Milan, Brocchi consiglia: “Modic? Adatto già alla prima squadra”

Il Milan sta preparando la delicata sfida contro il Sassuolo. La vittoria contro il Real in amichevole ha aumentato l’autostima, ma serve il duro lavoro per raggiugere i risultati importanti. Brocchi, allenatore della primavera, da un consiglio ad Inzaghi e gli propone il giovane Modic.

Cristian Brocchi fonte foto: Wikipedia - soccer.ru Александр Мельников
Cristian Brocchi fonte foto: Wikipedia – soccer.ru Александр Мельников

Ecco un resoconto dell’anno e del progetto Milan visto dagli occhi di Brocchi. Le sue dichiarazioni sono state riportate da MilanNews.it: “2014 per la primavera? Penso che la squadra sia cresciuta davvero tanto per quelle che sono le nostre richieste. Quando entri nella testa dei tuoi giocatori, chiedendogli qualcosa di diverso, a volte puoi creare qualche problema dandogli delle ansie in più. Per mia fortuna ho a disposizione un gruppo di ragazzi intelligenti, vogliosi di migliorare sempre e di fare quello che noi, come Milan, gli chiediamo. Sono soddisfatto? Adesso sono contento delle prestazioni che hanno fatto ma, soprattutto, della quotidianità che ho con loro. Mi dimostrano, ogni giorno, grande attaccamento alla maglia e attaccati anche a quella che sarà la loro carriera. Se sono state accettate le mie idee? Penso di si. Almeno dal punto di vista calcistico. Molti di loro iniziano a parlare del nostro calcio. Sono molto curiosi e chiedono i dati, i numeri e anche su come e dove migliorare. Quando vedi un gruppo di giocatori che a fine partita ti viene a chiedere tutte queste cose, allora vuol dire che sei sulla strada giusta. Se ho visto una crescita? Certamente. Il mettere in difficoltà i miei giocatori è un modo per farli crescere ulteriormente. Le difficoltà le incontreranno sempre ma se, fin da quando sei un ragazzo, ti hanno abituato a cavartela nelle situazioni difficili, allora sei facilitato nella gestione di quelle situazioni. Fa parte del loro percorso, Il mio sogno è di vederli in prima squadra“.

Poi si passa a una visione più generale del progetto Milan: “Sta venendo fuori l’idea di calcio che abbiamo. Io ho le mie modalità per raggiungerlo ma è giusto e corretto parlare di Modello Milan. La Primavera non sono io, la Beretti non è Nava e gli Allievi Nazionali non sono Monguzzi. Noi siamo il Milan e siamo un insieme e stiamo lavorando per essere una grande famiglia per fare il meglio per i ragazzi, attraverso la nostra metodologia con la speranza, un giorno, di andare da Inzaghi e dal dottor Galliani portandogli giocatori pronti per la prima squadra. Modric pronto? Sta a lui. L’obiettivo è vicino ed ha tutti i mezzi per coronare il suo sogno. Andrej è uno dei tanti che, secondo me, meritano di potersi affacciare alla prima squadra“.

In fine un bilancio sul proprio anno: “E’ stato un anno bellissimo, stupendo. Ho avuto modo di tornare nel Milan, in un ambiente che conoscevo bene e che ho vissuto sia nel vivaio sia da giocatore. Mi sono calato in una veste diversa rispetto a quella del calciatore e che mi ha permesso di conoscere dei ragazzi che, ogni giorno, mi emozionano e mi tengono giovane. Soprattutto non mi hanno fatto sentire la tristezza di aver dovuto smettere di giocare per un brutto infortunio“.

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