Lazio, l’intervista a Foggia: “Felice ma con un rammarico: giocare a Napoli”

“Il mio rammarico? Non aver mai giocato nel Napoli.”, l’intervista di gianlucadimarzio.com a Pasquale Foggia.

Pasquale Foggia ai tempi della Lazio Fonte: Mario Rossi (Wikipedia)
Pasquale Foggia ai tempi della Lazio
Fonte: Mario Rossi (Wikipedia)

Pasquale Foggia, o “Pasqualino” (come lo chiamano gli amici), si racconta a gianlucadimarzio.com, tra ricordi ed emozioni che la sua carriera sui campi di calcio ha suscitato in lui. “Ho un grandissimo rammarico – racconta Pasquale Foggia– ovvero non aver mai giocato a Napoli. Per il resto ho realizzato tutti i miei sogni: ho giocato in Serie A con tanti campioni e sono anche riuscito a vestire la maglia della Nazionale. Partendo da un quartiere popolare sono riuscito a togliermi tante soddisfazioni, vincendo anche qualche trofeo”. Grande soddisfazione per esser giunto a vestire l’azzurro della Nazionale: “Sono stati anni importanti per me, durante i quali ho raggiunto anche la convocazione con Lippi e successivamente con Donadoni. Poi abbiamo vinto una Coppa Italia e una Supercoppa, quindi ho solo ricordi positivi di quell’esperienza. Ricordo che eravamo in ritiro – racconta – e nell’unica tripla c’eravamo Firmani, Siviglia e io. Una sera facemmo dormire Sebastiano fuori sul balcone, con il materasso a terra perché durante la notte russava e non ci faceva dormire. Quindi lo parcheggiammo fuori dalla finestra senza farlo entrare”. Carriera ricca di tante gioie dunque ma anche un rammarico, ossia quello di non aver mai indossato l’azzurro del suo Napoli: “Ci fu un momento, ai tempi di Mazzarri, in cui ero vicinissimo, ma l’accordo con il presidente De Laurentiis saltò. Addirittura, quando il Napoli era in Serie C, ero pronto a rinunciare al mio rilancio in A pur di vestire quella maglia, anche gratuitamente. Non sono semplicemente tifoso del Napoli, ma “malato”. Il che è diverso”. Napoli e Lazio, proprio le due squadre che al momento lottano per un posto in Champions: “Il Napoli non lo vedo benissimo ultimamente. E’ una squadra che se non ha il colpo di Higuain fa davvero tanta fatica. Mentre la Lazio e la Fiorentina vanno alla grande e al momento le vedo meglio. Il Napoli però è lì, mancano ancora tante partite e deve cercare di riprendersi perché mancare la qualificazione in Champions sarebbe un fallimento”. Passando poi a chi l’ha fatto crescere sul rettangolo verde, tanti sono stati gli allenatori che lo hanno seguito,da Giampaolo a Mazzarri, fino a Reja, Delio Rossi e Gasperini, con delle preferenze: “Ho avuto la fortuna di avere tanti maestri di calcio, ognuno dei quali mi ha lasciato qualcosa. Ma ricordo con affetto Giampaolo e Atzori. Sono prima di tutto due grandissime persone, di quelle che nel calcio di oggi si incontrano raramente”. Chi invece lo ha impressionato di più come giocatore suo campo? “Kaka e Di Natale mi hanno impressionato più di tutti. E nel caso di Di Natale sono convinto che nonostante abbia dimostrato tanto, nella sua carriera ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto. E’ stato mio compagno di squadra ad Empoli e gli ho visto fare delle cose, anche in allenamento, che prima di allora avevo visto solo da Maradona. Mi rendo conto che qualcuno potrebbe prendermi per pazzo, ma veramente si trattava di giocate impressionanti”. Ma ora è tempo di dedicarsi ad altro per lui, nonostante ancora abbia un’età favorevole per scendere nuovamente in campo, e cioè di dedicarsi alla sua scuola calcio che dirige alla Loggetta, quartiere di Napoli. “Sinceramente mi sta impegnando tantissimo e mi soddisfa perché sei a contatto con il calcio vero. Per il momento mi dedico anima e corpo a quest’avventura che mi sta dando tante soddisfazioni”. Anche se conclude: “Non ho deciso ancora se smettere o meno. Ho vari progetti anche al di fuori del calcio giocato e mi sto guardando intorno. Quest’anno, fortunatamente, non mi sono mancate le offerte ma mi sono fermato per scegliere in maniera serena una soluzione più conveniente dal punto di vista familiare. L’aspetto economico non c’entra, accetterei volentieri un progetto importante che rispecchi le mie esigenze”.

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