Radovanovic e Dzemaili: finisce 1-1 tra Napoli e Novara

 Finisce in parità il posticipo tra Novara e Napoli al Silvio Piola. Al goal di Radovanovic, risponde Dzemaili. Napoli che paga gli sforzi fatti in coppa. Buona la partita della neopromossa, protagonista di una prova più che positiva. (clicca qui per le pagelle)

Mazzarri si presenta al Piola schierando, per la prima volta dall’inizio, i tre tenori più Pandev; il modulo è il solito, con Hamsik che costituisce la coppia di centrocampo con Dzemaili. Sulle fasce ci sono Maggio e Dossena, con Zuniga in panchina.Tesser risponde con un prudente 5-3-2, con Mazzarani nell’insolita posizione di seconda punta al fianco di Rubino. A centrocampo il trio Rigoni-Radovanovic-Marianini.

Il Napoli comincia bene, cercando di imporre il proprio gioco, ma la formazione di Tesser tiene bene il campo. I primi squilli sono dei padroni di casa con le conclusioni fuori misura di Rubino e Mazzarani. La prima vera occasione è di Gemiti che al decimo, impegna De Sanctis con un forte tiro dalla distanza. La compattezza del Novara crea difficoltà alla squadra azzurra, che troppo spesso si affida al lancio lungo. La prima opportunità per gli azzurri nasce da un invenzione di Hamsik, che confeziona un assist al bacio per Cavani, ma Ujkani lo anticipa in uscita. Il Novara ribatte con la discesa di Morganella, il cui cross non viene sfruttato da Mazzarani, e il tiro di Rigoni, che spara alto. Al minuto 34 la palla goal più clamorosa della prima frazione: l’attivissimo Lavezzi allarga per Dossena, l’esterno fa partire un traversone perfetto, terzo tempo di Maggio che schiaccia benissimo di testa ma il pallone finisce fuori di un niente. Due minuti dopo è la squadra di casa a sfiorare il vantaggio; su un’ottima palla di Gemiti, Rubino non ci arriva di un soffio. Non succede più nulla e le squadre vanno negli spogliatoi sullo 0-0.

Pronti via parte bene il Novara  con il solito Rubino, che spedisce alto su cross dell’onnipresente Gemiti, autore di un ottima prestazione. Il Napoli continua a trovare difficoltà nella costruzione del gioco, complice la prova opaca del duo Hamsik-Dzemaili, che in fase di non possesso, va spesso in affanno. Al minuto 58′ altra occasione per i piemontesi, col tiro di Radovanovic deviato da Rigoni, che per poco non sorprende De Sanctis. Al 63′ ancora pericolosa la squadra di casa con Rubino, sicuramente il migliore dei suoi; imbeccato in profondità fa partire un sinistro che attraversa tutto lo specchio della porta e termina a lato. Il Napoli prova timidamente a fare la partita, ma la formazione di Tesser punge in contropiede, e infatti al 69′ trova il vantaggio. Punizione di Radovanovic, che calcia fortissimo e con la complicità della barriera trafigge l’incolpevole De Sanctis. Gli uomini di Mazzarri accusano il colpo e si affidano continuamente alle scorribande del Pocho, che anche stasera ha dimostrato di essere in una condizione strepitosa. Grazie ai neo-entrati Mascara, Zuniga e Inler (tra gli altri viene sostituito Cavani, decisamente sottotono) il Napoli aumenta la pressione, e a cinque minuti dal termine trova il pareggio. Lavezzi dal fondo serve in area Hamsik che liscia incredibilmente, ma la sua ciabattata diventa un assist involontario per Dzemaili; lo svizzero, probabilmente il peggiore dei suoi fino a quel momento, scaraventa violentemente il pallone in rete, segnando il secondo goal con la maglia azzurra, dopo quello messo a segno col Lecce la settimana scorsa. Nel finale il Napoli prova addirittura a vincerla senza riuscirci. Prima Lavezzi e Zuniga non sfruttano un calcio piazzato, poi ci prova ancora il Pocho che calcia centralmente verso la porta di Ujkani, senza però impensierirlo. L’occasione più ghiotta arriva all’88’ con Maggio, che dalla destra spara alto su traversone di Zuniga. La partita finisce qui, con Pandev che allo scadere reclama un calcio di rigore per un presunto contatto con Ujkani, ma De Marco lascia correre.

Il Napoli continua a perdere terreno sulle grandi mentre la compagine di Tesser conquista un punto prezioso, ma la strada per la salvezza è ancora lunga.