Inter, parla Thohir: “Mancini può portarci a vincere dei trofei, Touré ci piace tanto”

Il presidente dell’Inter, Erick Thohir ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera e si è espresso sul derby, sulla delusione per il pareggio, su Mancini, sul calciomercato e non sono mancate parole di stima nei confronti di Zanetti.

Erick Thohir (Fonte: Inter.it)
Erick Thohir (Fonte: Inter.it)

La partita Inter-Milan ha lasciato l’amaro in bocca: Nessuno di noi è contento per come stanno andando le cose. Perdere è dura, soffrono i tifosi come soffriamo noi. È anche difficile accettare un pareggio come quello capitato nel derby, perchè la squadra ha giocato bene ed avrebbe meritato la vittoria. Nessuno ha voglia di arrendersi, bisogna subito rimettersi al lavoro”. Secondo l’indonesiano Mancini ha sbagliato ben poco “È coraggioso e ambizioso, e voglio ringraziarlo per come aveva preparato la partita contro il Milan. Il prossimo anno avrà una squadra disegnata da lui fin dall’inizio, dobbiamo dargli tempo e quest’estate il tempo ci sarà” e non si pente di averlo scelto in panchina, spodestando Mazzarri: “Non credo sia giusto fare paragoni. Ho scelto, abbiamo fatto una scelta, per una lunga serie di motivi e quando sei alla guida di un’azienda, di un club devi prendere delle decisioni per il bene della società. Mazzarri è una brava persona, ha sempre lavorato duro; se abbiamo scelto Mancini è perché crediamo che lui sia la persona che può portarci a vincere dei trofei. Lasciatemelo dire in inglese: Mazzarri good man, Mancini something better”. Sul calciomercato Thohir ha le idee chiare, Icardi non si vende, anche a costo di aumentargli l’ingaggio perché è un giocatore troppo importante per l’Inter. Sul possibile arrivo di Touré: “Ci piace e siamo sicuri che Mancini saprebbe come utilizzarlo e valorizzarlo al meglio. Ci fidiamo del nostro tecnico e gli abbiamo affidato il futuro. Touré ha un contratto col City e dobbiamo rispettarlo, ma non puoi mai prevedere come andrà il mercato“. Infine non è mancato l’elogio a Zanetti, grande uomo dentro e fuori dal campo, il presidente lo preferisce sia a Messi che a Ronaldo: Vorrei una squadra di 11 Zanetti. È arrivato dall’Argentina giovanissimo, è diventato giocatore, capitano e ora dirigente. È stato un grande giocatore, è una grande persona con principi e valori. E mio padre mi ha insegnato che quelli contano”.

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