Genoa-Roma 2-1: le pagelle dei giallorossi

Stekelenburg 5.5: Poco impegnato nel corso di tutto il match, si fa sorprendere dalla traiettoria beffarda disegnata da Merkel in occasione dell’angolo da cui origine il gol vittoria del Genoa. E’ incolpevole sul tiro di Jankovic nel primo tempo, lasciato libero di mirare nei pressi del dischetto di rigore. Sfortunato.

Fonte: Cristiano Corsini, flickr.com

Perrotta 5.5: Tanta corsa, tanta quantità ma i piedi sono quelli che sono. Tenta spesso il cross al centro dell’area ma raramente l’azione diventa pericolosa . Soffre poco in fase difensiva, aiutandosi molto con l’esperienza. Encomiabile comunque l’abnegazione verso la maglia giallorossa. Soldatino.

Heinze 5: L’errore del primo tempo pesa come un macigno sulla sua prestazione. Da una sua palla persa parte infatti il contropiede dei padroni di casa che si tramuta in gol, in quella che è praticamente la prima gita nell’area romanista dei genoani. Non riesce a tenere Palacio, ma nel secondo tempo si riprende e riesce ad evitare il gol con un intervento in allungo proprio sull’argentino. Spaesato.

Burdisso 5.5: Condivide, seppur in minor parte, l’errore col compagno di reparto nel gol di Jankovic. L’attaccante dei padroni di casa è libero di controllare e mirare, con il difensore giallorosso che lo aspetta a distanza. Si rifà nel corso della partita non facendo più passare un pallone ma un difensore del suo calibro non può permettersi una disattenzione del genere. Molto nervoso nel finale. Sottotono.

Josè Angel 6: Domina sulla sinistra e ripetutamente riesce ad arrivare indisturbato al cross, soluzione che però non viene mai sfruttata dal tridente della Roma. Non deve quasi mai ripiegare dietro e questo fa salire di livello la sua intera prestazione. Perde totalmente Kucka in occasione del decisivo 2-1. Tanta corsa.

De Rossi 7: Granitico in mezzo al campo, davanti alla difesa e in fase di impostazione. Si fa trovare in tutti i reparti, aiuta a distruggere la manovra avversaria ed è il primo a cui i compagni si appoggiano per far ripartire la manovra. De Rossi è tornato decisamente sui suoi livelli, quelli a cui i tifosi giallorossi sono abituati. Gladiatore.

Gago 6.5: Prova di grande sostanza per il centrocampista argentino, che dimostra di essersi inserito a pieno titolo nel modulo di Luis Enrique. Mostra le sue enormi doti di inserimento sfiorando il gol in due occasioni ma non disdegna la conclusione da fuori, avendo nel repertorio anche un gran tiro dalla distanza, è uno degli ultimi ad arrendersi. Riserva di chi?

Pizarro 5.5: Conferma il periodo d’appannamento mostrato nella gara col Palermo. Non è al meglio e ne risente tutta la manovra, che avrebbe un bisogno vitale del suo fosforo per risultare fluida e rapida. Luis Enrique se ne avvede e al 58′ lo richiama in panchina giustamente.

Lamela 5.5: Nei primi 15 minuti praticamente non si vede, poi gli viene stoppata un’azione sul nascere dopo il fallo su Bojan e l’arbitro non da il vantaggio. Fatica sulla trequarti a trovare lo spunto vincente o il passaggio per mandare in rete i compagni. Non ha nelle gambe due partite a distanza ravvicinata e viene rimpiazzato al 13′ della ripresa da Osvaldo, per dare più peso all’attacco. Sulle gambe.

Bojan 6: E’ quello che più si muove del tridente leggero schierato da Luis Enrique, ma mostra gli stessi limiti dei suoi compagni quando si tratta di concludere a rete. E’ comunque uno dei pochi che cerca costantemente l’uno contro uno per costruire la superiorità in fase offensiva. Elegante.

Borini 6: Col gol, primo in assoluto in Serie A, che illude tutti i sostenitori giallorossi, riscatta parzialmente una prova opaca, che lo aveva visto ai margini della manovra per tutto il corso del match. Si fa trovare pronto sul suggerimento di Borriello e insacca a porta sguarnita, non basterà però alla squadra per uscire imbattuta dal “Luigi Ferraris”. Si sacrifica molto in copertura sulla fascia destra dopo l’uscita di Perrotta. Lottatore.

SOSTITUZIONI:

Greco dal 58′ 6: Debutto stagionale per il centrocampista che rientra da un infortunio che lo aveva tenuto fermo per diverso tempo. Non sfigura nella Roma spregiudicata della ripresa, cercando spesso la verticalizzazione. Spartano.

Osvaldo dal 58′ 5.5: Entra al 58′ e dovrebbe dare il cambio di passo all’attacco di Luis Enrique ma non riesce mai ad incidere. Meglio con le quattro punte, ma non si fa mai notare. Fanstasma.

Borriello dal 71′ 7: E’ il suo ingresso che cambia il volto della Roma. Fa a sportellate con l’intera difesa avversaria e il suo colpo di genio su Bovo vale l’assist per il gol del pareggio di Borini. Mezzo gol può considerarsi suo, a dimostrazione che il centravanti giallorosso può ancora dare molto a questa squadra. Provvidenziale.

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