Napoli, Alessandro Formisano: “Il San Paolo in allarme per la prossima stagione”

Che lo stadio San Paolo sia ormai logoro e fatiscente, è cosa ben nota a tutti.

Fonte immagine: Danilo Rossetti
Fonte immagine: Danilo Rossetti

Dopo tante promesse mancate e proclami svaniti nel nulla, adesso si rischia sul serio. La Uefa ha infatti imposto, in realtà dal mese di dicembre, che vengano avviati lavori urgenti all’interno dell’impianto, da ultimare nelle prossime settimane. Il Napoli potrebbe, nel caso di inottemperanza di tali obblighi, perdere la licenza Uefa  2013-2014 ed essere costretto a giocare in campo neutro le partite della prossima stagione europea. Ipotesi estrema, ma verificabile. A chiarire la situazione in merito, oltre a lanciare un segnale di allarme, ci ha pensato però il capo delle operazioni del Napoli, Alessandro Formisano, tramite queste parole: “Lo stadio San Paolo ha bisogno di lavori urgenti, in mancanza dei quali potrebbe non essere rilasciata la licenza dall’Uefa per giocare le competizione europee a Fuorigrotta nella prossima stagione. Oggi i delegati Uefa verranno a controllare se sono iniziati i lavori da loro prescritti allo stadio San Paolo lo scorso dicembre. Ma questi lavori, che secondo il nostro programma dovevano essere avviati lunedì scorso, non sono iniziati perché alla nostra proposta al Comune di cominciarli anticipando i soldi necessari non abbiamo ancora ottenuto risposta. Sono lavori importanti per la normale funzionalità dello stadio, che vanno dalla rimozione di infiltrazioni d’acqua che provocano problemi ai calcestruzzi, fino ai bagni della curva. L’Uefa ha scritto al Comune e noi a dicembre. Noi abbiamo fatto un lavoro preparatorio, realizzando un progetto con un cronoprogramma di attività e abbiamo offerto la nostra disponibilità al Comune di Napoli di anticipare i soldi e realizzare i lavori, scontando poi la somma sui canoni da maturare. È passato oltre un mese da quando abbiamo comunicato la nostra disponibilità, ma nessuna risposta. Il grande pericolo di questo silenzio è che secondo la Uefa questi lavori sono necessari allo stadio per ottenere la licenza Uefa 2013-14. Potremmo quindi ritrovarci nella paradossale situazione di qualificarci per, speriamo, la più importante competizione europea ma doverla giocare in altra sede. Domani c’è una partita europea molto importante ma noi non possiamo, come tutte le altre squadre, vendere il nostro merchandising nei negozi allestiti dentro lo stadio, sebbene questo sia espressamente previsto dalla convenzione. Un dirigente del Comune, infatti, pretende che il negozio sia montato e smontato il giorno dopo la partita, cosa che costerebbe di più di quanto ci fanno incassare i gadget ufficiali. E anche su questo aspettiamo una soluzione dal Comune“.

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