Inter-Thohir: “Il progetto di miglioramento dura 2-3 anni…”

Erik Thohir parla ad Inter Channel, toccando alcuni dei temi caldi degli ultimi mesi. Ecco cosa pensa il presidente del club milanese del periodo no della sua Inter, e quali sono i progetti per il futuro:

Thohir
Thohir Fonter: inter.it

 

 

Presidente, l’anno è iniziato con partite, purtroppo, andate per il verso sbagliato. Qual é il suo pensiero in tal senso?
“E’ normale che ci sia dispiacere quando si perdono partite del genere, quindi capisco i tifosi. Ma credo che la squadra, i giocatori abbiano dato il massimo. Abbiamo giocato duro, anche se il risultato non è stato quello sperato”.

Mercato, tema caldo. Quali sono gli obiettivi del club e cosa devono aspettarsi i tifosi?
“Ci sono delle buonissime prospettive, ma allo stesso tempo dobbiamo trovare il giusto equilibrio. In alcuni ruoli c’è bisogno di qualche giocatore, in altri siamo molto coperti. Bisogna prestare attenzione nell’acquistare nuovi elementi perchè la finestra di mercato è molto breve e la stagione è già a metà. In ogni caso il mister vuole giocatori già pronti per giocare nell’Inter. Stiamo osservando alcuni profili e ci sono trattative in corso e proveremo a prenderli, gli altri che non sarebbero necessari per il futuro non interessano. Il progetto per migliorare la squadra durerà 2-3 anni, questo sarà il tempo per arrivare al massimo”.

Quando è diventato Presidente ha parlato di “progetto” che riguarda sia il presente che il futuro. Dal 15 novembre cosa è cambiato?
“Non sono superman quindi non ho potuto fare tante cose in questo arco di tempo. I miei punti fermi sono: risanare l’Inter, accompagnare la squadra in questo periodo di transizione e aprirci al grande mercato internazionale per avere ancor più tifosi fuori dall’Italia. La Serie A sta pensando di far giocare alcune gare in Asia. Tutto questo durerà uno o due anni, non 60 giorni”.

Transizione, le stesse parole di Mazzarri dopo l’Udinese. Nessuna illusione verso i tifosi, lei è d’accordo con il tecnico?
“Assolutamente, lui è perfetto come allenatore per questa Inter, è il suo primo anno ed è la prima volta che lavoro con lui, ci fidiamo l’uno dell’altro, ma abbiamo bisogno di tempo per lavorare insieme al meglio. Nel bene o nel male io supporterò il tecnico, che piace anche ai tifosi. Dobbiamo ricominciare a vincere, ma servirà del tempo, ma la fiducia nel tecnico c’è”.

Come ha pensato di rimanere in contatto con la società e la squadra stando così lontanto?
“Sono sempre in contatto con la dirigenza, e stanno lavorando molto bene: Fassone, Branca, Ausilio, Mazzarri, il lavoro è ottimo. La distanza non è un problema e non lo sarà mai, l’importante è confrontarsi e rimanere in contatto sempre. La tecnologia aiuta e i tifosi li vedo ovunque. Ci sono tanti modi, come ad esempio i giornali e Inter Channel”.

Questione arbitrale, ha visto l’episodio di Milito nell’ultima gara di Coppa Italia? Avrebbe fischiato quel rigore?
“Bisogna fidarsi dell’esperienza degli arbitri di Serie A, che sono tra i migliori al mondo. Io non sono così esperto in materia, ma voglio vedere delle belle partite, insieme ai tifosi, sperando che i direttori di gara non condizionino troppo il match, sperando che sia leale con tutte le squadre. Tutti vogliono vincere e nessuno vuole perdere”.

La rigraziamo, quando tornerà in Italia?
“Tornerò a fine mese, poi a fine febbraio, a fine marzo, aprile, maggio. Tante volte, quindi. Spero di vedere dei progressi ma sono sicuro che miglioreremo e faremo meglio dello scorso anno”.

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