Il giorno del giudizio, i voti ai fatti della settimana: il vergognoso schiaffo nel campionato giovanissimi da 0 a 10

Ecco voi i voti ai fatti salienti della settimana calcistica.

(C) Soccermagazine.it
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0 allo schiaffo del papà all’arbitro durante un match del campionato Giovanissimi: poco da commentare in merito all’episodio accaduto domenica sul campo di Tricase. Molto spesso si sente parlare delle polemiche sui campi dei giovani, con i genitori eccessivamente esaltati e presi dall’andamento del gara. Qui si è caduto nel grottesco, come purtroppo spesso accade ma poche volte viene riportato.

1 alle polemiche lanciate dalle mogli dei calciatori su Twitter: si è passati dall’epoca delle lamentele al momento della sostituzione alle mogli e fidanzate che lanciano crociate sui social network contro allenatori e società. Tutto il rispetto per le problematiche interne alla coppia, ma ve l’immaginate la moglie dell’operaio dello stabilimento Fiat che tuona su Twitter contro Marchionne?

2 a Garcia nel pre Napoli-Roma: il tecnico romano sembrava abbastanza sicuro di sfruttare le incertezze difensive del Napoli per battere i partenopei in quel del San Paolo. Risultato finale: 2-0 per gli azzurri e difesa impenetrabile per Benitez. Si attendono dichiarazioni ufficiali sull’attacco sterile del Bayern nelle ultime uscite…

3 al Milan: tre partite in una settimana, 2 soli punti racimolati e 4 gol subiti per una difesa che sembrava mostrare i primi segni di solidità. Il Milan che solo una settimana fa sembrava lanciato verso il terzo posto scivola giù, superato anche da un Napoli considerato dai più in crisi. Le prime crepe paiono intravedersi a Milanello, urge una svolta per non perdere il treno Europa.

4 a Mazzarri: ripresosi da una mini crisi grazie a due vittorie di rigore firmate Icardi, il tecnico livornese sprofonda nuovamente in casa del Parma ultimo in classifica. Le polemiche non si spengono e l’ashtag #Mazzarrivattene spopola. Mancini è pronto, Mazzarri però non sembra curarsene.

5 agli attaccanti della Fiorentina: fuori Rossi, fuori Gomez, rientra Gomez esce Bernardeschi. Quella dei viola sembra essere una maledizione che vede tutti gli attaccanti subire gli infortuni più disparati. Immaginiamo gli scongiuri del povero Babacar…

6 a Pirlo: il centrocampista della Nazionale si riprende le luci della ribalta grazie ad una punizione delle sue portando la Juve in vantaggio nella difficile trasferta di Empoli. Il vero Pirlo ancora non si è visto nella nuova Juve di Allegri, ma i primi segnali di ripresa sembrano intravedersi.

7 alla Lazio di Pioli: partita in sordina, la squadra di Pioli è attualmente terza dopo uno sprint che l’ha portata all’ultima vittoria (sofferta solo a fine match) contro il Cagliari di Zeman. L’attacco funziona con i due punteros Djordjevic e Klose che segnano alternandosi, il centrocampo sembra solido. L’unica pecca sembra essere una difesa ancora poco solida, si continua a sperare nell’ambientamento dell’olandese De Vrij.

8 a Dybala: prestazione scintillante a San Siro che annichilisce pubblico e formazione rossonera. Il folletto rosanero ha incantato la Serie A in questo primo scorcio di stagione e chissà che si dimostri l’ennesima scommessa vinta da Zamparini, insieme a Vazquez.

9 ad Ancelotti: 11 vittorie di fila (record in carriera), fresco Campione d’Europa e in testa alla Liga dopo una rincorsa entusiasmante al Barcellona. Ancelotti vive l’ennesimo momento d’oro della sua fantastica carriera in panchina e sembra avviarsi verso il rinnovo di contratto coi Blancos. Innegabilmente uno dei migliori tecnici italiani in circolazione, forse tra i migliori di sempre.

10 al giovane calciatore in lacrime dopo l’aggressione del padre all’arbitro: se da un lato l’episiodio ha rivelato per l’ennesima volta la pessima situazione del calcio giovanile di periferia, a molto valgono le scuse del giovane calciatore quindicenne, in lacrime dopo l’episodio avvenuto a Tricase. Questo a ribadire che, nella maggior parte dei casi, a vivere male questa esperienza che dovrebbe essere un gioco sono proprio i genitori. E che molto spesso i figli si dimostrano molto più maturi dei primi.

 

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