Il Pagellone del Milan 2013/2014: in difesa si salva solo Rami. Taarabt la stella

Ecco il pagellone del Milan della stagione 2013/2014, secondo i voti di SoccerMagazine:

Fonte: Salvatore Suriano
Fonte: Salvatore Suriano

VOTO SQUADRA: 5 – Una stagione che nessun tifoso avrebbe mai sognato, neppure nei peggiori incubi. Inizio disastroso, salvato parzialmente dal passaggio del girone di Champions League, poi l’esonero di Allegri, l’arrivo dell’esordiente Seedorf che esce subito con l’Atletico Madrid e non riesce a raggiungere nemmeno il sesto posto in campionato, che costringe il Milan a fare a meno dell’Europa dopo sedici anni. [50partite, 20vittorie, 13pareggi, 17sconfitte]

PORTIERI
Abbiati 6 – Probabilmente la sua ultima stagione da titolare, visto l’acquisto di Agazzi, il “gigante di Abbiategrasso” non commette grossolani errori, o meglio salva quel che si può con una difesa decisamente inaffidabile. Unico grande neo l’espulsione dopo pochi minuti col Parma nella partita poi rilevata decisiva per l’Europa. [39presenze, 45 reti subìte, 4ammonizioni, 1espulsione]
Amelia 5 – Ad inizio anno viene preferito a Gabriel per sostituire Abbiati, ma anche quest’anno non si è rilevato all’altezza. Poche partite prive di concentrazione, come i ripetuti errori a Cagliari. [6presenze, 9reti subìte]
Gabriel 5,5 – Meglio di Amelia come ruolo di vice-Abbiati, ma ancora tanta insicurezza per il brasiliano che ha rischiato anche un’espulsione nel rigore concesso alla Roma in occasione del 2-2 casalingo. [7presenze, 10reti subìte, 1ammonizione]

DIFENSORI
Abate 5 – Il terzino che potrebbe partire per la spedizione Mondiale non tiene conto sicuramente di una buona media voto quest’anno. Un po’ gli infortuni, un po’ le cattive prestazioni addirittura gli costano per diverse partite il ruolo da titolare. Una rete contro il Bologna ed un solo assist nel preliminare di Champions League. [28presenze, 1gol, 1assist, 3ammonizioni]
Bonera 5,5 – Il difensore bresciano salta gran parte di inizio stagione per la frattura della rotula, poi rientra e viene spesso schierato da titolare, ma non dando i frutti sperati, come nella disfatta col Sassuolo dove Berardi lo annichilisce. [20presenze, 9ammonizioni]
Constant 5 – Il terzino guineano viene impiegato spesso e volentieri sulla corsia sinistra, ma risulta poche volte all’altezza delle situazioni, specialmente nei big match di campionato. Solo un assist verso la fine della stagione, contro il Livorno. [26presenze, 1assist, 5ammonizioni]
De Sciglio 5 – Stagione condizionata dai tanti infortuni: prima al menisco, poi al ginocchio, ed infine alla caviglia. Quando è impiegato però è irriconoscibile, non azzecca un cross e perde spesso palloni. Chiude la stagione con un’espulsione col Sassuolo. [21presenze, 6ammonizioni, 1espulsione]
Mexes 5 – Ci si aspettava tanto da lui, ma non ha certo ripagato la fiducia. Tanto nervosismo e tanti falli. Segna solo due gol, contro Cagliari e Fiorentina, mentre per il resto sono tutti cartellini, due rossi, contro Juventus e Sassuolo. [31presenze, 2gol, 1assist, 11ammonizioni, 2espulsioni]
Rami 7 – Arriva a Gennaio dal Valencia come semi-sconosciuto e diventa il perno della difesa, diventando insostituibile. Senza di lui probabilmente la posizione in classifica sarebbe stata decisamente inferiore. [22presenze, 3gol, 2assist, 5ammonizioni]
Silvestre s.v. – Tanti, troppi infortuni per il quasi trent’enne che ha fatto solo pochissime apparizioni, segnando pure un gol (inutile) a Parma. [4presenze. 1gol, 2ammonizioni]
Zaccardo 5,5 – Anche per lui poche apparizioni, sia con Allegri sia con Seedorf, ma quando viene chiamato in causa non gioca male, solo che si vede la poca affinità col campo. [13presenze, 1ammonizione]
Zapata 6 – Stagione sfortunata per il colombiano, che non disputa una brutta prima parte di stagione, finchè non si infortunia contro l’Udinese, sua ex squadra, e sta un po’ ai box. Quando rientra trova Rami che gli viene preferito. [29presenze, 2gol, 2assist, 4ammonizioni]

CENTROCAMPISTI
Birsa 5,5 – Gioca tanto con Allegri, diventando un punto fermo di un Milan in caduta libera. C’è da aggiungere però, che con due suoi gol (tra l’altro di ottima fattura) ha permesso ai rossoneri di vincere altrettante partite. Poi l’infortunio e l’avvicendamento in panchina lo hanno relegato nelle retrovie, inserendolo tra i possibili partenti dell’estate. [21presenze, 2gol, 2assist, 1ammonizione]
Cristante 6 – Impiegato raramente, quando è sceso in campo ha fatto più che bene. Per giudicarlo al meglio c’è bisogno di vederlo giocare maggiormente, e qualche infortunio di troppo glielo ha impedito. [4presenze, 1gol, 1assist]
De Jong 7 – Il mastino del centrocampo rossonero, nonostante una stagione non esaltante del collettivo milanista, ha ampiamente guadagnato un ottimo voto. Sempre presente e raramente al di sotto della sufficienza, ha deciso il derby di ritorno con una precisa incornata. Non ci sarà da chiedergli “l’imbeccata” alla Pirlo, ma fa sempre il suo dovere in maniera egregia. [44presenze, 2gol, 3assist, 11ammonizioni]
Emanuelson 5 – Impiegato più in difesa che a centrocampo, ha vissuto fasi alterne con entrambi gli allenatori di questa stagione. “Riscoperto” da Allegri come terzino fluidificante, non ha fatto la differenza ed ha perso il posto per poi riguadagnarlo nella prima fase della gestione Seedorf. Con il ritorno di Constant, lo ha definitivamente perso tornando nelle retrovie.Contratto in scadenza, arriverà il rinnovo? [33presenze, 3assist, 2ammonizioni]
Essien 4,5 – Acquistato forse con troppa foga per dare alternative a Seedorf in vista dell’ottavo di Champions, il ghanese ha offerto nella maggior parte dei casi prestazioni poco confortanti mostrando una condizione a dir poco deficitaria. Dopo la disfatta di Madrid, l’ex Chelsea è lentamente scivolato tra le riserve, non riuscendo a garantirsi un posto tra gli 11 neanche col passaggio a 3 del centrocampo. [9presenze, 1ammonizione]
Montolivo 5,5 – Dal capitano della squadra rossonera ci si aspetterebbe decisamente in più, anche sotto il profilo della personalità dimostrata in campo e fuori. Mai incisivo e decisivo, ha sempre giocato sul limite della sufficienza, risultando raramente funzionale ad una manovra pungente. [37presenze, 3gol, 7assist, 8ammonizioni, 2espulsioni]
Muntari 5 – Prediletto da Allegri, che lo ha presentato più volte tra i titolari nonostante prestazioni non convincenti, è comunque riuscito a ritagliarsi i suoi spazi anche con Seedorf, probabilmente per mancanza di alternative. Se ci sarà cambio in panchina, potrebbe partire per una nuova avventura. [34presenze, 6gol, 3assist, 10ammonizioni, 1espulsione]
Poli 6,5 – Tra i più positivi dell’annata rossonera, il sedici ex Samp si è fatto sempre trovare pronto nonostante non venisse mai considerato tra i possibili inamovibili. Il riscatto dai blucerchiati sembra non essere in discussione, e la promozione tra i titolari dovrebbe essere cosa certa, rivoluzioni permettendo. [37presenze, 2gol, 4assist, 5ammonizioni]
Saponara s.v. – Visto pochissimo e mai decisivo nelle rare occasioni in cui è stato impiegato, ci si aspettava di più da lui e dalla sua tenuta fisica. La comproprietà col Parma verrà ridiscussa, e chissà che non possa essere tra i partenti. [7presenze]

ATTACCANTI
Balotelli 5,5 – La sua stagione italiana più prolifica non lo rende comunque meritevole della sufficienza. Grande talento e capacità fuori dal comune continuano a rimanere parzialmente inespresse e le notizie fuori dal campo continuano a far più rumore dei suoi gol. Da decidere il suo futuro, cercando di capire se accetterà di rimanere anche senza le coppe. Pare che Raiola si stia già dando da fare. [41presenze, 18gol, 8assist, 15ammonizioni, 1espulsione]
El Shaarawy s.v. – Ingiudicabile nonostante la stagione sia partita benino e si sia chiusa con un sospiro di sollievo. In mezzo il nulla, con l’infortunio al piede che lo ha tormentato per una stagione intera e gli ha fatto perdere il Mondiale. Lo ritroveremo più forte di prima la prossima stagione. [9presenze, 1gol, 1ammonizione]
Honda 5 – Arrivato come l’acquisto “a sensazione” del mercato invernale, il giapponese si è rivelato più fumo che arrosto. Da rivalutare il prossimo anno, quando farà la preparazione interamente con i suoi nuovi compagni, il numero 10 rossonero ha comunque perso la grande occasione di imporsi sin da subito, dovendo recuperare le posizioni perse. [16presenze, 2gol, 2assist, 4ammonizioni]
Kakà 6 – Voto guadagnato per l’impegno e la dedizione, ma a San Siro ci si ricordava di un altro Ricky. Il futuro è incerto e la voglia di rimanere diminuendo l’ingaggio sembra poca, ma nel periodo più buio è stato tra i pochi a salvarsi. [37presenze, 9gol, 8assist, 2ammonizioni]
Pazzini 5,5 – Poco giudicabile a causa dell’infortunio che lo ha tenuto fuori più di metà stagione, è rientrato senza fare sfracelli, rimanendo in seconda linea rispetto a Balotelli. [21presenze, 3gol, 2assist, 1ammonizione]
Petagna s.v. – Pochissime apparizioni, l’unico zampino è nell’azione del rigore che ha portato la vittoria contro il Verona all’esordio di Seedorf. [7presenze, 1ammonizione]
Robinho 4 – L’unico momento da ricordare della sua pessima stagione è il gol al Barcellona. Prima, durante e alla fine una miriade di prestazioni impalpabili, poca voglia di giocare e tanti, tantissimi fischi di un pubblico che da più di un anno chiede la sua cessione. [32presenze, 5gol, 4assist, 2ammonizioni]
Taarabt 7 – Acquisto a sorpresa e poco pubblicizzato, il marocchino ha ridato vitalità al reparto avanzato rossonero dimostrandosi uno dei migliori della stagione. Il riscatto dovrebbe essere guadagnato, ma il momento finanziariamente difficile dei rossoneri solleva qualche dubbio in merito. Galliani ci lavorerà, e tutto il popolo rossonero spera in un suo successo. [16presenze, 4gol, 2assist, 3ammonizioni]

DIRIGENZA 5 – In estate si poteva e si doveva fare di più, forse cominciando dalla panchina visto che Allegri non ha dato i frutti sperati ed è stato cacciato a metà stagione. Nel mercato di riparazione buoni gli innesti di Rami e Taarabt, meno quello di Honda, ma la situazione era già critica ed il miracolo dello scorso anno non è riuscito.

ALLENATORI
Allegri 4 – Avrebbe fatto meglio a lasciare la panchina l’estate scorsa, per il bene del Milan e probabilmente anche suo. I giocatori non lo seguono, lui non riesce a stimolarli e sbaglia spesso la gestione dei cambi. All’ultima di andata, dopo il tracollo contro il Sassuolo, la dirigenza decide di dargli il ben servito, dopo tre anni e mezzo. [27partite, 8vittorie, 11pareggi, 8sconfitte]
Tassotti s.v. – Dal 2001 vice-allenatore del Milan, trova l’occasione per dirigere ufficialmente la squadra nell’ottavo di Coppa Italia, vinto per 3-1 sullo Spezia, dopo l’allontanamento di Allegri e nell’attesa di Seedorf. [1partita, 1vittoria]
Seedorf 6 – In una settimana si trova da calciatore in Brasile a prendere il volo per Milano, ad occupare il posto di allenatore per il suo caro Milan. Mezza stagione di alti e bassi, la dura eliminazione dalla Champions League e le gioie in campionato, fino alla fine quando la rincorsa non va a buon fine, e probabilmente nemmeno la sua riconferma. [22partite, 11vittorie, 2pareggi, 9sconfitte]

 

Con la collaborazione di Matteo Mimmi

 

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