Jonathan, il terzino deriso dal web che sta facendo ricredere tutti

È stato deriso per mesi. Adesso si sta prendendo la sua rivincita. Sì, proprio lui: Jonathan Cícero Moreira. Contro chi lo derideva, chi lo insultava, chi lo invitava a trovarsi un’altra squadra perché non era da Inter.

Jonathan
Jonathan fonte foto: inter.it

 

Jonathan, il suo arrivo all’Inter fino alla stagione con Strama

Il terzino, classe ’86, era arrivato nell’estate del 2011. E viene subito presentato come l‘erede di Maicon. Certo, Jonathan un po’ gli somiglia. Anche lui calvo, di pelle scura, brasiliano. Nel 2009 è stato eletto miglior terzino destro del campionato nel suo paese natìo ed ha vinto il Campionato del Mondo under 17 nel 2003 con la maglia del Brasile. Un anno alla corte di Gasperini che valorizza gli esterni e con l’attuale difensore della Roma a fargli da chioccia. Per poi prenderne il posto. Questi erano i piani. Le cose, però, per l’Inter sono andate diversamente: non convince per niente e nel gennaio del 2012 viene prestato al Parma. Nulla da fare: nemmeno sotto la corte della società di Ghirardi riesce ad esplodere. Vero, segna una rete contro il Novara. Ma no, proprio non convince. Ed ovviamente gli emiliani lo rispediscono al mittente. C’è la sensazione che i nerazzurri abbiano preso l’ennesimo bidone. Come ai tempi pre-Calciopoli. Nel frattempo, la squadra di Moratti si affida a Stramaccioni anche per la stagione 2012/13. Allenatore giovane, offensivo. Che ha già lavorato con i ragazzi. Sì, Jonathan può esplodere. Ed invece si rivela l’annus horribilus per il brasiliano. Prestazioni oggettivamente pessime unite ad erroracci grossolani: goal sbagliati a porta vuota, incespicate sul pallone e scivolate che regalano occasioni agli avversari. Diviene l’idolo del web: in senso negativo, però. Derisioni, immagini al limite dell’offensivo, video a sfottò. Insomma, “Johnny” sta vivendo un incubo. E c’è chi si chiede: “Ma l’Inter crede ancora che Jonathan sia l’erede di Maicon?“. I nerazzurri concludono il campionato in maniera sconcertante e non riescono a qualificarsi per le coppe europee. E Jonathan è ad un passo dalla cessione.

 

Jonathan e la sua rivincita con Mazzarri

L’Inter vorrebbe cederlo. Ma, praticamente, nessuno lo vuole. Se non qualche squadra brasiliana di basso livello. Nel frattempo Massimo Moratti si affida a Walter Mazzarri, reduce da uno straordinario secondo posto con il Napoli. E l’ex tecnico dei partenopei, prima di procedere con il calciomercato, vuole prima vedere la rosa e, clamorosamente, decide che sì, Jonathan può restare in nerazzurro. Mazzarri è un allenatore che riesce a far rendere gli esterni al massimo ma i più pensano che far rendere Jonthan vuol dire compiere un miracolo. Sportivo, s’intende. Ma Walter di miracoli sportivi ne sa qualcosa: nel 2007 salvò la Reggina reduce da una penalizzazione di oltre 10 punti. Già dagli allenamenti si nota un Jonathan diverso. Pimpante, sicuro di sé. Però gli allenamenti sono una cosa ed il campo un’altra. Domenica 18 agosto c’è la prima stagionale: Inter-Cittadella, gara di TIM Cup. I nerazzurri vincono in maniera larga e Jonathan è uno dei migliori. “Va beh, ma non è stato un test probante“, dicono i detrattori di Jonathan. Vero, ma il 24 agosto Palacio e company aprono la nuova stagione contro il Genoa. E ancora una volta il brasiliano si rivela uno dei migliori in campo dando un contributo decisivo per la prima rete di Nagatomo. Alla seconda di campionato si va a Catania: campo ostico, per tutti. Big comprese. Qui, l’Inter del Triplete perse 3 a 1. Ma qui Jonathan sforna un’altra grande prestazione. Distrugge Monzon e, in una bella azione, crossa per Palacio che insacca. Un altro Jonathan. Merito di Mazzarri? Merito di Jonathan che finalmente si è ambientato? Un fuoco di paglia? Chissà. Vero, siamo soltanto alla seconda ed il campionato è ancora lungo. Ma chi ben comincia…

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Raffaele Zanfardino

Direttore responsabile della testata.

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