Palermo, Gilardino si presenta: “Ho una grande voglia di mettermi in gioco, sono pronto”

A Palermo è arrivato il grande giorno: è il Gilardino day. L’attaccante biellese, nuova punta di diamante dei rosanero, è stato presentato alla stampa alla presenza del presidente del Palermo Maurizio Zamparini il quale aveva insistito per essere presente in questo giorno.

Fonte: Giovanni Mazzola
Fonte: Giovanni Mazzola

Proprio Zamparini ha aperto la conferenza stampa introducendo il calciatore: “E’ un fatto straordinario che io faccia la presentazione di un giocatore, lo voglio presentare io perchè sono molto contento dell’arrivo di Gilardino a Palermo e della sua decisione di mettersi in gioco con tanto entusiasmo. Ho deciso di presentarlo io perchè è un giocatore con tanta esperienza ma con lo spirito da ventenne, gli auguro di fare un ottimo campionato. Prendere Gilardino è una scelta politica diversa: di solito abbiamo preso giovani ma quest’anno è capitata questa occasione durante il mercato e abbiamo capito che si poteva far giocare a Palermo. Spero che possa chiudere la carriera qui a Palermo e fare quello che sta facendo Toni a Verona. Il Palermo è riuscito a pareggiare il bilancio, ha una prospettiva di raggiungerlo contro i -10 che avevamo previsto: non ci sono tesoretti, avevamo un offerta importante per Araujo che ci avrebbe fruttato di più tra qualche anno ma Gilardino porta un tasso tecnico di esperienza nel Palermo, mi aspetto che faccia da papà nei prossimi 3-4 anni”.

Zamparini ha poi parlato della squadra e del futuro della squadra, specialmente del suo rapporto con Iachini: “Iachini fa un’altro mestiere, non dovrebbe esternare ma pensare ad allenare. Per questo l’ho già rimproverato ma tra noi due c’è un rapporto bellissimo, pranzeremo insieme. Ognuno fa il suo mestiere, ho avuto la possibilità di portare Gila qui negli ultimi giorni di mercato così come Djurdjevic che penso che diventerà il nuovo Belotti. Io ho fatto un analisi della squadra dell’anno scorso e quella di quest’anno: Sorrentino è migliorato ed è un’ottimo capitano, una lieta sorpresa per me. Abbiamo rinforzato la difesa con El Kaoutari e Struna, per il quale ho rifiutato una lauta offerta dal Napoli, che con le riserve che abbiamo forma un’ottimo reparto che ancora non ha subito goal. Il centrocampo si è confermato con Jajalo che sta crescendo sempre di più cosi come Chochev che è diventato nazionale bulgaro titolare, poi c’è Rigoni che non ha bisogno di presentazioni ed i nuovi arrivati Brugman e Hijlemark. Sugli esterni abbiamo confermato Lazaar, per il quale non abbiamo ascoltato molte offerte, e Morganella che tra un mese tornerà in campo. Anche in questo spero che l’allenatore sappia che può cambiare ruolo giocando senza esterni difensivi. In attacco abbiamo perso Dybala e Belotti, che ho ceduto io perchè incompatibile con il nostro modulo, ma ho preso Djurdjevic, Trajkvoski e Cassini oltre a Gilardino che sarà una lieta sorpresa. Non siamo certamente più deboli dell’anno scorso, vedo una squadra più organizzata ed omogenea, Iachini forse si aspettava qualcosa in più ma se lo aspettava anche l’anno scorso“.

Fonte: Giovanni Mazzola
Fonte: Giovanni Mazzola

Spazio poi ad un Gilardino determinato, sguardo deciso e parole ferme su questa sua nuova esperienza rosanero: “Innanzitutto ringrazio tutta la società per aver fatto questa scelta, ho lavorato per tre mesi da solo con un preparatore: non è stato facile ma nell’ultima settimana è arrivato il Palermo ed ho colto al volo questa possibilità. Volevo continuare a giocare in Serie A, non mi sento 33 anni sulle spalle perchè fisicamente mi sento bene e sono pronto. Ho una grandissima voglia di rimettermi in gioco con questa maglia, in questa piazza importante dove c’è tanto entusiasmo. Arrivo qui con la massima umiltà che ha contraddistinto la mia carriera ma con la consapevolezza e la fermezza che so cosa so fare e quello che devo fare. Dybala è stato ed è un uomo importante per Palermo, gli auguro il meglio per il futuro ma per quanto mi riguarda penso a lavorare bene ogni giorno con il mister e a mettermi a disposizione della squadra. Per il goal di mano che feci tanti anni fa penso che fu una delle cose negative della mia carriera che pagai con delle giornate di squalifica. Bisogna pensare ad oggi perchè ho scelto questa squadra e questi tifosi per le motivazioni che penso che mi potranno dare, dovrò essere bravo nel trascinare la squadra ed i compagni. Io ho lavorato due giorni prima con l’Udinese e tutta la settimana scorsa, sto bene fisicamente ma come è sempre stato deciderà l’allenatore ed il mister e come vedrà la squadra“.

Gilardino ha poi parlato del campionato che aspetta il Palermo e della partita di domenica contro il Carpi, quella del suo possibile esordio con la maglia rosanero: “Il Palermo deve guardare una partita alla volta, nonostante le prime due vittorie. La partita di domenica è difficilissima, arriva un Carpi rinforzato con qualche acquisto e sappiamo che queste partite qui bisogna prenderle nel miglior modo possibile. Mi aspetto costanza e determinazione in ogni partita oltre ai goal che ho sempre fatto in ogni partita: questi sono i principi che mi hanno portato a giocare a questi livelli. Dico ai tifosi di venire in tanti domenica perchè sono la nostra spinta, io e la squadra abbiamo bisogno di loro. Contatti con il Carpi? Si, il Carpi si era presentato molto prima del Palermo ma ho temporeggiato perchè era appena finito il campionato“.

Infine una battuta di Gilardino sulla nazionale: “Alla nazionale non penso, deciderà Conte: io devo solo pensare al campo, sarà una stagione fondamentale. Giocare in nazionale è un auspicio che mi porto dentro che si potrà concretizzare solo con il lavoro“.

 

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