I big della storia: la miglior formazione dell’Inter dal 2000 ad oggi

15 Mag 201314 Apr 2014 Tommaso Naccari 0 Commenti Cesar, eto'o, Inter, Milito, Mourinho, Ronaldo, top, Zanetti

Dal 2000 ad oggi, molti top player sono passati per il calcio italiano. Specie fino al 2011, molti di loro hanno vestito a tinte nerazzurre, complice il grande appeal internazionale avuto dall’Inter nel post Calciopoli. Ecco, allora, la formazione ideale di questo nuovo millennio stilata da SoccerMagazine:

Julio Cesar: Arrivato all’Inter venne girato subito in prestito al Chievo, dove però, anziché fare esperienza, si allenava in infradito a fare l’attaccante. Fu così una sorpresa quando questo brasiliano semi-sconosciuto riuscì a togliere il posto ad un mostro sacro come Francesco Toldo. In pochi anni è riuscito ad entrare nel cuore dei tifosi, così come la Curva Nord è entrata nel cuore del verde-oro; vedere l’addio a San Siro per credere.

Maicon: Il Colosso è, senza dubbio, uno dei pochi terzini di qualità giunti ad Appiano Gentile nel recente passato. Nonostante un addio burrascoso, preceduto da un anno sottotono, il numero 13 rimarrà indelebilmente nella memoria di ogni tifoso nerazzurro. Come dimenticare, per esempio, il suo goal alla Juventus?

Marco Materazzi: Bistrattato fino al 2006, l’ex Perugia si è preso delle belle rivincite. Uomo derby, uomo spogliatoio, uomo scudetto, goleador. Uno dei fedelissimi di Mou (“‘Tacci tua, me lasci con Benitez“), verrà ricordato per la grinta e la goliardia che seppe portare con sè. Uno dei pochi demeriti il rigore sbagliato con il Siena; “se quel rigore l’avesse tirato una scarpa Lotto“, come recitava una pubblicità dell’epoca, i tifosi nerazzurri avrebbero sofferto molto meno.

Ivan Cordoba: Importantissimo per la squadra del patron Moratti, tanto da esser voluto fortemente da quest’ultimo ancora in società dopo il ritiro. Forse tecnicamente ne sono passati migliori di lui (come Samuel), ma la sua figura non può comparire nell’undici ideale.

Javier Zanetti: Come può un quarantenne correre come un diciottenne? Chiedetelo al primo acquisto dell’era Moratti, arrivato come gregario, adesso capitano bionico. Si è già detto tutto su questo giocatore straordinario che pare aver scoperto l’elisir della giovinezza.

Esteban Cambiasso: Con un futuro da allenatore già scritto, l’argentino è ancora oggi, nonostante non sia più giovanissimo, fondamentale per l’economia del centrocampo interista.

Juan Sebastian Veron: Acquistato dall’Inter dopo un periodo sottotono in quel di Londra, l’argentino a Milano trova una seconda giovinezza. Memorabile il suo goal al 95′ nella finale di SuperCoppa Italiana, uno dei tanti titoli vinti con l’Inter di Mancini, nella quale militerà per due anni, collezionando 74 presenze e 4 reti.

Dejan Stanković: Il serbo, nonostante stia vivendo un periodo buio della sua carriera, è stato, a lungo, specie negli anni di Mancini, elemento fondamentale del centrocampo nerazzurro. Segno di tale importanza fu la reazione dei tifosi all’annuncio di un suo possibile passaggio alla Juventus. D’altronde é la storia a parlare: con 6 scudetti, 5 Coppe Italia e 6 SuperCoppe Italiane (all’Inter vinse 5 dei 6 scudetti, 4 Coppe Italia e 5 Supercoppe Italiane, oltre ad 1 Champions ed un Mondiale per Club) il serbo é uno dei giocatori più vincenti nelle competizioni italiane.

Samuel Eto’o: L’unico in grado di tenere a galla la barca nel post Mourinho, é da considerarsi un affare per l’Inter sia in entrata (arrivò con una dote di 45 milioni in cambio di Ibrahimovic) che in uscita, quando venne strapagato dall’Anzhi. Le sue galoppate su e giù per la fascia non possono essere dimenticate.

Zlatan Ibrahimović: Lo svedese é stato, indubbiamente, fondamentale per i tanti recenti successi, in suolo italiano, dell’Inter di Mancini, prima, e di Mourinho poi. Impossibile dunque non inserirlo nella top 11 nerazzurra.

Diego Milito: É l’uomo del Triplete. Il Principe fece sognare tutta Italia, o quasi, quando mise a sedere i difensori del Bayern il 22 Maggio di 3 anni fa, riportando la Champions nel BelPaese. Uno dei pochi reduci del 2010, l’ex Genoa é ancora fondamentale (basti notare il crollo dell’Inter dopo il suo infortunio).

ALLENATORE – Josè Mourinho: Insieme con Herrera, il più grande allenatore della storia dell’Inter. L’unico in grado di riportare dopo 45 anni la Coppa dalle grandi orecchie nella bacheca dei nerazzurri, l’unico in Italia in grado di fare il Triplete. Special One.

In panchina, pronti a subentrare a questi fenomeni, potrebbero sedersi: Francesco Toldo, Walter Samuel, Lucio,Patrick Vieira, Luis Figo, Christian “Bobo” Vieri e Julio Ricardo Cruz.

Infine menzione “d’onore” per Luis Nazario Ronaldo, il Fenomeno.
Anche se cronologicamente egli sarebbe potuto rientrare in questa top 11, abbiamo pensato di non inserirlo, in quanto il “vero” Ronaldo fu quello mostrato fino al ’99. Con il nuovo millennio iniziò per lui un periodo buio, che culminò con la fuga verso Madrid. Ecco perchè il campione del mondo non figura nella nostra formazione.

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