Juve-Lazio 2-0, le pagelle dei capitolini: poche sufficienze

Il record di vittorie di Eriksson è salvo.

Senad Lulic. Credit: foto AC Siena
Senad Lulic. Credit: foto AC Siena

La Lazio infatti fallisce l’assalto al forte Juve ed esce sconfitta al termine di un match iniziato con un eccesso di timore reverenziale ed in parte nobilitato da una ripresa giocata a buoni livelli ma con il risultato già sul 2-0 per i padroni di casa. Juve comunque nettamente superiore. Ecco le pagelle dei biancocelesti:

Marchetti 5,5: paradossalmente non è praticamente mai chiamato in causa. Potrebbe però forse fare qualcosa in più in occasione del secondo gol;
Basta 5,5: partita sottotono per l’esterno biancoceleste che quasi mai si fa vedere nella metà campo avversaria;
Mauricio 5,5: colpevole in occasione del gol del raddoppio bianconero quando sbaglia nel temporeggiare invece che accorciare su Bonucci che a quel punto non può certo sciupare il regalo. L’errore è grave e pesa su una prestazione che altrimenti sarebbe sufficiente;
Cana 5: presentarsi alla cena di gala senza il vestito migliore può essere un problema. E la differenza tra De Vrij e Cana è paragonabile a quella tra un vestito di Valentino ed uno da grande magazzino;
Braafheid 5,5: partita senza infamia e senza lode;
Biglia 5: forse influisce il colpo alla testa rimediato in avvio di partita, fatto sta che il centrocampista argentino questa sera è decisamente fuori fase;
Cataldi 6: gioca con buona personalità. Sbaglia forse qualche pallone di troppo ma si prende rischi e responsabilità che alcuni suoi compagni non prendono. Rimedia un’espulsione nel finale di match forse eccessiva per il metro di giudizio utilizzato durante tutto il resto della partita dall’arbitro;
Lulic 6: è tra i più volenterosi dei suoi. Forse non troppo efficace ma comunque nel complesso sufficiente;
Mauri 5: Pioli lo manda in campo al posto di Candreva sperando che il brianzolo riesca a fare quello che di solito gli riesce meglio: la differenza. Tentativo non riuscito;
Felipe Anderson 5,5: era il giocatore più atteso della serata, sponda biancoceleste. Delude anche lui, nonostante un finale in crescendo;
Klose 6: il campione del mondo è un lottatore e finché resta in campo prova a dire la sua con fortune alterne. Certo, la Lazio non tira praticamente mai in porta;
Candreva 6: il suo ingresso in campo subito dopo l’intervallo restituisce un minimo di verve alla Lazio;
Keita s.v.
Ledesma s.v.

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