Il Cesena blocca il Napoli: finisce 0-0 al San Paolo

Finisce a reti inviolate tra Napoli e Cesena. Il Napoli fa la partita ma non riesce a sbloccare il risultato.  Gli azzurri riescono a segnare con Pandev ma per Banti la rete è viziata da un fallo di mano di Maggio.

Assenti Lavezzi e Cannavaro, Mazzarri schiera i suoi col solito modulo, con Dzemaili  nell’insolita posizione di trequartista alle spalle di Cavani e Pandev. Coppia di centrocampo Inler-Gargano con Maggio e Dossena sulle fasce. In difesa Aronica centrale spalleggiato da Campagnaro e Britos. Il Cesena rimaneggiato si presenta al San Paolo con un 3-5-2; in attacco l’inedita coppia Rennella-Malonga. Centrocampo folto con Parolo, Colucci e Martinho al centro, Pudil e Comotto sulle fasce. Trio difensivo Moras-Rodriguez-Von Bergen davanti ad Antonioli.

Primo tempo bruttino caratterizzato dal solito copione: come fanno spesso le piccole che vengono al San Paolo, il Cesena si abbottona per poi ripartire. Il Napoli fa la partita riuscendo però raramente a impensierire la muraglia eretta dalla formazione di Arrigoni, che in fase offensiva si affida soprattutto alla vivacità dell’ottimo Rennella, autore di un ottima prova contro gli azzurri anche in coppa Italia. Il primo brivido della partita arriva al diciottesimo con Dzemaili, che si rende pericolo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. L’unica vera palla goal della prima frazione capita cinque minuti dopo a Pandev: Dzemaili lanciato in contropiede va via sulla fascia sinistra, mette al centro per il macedone, che subito gira di sinistro ma il pallone finisce di poco a lato. Il Napoli aumenta la pressione senza però rendersi quasi mai pericoloso, nonostante abbia perennemente il pallino del gioco. Al 26′ ci prova ancora Pandev dal limite ma Antonioli respinge con i pugni. Il Napoli continua ad attaccare ma è il Cesena in contropiede a sfiorare il vantaggio con Rennella che ruba il pallone ad Aronica e si invola verso la porta, ma viene braccato da Campagnaro che sventa.

Comincia il secondo tempo con Mazzarri che inserisce Hamsik per Inler. Lo slovacco ravviva la manovra azzurra. Gli azzurri al 51′ hanno l’occasione per passare in vantaggio con Cavani, ma il suo colpo di testa su cross di Dossena finisce incredibilmente sul palo. Il Napoli continua a schiacciare il Cesena nella sua metà campo. Al 68′ ci prova Pandev che dopo una serpentina  cerca il giro sul secondo palo, il tiro è troppo debole però per poter mettere in difficoltà Antonioli. Poco dopo viene espulso Arrigoni per proteste. La banda Mazzarri prosegue nel suo forcing e nell’ultimo quarto d’ora succede di tutto. Gli azzurri creano tantissime occasioni da goal. Al minuto 79′ gran parata di Antonioli che dice di no a Pandev: su cross di Hamsik il macedone schiaccia di sinistro, ma l’estremo difensore bianconero toglie il pallone dall’angolo. Il Cesena potrebbe anche passare in vantaggio in contropiede; Comotto entra in area, Gargano salva, ma il pallone finisce sui piedi di Rennella che ad un passo dalla porta spara sui piedi di De Sanctis. Tre minuti dopo Rennella va via sulla fascia con una magia, mette al centro ma Zuniga toglie il pallone anticipando il neo-entrato Martinez. All’87’ il Napoli ha la palla della vittoria; Vargas entrato da poco dribbla due avversari passa a Pandev che serve Cavani: il numero 7 azzurro spara su Antonioli, il pallone si alza e il matador conclude ancora, ma Comotto salva clamorosamente  sulla linea. Gli azzurri ci provano ancora con Zuniga dalla distanza ma Antonioli para senza problemi. Sembra finita ma a tempo scaduto il Napoli segna, per l’arbitro Banti però il goal non è regolare: Cavani di testa appoggia il pallone a Pandev in area, il numero 29 azzurro scambia con Maggio e infila il pallone all’angolino; per il direttore di gara però l’assist di Maggio col petto è viziato da un fallo di mano, ma dalle immagini sembra tutto regolare. C’è tempo ancora per Vargas di provarci, ma il suo colpo di testa è centrale.

Finisce 0-0 col Napoli che continua a dimostrare le proprie difficoltà a vincere. Ottimo punto in chiave salvezza ottenuto dagli uomini di Arrigoni.