Juventus, Marotta: “Conte è un valore aggiunto”
L’amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta, è intervenuto telefonicamente a Radio Sport Anch’io, sulle frequenze di Radio Uno. Un lungo intervento nel quale l’ad bianconero ha parlato un po’ di tutto.
Le prima parole sono sul buon inizio di stagione della squadra bianconera. prima in classifica e capace di lasciare l’Inter a 11 punti, complice il momento non buono degli eterni rivali: “L’inizio è stato soddisfacente ma per ora è difficile fare pronostici per capire come finirà questa stagione. Con l’innesto di nuovi giocatori e di un allenatore moderno e preparato come Conte, possiamo e vogliamo recitare un ruolo da protagonisti”.
Non poteva mancare un intervento sulle difficoltà passate della società, legate allo scandalo Calciopoli: “In questi anni, la società ha subito l’impatto del post Calciopoli. Tanti giocatori importanti sono andati via e ci sono state difficoltà per ricostruire la rosa e rivitalizzare un ambiente demoralizzato. Le difficoltà sono state anche psicologiche“.
Una società estremamente rifondata, specie dopo l’arrivo del presidente Andrea Agnelli: “Con Andrea Agnelli alla presidenza, la Juventus si è dotata di una nuova struttura societaria. Questa è stata la prima pietra per arrivare ai risultati. Insieme si è trovato un programma tecnico ed è iniziato il rinnovamento”.
Lo Juventus Stadium è l’arma in più, quest’anno, per i bianconeri. E Marotta non ha problemi a definire i tifosi il 12° uomo in campo: “Il nuovo stadio costituisce un asset importante per far aumentare i ricavi e permetterci di coprire il gap con le società di nazioni più evolute. In più è sinonimo di appartenenza e il pubblico si sta rivelando il 12° uomo, una spinta in più durante le partite casalinghe”.
Parole dolci per l’allentore. Conte è definito il vero valore aggiunto alla Juventus di quest’anno: “Antonio aveva il profilo dell’allenatore ch cercavamo. Uno con attaccamento alla maglia e grande juventinità, caratteristiche che Conte ha e che trasmette quotidianamente alla squadra. È un grande gestore del gruppo, che sa lavorare sul piano psicologico e motivazionale. Conte è sicuramente un top”.
Il lavoro di Conte è il sintomo della voglia d’emergere di tutta la società Juventus: “Conte ha una grande cultura del lavoro. I programmi studiati con il suo staff stanno portando una forma eccellente al gruppo dal punto di vista atletico e agonistico. Nella Juventus c’è la consapevolezza da parte di tutti, da Andrea Agnelli in giù, di voler emergere. Per vincere ci vuole anche qualità, che è ciò che stiamo rincorrendo”.
Parole vengono spese sull’annuncio di Agnelli sull’addio di Del Piero: “Non esiste nessun caso Agnelli-Del Piero. L’Assemblea degli Azionisti si svolge una volta l’anno e questa è stata l’ultima con Del Piero in campo. Il presidente ha esortato la platea a ringraziare capitano che è stato il filo comune con tutti gli stadi che hanno preceduto lo Juventus Stadium. Agnelli non ha mai mancato di rispetto ad Alessandro, uno che ha dedicato la propria vita alla Juventus, da calciatore e da uomo”.
La vittoria col Milan è stata importante, ma comunque vincere è sempre stato nel DNA bianconero: “Il Milan è un’autorevole candidata per la vittoria dello Scudetto. La nostra corsa va fatta con la consapevolezza di voler migliorare ancora e per questo ci vuole tempo e pazienza. Attraverso il lavoro possiamo toglierci tante soddisfazioni. La Juventus è blasonata e, per sua natura, deve per forza rincorrere la vittoria”.
La chiusura è dedicata al nessun vantaggio di non avere impegni di coppe europee in questa stagione: “Non partecipare alle coppe è un’amarezza. Giocare in Europa implica una pianificazione diversa e una rosa più consistente. Ma la Juve deve partecipare alle coppe, la sua storia lo insegna e lo impone. Vogliamo tornare presto a essere protagonisti“.
(fonti: Radio Sporto Anch’io – Radio Uno e juventus.com)