Fiorentina: presentato Tomovic

A distanza di diciannove giorni dal termine della sessione estiva del Calciomercato, la Fiorentina continua nelle presentazioni dei calciatori di cui si è assicurata le prestazioni sportive. E’ la volta, oggi di Nenad Tomovic: difensore serbo, destro, anni 25,  nel giro della Nazionale del suo Paese, lo scorso anno al Lecce.

Fonte immagine: violachannel.tv

 

Firenze: “A Genova non hanno mai creduto in me, sono arrivato da un campionato diverso però quando ho iniziato a giocare non è stato con continuità. A Lecce è stata una bella esperienza. Il 30 agosto, il giorno del mio compleanno, mi ha chiamato il mio procuratore alle 9 di mattina e mi ha proposto la Fiorentina. Poi sono arrivato e il giorno dopo ho fatto visite mediche e allenamento, in pratica non conoscevo i nomi di staff e giocatori, ma ero pronto e ho dato tutto contro il Napoli. Ringrazio Montella che mi ha messo subito in campo. Ho avuto modo di visitare Firenze, ieri ho preso casa, la gente è molto aperta e molto positiva”.

 

Mihajlovic, ex allenatore della Fiorentina adesso CT della Serbia: “Ho parlato subito con lui. Mi ha detto che ho scelto una grande squadra, una grande società, una bella città e una grandissima tifoseria. Mi ha proposto anche la casa…ma io ho scelto diversamente. Sono ancora un ragazzo“.

 

Belgrado, la Serbia e il Montenegro: “A Belgrado, per il calcio, ci sono persone un po’ strane. Nel senso che se vai male ti massacrano. Per questo con la Nazionale siamo andati fuori città. Serbia e Montenegro non potevano stare insieme, anche se sarebbe venuta fuori una grande squadra“.

 

Vidic come modello: “Quando era in Russia doveva venire qua ma alla fine è andato a Manchester. E’ un grandissimo uomo, professionista e da lui ho imparato tante cose per quel poco tempo che sono stato con lui. Spero in futuro di poter far coppia con lui in difesa“.

 

I nuovi compagni e la nuova squadra: “Con Rodriguez e Roncaglia mi sono trovato subito bene, poi in campo c’è solo una “lingua” per dimostrare e noi cerchiamo di farlo al meglio. Dopo l’esperienza negativa di Genova dovevo abbassare il livello di squadra e, per me Lecce è stata una grande esperienza: ho giocato sempre e devo ringraziare tifosi e società. Quando sono ritornato a Genova credevo di rimanere in rossoblù, poi è arrivata la proposta della Fiorentina: non ci credevo, per me la Fiorentina è una grande squadra. Ogni calciatore vuole arrivare a questo livello“.

 

Il ruolo in campo: “Nella Serbia ho sempre giocato nella difesa a 4, con Cosmi l’anno scorso ho giocato con la difesa a 3 e mi sono trovato bene. Per me non ci sono differenze nel giocare a destra, a sinistra o centrale, l’importante è giocare“.

 

La sfida con la Juventus: “Arrivo dalla Stella Rossa, i colori sono rosso e bianchi, il bianconero non mi piace… (il Partizan Belgrado, infatti, storico rivale della Stella Rossa ha la maglia bianconera). Ho ringraziato Nastasic perché mi ha liberato il posto, lui è giovane ma è un grandissimo giocatore, gioca con personalità. Spero di continuare sulla sua strada. Sono il primo giocatore che arriva a Firenze dalla Stella Rossa, dopo tanti calciatori che sono arrivati dal Partizan Belgrado“.

 

Obiettivo Europa per la Fiorentina: “Nello spogliatoio ancora non si parla di questo, è ancora presto. Tutti sappiamo di essere una buona squadra, l’obiettivo può essere l’Europa League… e forse anche qualcosa di più. Domenica ho fatto un grande intervento difensivo sotto la Fiesole, anche se i miei compagni credevano fosse rigore… Personalmente non guardo gli avversari, sono concentrato sulla mia squadra e su ciò che chiede il mister. Se noi facciamo ciò che chiede lui possiamo fare bene. Dobbiamo fare il nostro gioco, poi il risultato arriverà“.

 

Gli applausi dello stadio di Firenze: “Questo mi aiuta molto, ad ognuno di noi da una forza in più. Spero che continuiamo a fare buoni risultati, così è più facile anche per noi“.

 

Jovetic: “Non lo conoscevo benissimo, abbiamo giocato contro e mi ha sempre fatto gol. È un ragazzo che sta con i piedi per terra, è giovane ma non ascolta le voci su di lui: diventerà un grande giocatore, lo è già“.

 

Savic: “Non conoscevo bene neppure lui, magari a Manchester ha avuto un po’ di difficoltà all’inizio, per lui è un’ottima scelta quella di Firenze“.

 

Ljajic: “E’ un bravissimo giocatore, ma è ancora un bambino, non sa quando deve parlare o meno. Non entro poi nel merito delle sue cose private e di quello che ha passato l’anno scorso. Io e lui abbiamo ottimi rapporti, quando giocavamo contro è stato sempre un ragazzo positivo. Io e Jovetic parliamo spesso con lui. Ora è innamorato, quindi si è po’ calmato…“.

 

Così parlo, ufficialmente, alla sua “prima”, Nenad Tomovic, difensore della “Viola”, numero di maglia: 40.

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