Harakiri Napoli: il Toro beffa gli azzurri con Sansone. Al San Paolo finisce 1-1. Cavani torna al goal

Harakiri Napoli. Uno scellerato disimpegno di Aronica regala il pari al Torino. Termina 1-1 a Fuorigrotta. Per gli azzurri rete di Cavani, risposta ospite firmata Sansone.

Fonte: Danilo Rossetti

Il Napoli ritrova finalmente il Matador, supportato come di consueto da Hamsik e Pandev. Mazzarri concede un turno di riposo ad Inler, dando spazio a Blerim Dzemaili. Formazione tipo per il tecnico toscano,  con Dossena che sostituisce nuovamente l’indisponibile Zuniga. Ventura si affida al collaudato 4-2-4, con il tandem Bianchi-Sgrigna in avanti; Cerci e Vives agiscono sulle fasce.

La formazione di casa parte con l’acceleratore premuto. Dopo sette minuti, il numero sette azzurro trova il settimo goal in questo campionato. Fallo laterale dalla destra verso Hamsik, lo slovacco mette al centro, Gillet non trattiene e Cavani non si fa pregare: tap-in vincente per il vantaggio azzurro. La tesi è confermata: con Cavani in campo, il Napoli  trova la via del goal molto più facilmente. Il Torino, nonostante la rete subita, mantiene una strategia attendista. I granata sono chiusi e al 17′ il Napoli si rende ancora pericoloso. Dzemaili ruba palla a Basha sulla trequarti, serve Hamsik che calcia di sinistro, alto. Gli ospiti provano a reagire con Bianchi, ma la sua incornata su cross di Cerci dalla destra viene neutralizzata dall’ottimo riflesso di De Sanctis. Quando gli azzurri attaccano lo spazio sono devastanti. Al 23′ ottima azione dello scatenato Hamsik che innesca Pandev, la conclusione del macedone viene però deviata in angolo da Glik, salvando i suoi. Il Toro cerca di riorganizzarsi, orchestrando una manovra ordinata, fedele al credo tattico di Ventura. Sono sempre i padroni di casa infatti, a pungere con un tiro violento di Dzemaili dalla distanza dopo aver raccolto una respinta della difesa; il pallone termina lontano dalla porta difesa da Gillet. La compagine di Ventura chiude la prima frazione in crescendo. Bianchi si fa sentire al 34′ sempre di testa su calcio d’angolo, De Sanctis è attento. La vivacità di Sgrigna crea comunque qualche grattacapo alla retroguardia partenopea.

Hamsik continua a giganteggiare. Il numero 17 azzurro è il fulcro del gioco napoletano. Napoli ancora insidioso al 57′ con Dossena che  colpisce la parte alta della traversa crossando. Qualche minuto più tardi, sono i granata a sfiorare il pareggio con Sgrigna che manca incredibilmente l’appuntamento con il goal dopo una punizione battuta velocemente. Dopo un’ora di gioco Pandev lascia il posto ad Insigne. Il Torino si affida soprattutto ai cross dalle fasce e ai calci piazzati. Il Napoli è stanco. Gli azzurri restano chiusi nella propria metà campo per poi ripartire in contropiedi. Dopo quattro calci d’angoli consecutivi, Cavani vanifica la ripartenza partenopea sbagliando l’apertura verso Hamsik. Negli ultimi dieci minuti i granata insistono, specialmente con le punizioni, come al minuto 78, quando Cerci spara alto in mischia. Pochi giri di lancette più tardi, Santana colpisce della distanza troppo centralmente, facile presa per De Sanctis. A cinque minuti dalla fine, Insigne ruba palla a centrocampo, assist per Hamsik che salta Gillet, ma da posizione defilata, Marekiaro scheggia il palo col sinistro fallendo il colpo del ko. Il Toro continua a lanciare palloni nell’area avversaria. Al 90′ Insigne confeziona una palla magica per Hamsik, ma il tiro al volo del centrocampista finisce lontano dalla porta ospite. Un minuto più tardi, arriva l’incredibile beffa per gli azzurri. Aronica, entrato da poco al posto di Dossena, compie un retropassaggio suicida verso De Sanctis regalando il pallone a Sansone. La punta torinese dribbla l’estremo difensore azzurro depositando in rete. Il San Paolo è ammutolito. Il Napoli si getta in avanti, inutilmente.

Al San Paolo finisce 1-1. Il Toro acciuffa il pari nel finale. Mazzarri ha assistito al pareggio granata negli spogliatoi a causa dell’espulsione orditagli da Valeri a pochi minuti del termine. Il mister toscano aveva bisogno di una vittoria per scacciare le critiche ed avvicinarsi alla vetta. Adesso i partenopei sono a cinque lunghezze dalla Juventus capolista e a quattro punti dall’Inter. La strada per il sogno scudetto, ora come ora, appare ancora più complicata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy