardo la tua carriera?
“Il calcio giocato mi manca molto, ma non ho alcun rimpianto se non quello di aver smesso troppo presto e non aver conquistato il Mondiale con la nazionale di Lippi in cui ho giocato”.
Il tuo nome è legato principalmente al Cagliari. Cosa ricordi della tua esperienza rossoblù? Come vedi i sardi guidati da Zdenek Zeman quest’anno?
 “Cagliari è una città che per me è una seconda casa come tutta la Sardegna, ricordo la promozione in serie A conquistata a suon di vittorie insieme a tutti i miei compagni di squadra come Gianfranco Zola, David Suazo, Daniele Conti, Antonio Langella. Zdenek Zeman è un allenatore che diverte sempre, porterà il Cagliari verso un campionato divertente e sicuramente nuovi talenti esploderanno,  come quello di Diego Farias”.
La Roma sta finora tenendo testa alla Juventus in questo campionato. I giallorossi possono vincere lo scudetto? Cosa ne pensa di Rudi Garcia?
 “Premesso che seguo la Roma anche da vicino, vado spesso a vedere le partite di Champions e di Campionato, trovo che Francesco Totti, una leggenda del nostro calcio, e Daniele De Rossi sono i due pilastri insieme ad Alessandro Florenzi e Morgan De Sanctis. La cosa che trovo geniale di Garcia è lo spronare i propri giocatori sia in allenamento sia in campo. Lo scudetto, si la Roma può vincerlo e sinceramente lo spero visto che a casa mia siamo tutti tifosi della squadra giallorossa, da mia moglie Alessandra oltre i miei due campioncini,Daniel e Nicolas”.
Il giocatore più forte con cui hai avuto l’onore di giocare?
 “Il giocatore più forte è sicuramente Francesco Totti, anche se Gianfranco Zola è per me un altro numero 10 tra i più grandi di sempre”.
Ti rivedremo in futuro sulla panchina di un club o dietro la scrivania a fare il dirigente?
 “Il futuro oggi si chiama Barraca anche se mi piacerebbe tornare nel calcio da dirigente”.

 
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Olivio Daniele Maggio

Originario di Francavilla Fontana, città dell'entroterra brindisino. Laureato in Scienze della Comunicazione e cresciuto praticamente a pane e calcio, coltiva molte aspirazioni tra cui quella di diventare giornalista professionista, ruolo che oscilla su un filo che divide il lavoro e la passione.

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