Esclusiva-Silver Mele: “Fiducia nel progetto Napoli, vi spiego la trattativa Astori. Voglio chiarire una cosa a tutti i tifosi azzurri”

In pieno tempo di calciomercato, le notizie, i rumors, le ufficialità e le smentite si rincorrono ogni minuto.
Per capirne di più delle tante trattative in corso, la redazione di Soccermagazine ha intervistato Silver Mele, giornalista di Sportitalia esperto delle cose di casa Napoli.
Ecco quanto evidenziato:

Silver Mele insieme a Rafa Benitez
Silver Mele insieme a Rafa Benitez
Siamo ormai arrivati alla prima giornata di campionato, come ti aspetti l’esordio del nuovo Napoli di Benitez?
“Benitez è sicuramente un allenatore che non guarda al passato, piuttosto sta attento a ciò che succederà in campo, ma qualcuno gli ha fatto o gli farà notare che con il Bologna ci fu anche l’esordio a Napoli di Walter Mazzarri; una partita rocambolesca e sofferta che si risolse poi solo allo scadere a favore degli azzurri dopo una rimonta.
Sicuramente i felsinei saranno avversario ostico, tant’è che nel corso degli anni Pioli e Bologna sono diventati la bestia nera per gli azzurri di Mazzarri.
Sarà una bella prova per essere l’esordio in campionato. Il Napoli viene da una rivoluzione importante, che ha cambiato molto ed ha accresciuto anche il livello qualitativo della squadra, anche se qualcosina manca ancora per essere al top.
Di fatto questa squadra è una scommessa: ci vorrà la pazienza e la fiducia di tutti, per un progetto che riparte da zero e che ha tutti gli elementi per far bene.”

 

Come valuti l’evoluzione della trattativa Astori?
“Cellino fa il suo gioco, ma era preventivabile. 
Astori è sicuramente un buon giocatore, però non sono convinto che sia la prima scelta di Benitez. So per certo che il tecnico spagnolo ha chiesto Skrtel, ma non si può arrivare a lui a causa dell’ingaggio troppo alto per i parametri del club. L’idea del Napoli è di non prendere alcun difensore il cui ingaggio superi i 2 milioni di euro.
Le caratteristiche di Astori forse non si sposano a pieno con le volontà di Benitez, nel senso che può essere molto simile a Cannavaro e al Napoli serve altro in questo momento: il tecnico è alla ricerca di un centrale che sia forte fisicamente ed anche esplosivo, caratteristiche che non ritrova nel cagliaritano.
Astori è un calciatore importante, ma il Napoli non può certo avallare una richiesta di Cellino che vada oltre i 15 milioni di euro.”

 

Che fine farà Fernandez? Come ti spieghi le diverse prestazioni tra Napoli e Argentina?
“Secondo me Fernandez è un buon giocatore, un po’ troppo compassato forse, non dal punto di vista tecnico quanto caratteriale. E questo sicuramente non l’ha favorito nell’approccio con Napoli e con il Napoli.
Meriterebbe una chance, però lui vuole giocare, perché sa bene di dover difendere il posto nella nazionale argentina, e per questo preferirebbe e spinge per una cessione al Getafe, squadra che conosce e dalla quale ha già avuto la garanzie di un posto da titolare e da protagonista.
Tutto dipenderà anche dall’eventuale difensore che arriverà a Napoli. Gamberini è in uscita e su Fernandez c’è ancora il veto della società che ha chiesto a Benitez di valutarne fino in fondo il potenziale.”

 

Non pensi che ci sia necessità di operare anche nel reparto degli esterni difensivi?
“Benitez ha chiesto alla società degli esterni di attacco che sappiano anche coprire in fase difensiva, e proprio per questo si è andati a cercare Mertens e poi Callejon, nomi fatti dal tecnico spagnolo già a Londra al primo appuntamento con De Laurentiis.
Sicuramente il Napoli è oggi alla ricerca di equilibrio: diversamente a quanto accadeva nel passato, con una squadra prettamente difensiva, ora il Napoli è una squadra che punta molto alla fase offensiva, che ha voglia di far gioco e di trovare una nuova identità.
Di sicuro Albiol non agirà da terzino; lo spagnolo è uomo di fiducia del tecnico che lo impiegherà sempre da centrale. Da decidere sarà l’uomo che gli giocherà accanto, che ad oggi dovrebbe essere scelto tra Cannavaro e Britos.”

 

Come ti spieghi il basso numero di abbonamenti venduto dal Napoli in questa stagione?
“Non me lo spiego, francamente, se non con l’atteggiamento attendista dei tifosi azzurri. Secondo me c’è un feeling nuovo tra De Laurentiis e la piazza perché il presidente ha tenuto fede alle promesse fatte, spendendo già una buona cifra del tesoretto messo a disposizione per la prossima stagione, e sicuramente investirà ancora.
Credo che la tifoseria possa anche aspettare la fine del mercato per poi investire sul Napoli con la passione che non è mai mancata.
Effettivamente c’è da fare una riflessione: se pensiamo al numero di abbonati della Roma che viene da una non qualificazione europea, della nuova Inter ancora in costruzione, della Juventus o anche della Fiorentina, fa un po’ effetto vedere le sole seimila tessere del Napoli.”

 

Quanti colpi ancora ti aspetti dalla società azzurra?
“Mi aspetto sicuramente un difensore forte, fisicamente e caratterialmente, uno che possa dare una mano sul piano fisico sperando anche che abbia ottimi piedi.
Penso possa arrivare anche un centrocampista che innalzi la qualità in mezzo al campo; non sarà sicuramente Mascherano perché ad oggi è fuori portata per la società, e poi anche un attaccante, che mi auguro sia Matri, un calciatore che potrebbe arrivare in azzurro proprio sul finire del mercato.
Voglio chiarire una cosa per tutti i tifosi azzurri: Zapata non è l’alternativa a Matri. Il colombiano può essere un giocatore di prospettiva che però il Napoli preferirebbe mandare poi a giocare per conoscere la serie A.”

 

 

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