Ferguson-United come Mou-Inter: i fantasmi del passato non aiutano a vincere

“Moyes esonerato da Sir Alex Ferguson” è questa la notizia che, attraverso SportMediaset, rimbalza dall’Inghilterra. L’ex allenatore storico dello United avrebbe dato l’ok (e avrebbe spinto) i Red Devils a dare il benservito all’ex allenatore dell’Everton. Una notizia che in molti hanno ritenuto e commentato come “normale”, ma che vede, nel recente passato un caso a dir poco simile. È opinione comune e diffusa che per il Manchester United sia finito un ciclo: è tempo di ripartire dopo una stagione buia, dovuta anche all’addio dell’allenatore che aveva fatto innamorare milioni di tifosi. Nell’estate del 2010 succedeva, a Milano, lo stesso: José Mourinho, l’uomo che aveva riportato l’Inter sul tetto d’Europa dopo 45 anni, dichiarava il suo addio e “fuggiva” a Madrid, come già Ronaldo anni prima. Al suo posto Benitez, che si presentava alla Pinetina con un’eredità pesantissima, che lo stesso spagnolo non resse, quasi temendola. I paragoni tra il portoghese ora al Chelsea e l’attuale allenatore del Napoli si sprecarono, così da impedire al buon Rafa di lavorare con tranquillità. Come con Mou-Benitez, anche con Ferguson-Moyes i paragoni si sono sprecati, visto anche il passaggio di testimone quasi ufficiale, cosa che sotto la Madonnina non era successa. Era ovvio che Moyes, così come allora Benitez (Ranieri, Gasperini, Strama etc. etc.) non avrebbe potuto raggiungere subito i risultati della lunga carriera del suo predecessore, viste appunto le pressioni et similia. “L’appello” è dunque quello di provare a fare ciò che l’Inter ha iniziato a fare con Mazzarri (non riuscendoci ancora appieno, comunque): dimenticare il passato ed ogni paragone con esso; ripartire da zero, senza alcuna pressione. Quando un ciclo finisce, rincorrere velocemente le i fasti del passato è ancor più deleterio che pazientare. Vedere l’Inter per credere.