Roma, ecco Nainggolan: “Qui per il progetto. A centrocampo avrò i miei spazi”

Il suo italiano è impeccabile, il “ninja” è timido ma pare già conoscere l’ambiente. Ha le idee chiare, ma gli serve ancora tempo per pronunciarsi al meglio. Le parole, però, non mancano di certo a Radja Nainggolan, ultimo acquisto della Roma di Garcia.

Fonte: Riccardo Cotumaccio
Fonte: Riccardo Cotumaccio

Perché Ninja?

“Per la grinta che mettevo in campo. Essenso un po’ orientale mi hanno messo quel nome lì”.

Sei sceso in campo con un solo allenamento alle spalle. Era l’impatto che ti aspettavi?

“Mi sono trovato subito bene, non è facile entrare in un gruppo che comunque sta facendo belle cose. Ho cercato di adeguarmi a come gioca la squadra. Poi mi devo inserire meglio, sono contento per la vittoria di ieri”.

Su di te si era aperta un’asta, quanto ha pesato la tua volontà di venire qui? È un messaggio che hai voluto lanciare alla società l’esser stato ufficializzato dopo la Juve?

“La Roma mi piaceva già l’anno scorso, aveva un progetto molto importante. C’erano altre squadre ma questo era il miglior progetto per me. Sicuramente ho lanciato un messaggio molto importante, hanno investito su di me e cerco di ripagare tutto dimostrando con prestazioni in campo”.

Ti sei fissato un obiettivo?

“Di ambizioni ne ho, voglio arrivare il più in alto possibile col pensiero di far bene”.

Modello a cui ti ispiri?

“Non mi sono mai concentrato sui centrocampisti, ma sui trequartisti. Il mio idolo era Ronaldinho, poi adesso di centroc. In italia ce ne sono tanti. C’è De Rossi che parla da sé, e poi mi piaceva la grinta di Gattuso. Cerco di essere uno dei tanti insieme”.

Il ruolo preferito?

“Per me l’importante è giocare, ovunque sto cerco di dare massimo”.

Conosci la Roma. Che effetto ti ha fatto il cambio tra le due squadra dall’anno scorso?

“Penso all’anno scorso, giocavano molto sull’attacco ed erano un po’ carenti in fase difensiva. Quest’anno è tutto il contrario, la squadra più compatta”.

Qui a Roma hai possibilità maggiori per il Mondiale?

“Ora sono in una grande squadra e forse avrò anche più considerazione. Facendo bene qua avrò le mie possibilità”.

Dato che non ha vinto nessun trofeo, può avere la mentalità giusta per vincere qualcosa?

“Cerco di dare sempre sempre il massimo. Ci sono piazze in cui si può vincere e altre in cui si possono trovare difficoltà. Questa squadra può fare bene, cercherò di dare il mio contributo, cerchiamo di vincere qualcosina”.

Bradley è andato via per mancanza di spazio. Lei ne troverà?

“Sono un lottatore, cercherò di mettere in difficoltà le scelte dell’allenatore. C’è molta concorrenza, ma me la posso giocare con tutti quanti”.

La Roma può ambire allo scudetto?

“Sono 8 punti e c’è la partita qua. La Roma non può sbagliare più di tanto. Penso che la possibilità c’è, penso di crederci fino alla fine”.

Totti?

“Totti parla per sé, ha dimostrato in carriera di essere un campione. Fa piacere giocare con lui, spero di giocarci al più presto insieme. Sono qui ancora da troppo poco tempo, c’è da conoscerlo meglio dal punto di vista umano”.

Questo era il “progetto migliore per te”. Cosa ti ha convinto di più nel venire qua?

“Il progetto mi affascinava anche quest’estate, ma non c’erano presupposti. Ora sì, facendo parte di questa squadra penso che con tanti giovani si può far bene. Anche negli anni successivi”.

Cosa ti ha colpito della Roma e dei nuovi compagni?

“C’è un bel gruppo, dentro gli spogliatioi si vede che è un gruppo solido e compatto. Scherzano molto, mi piace che siano così. Sono solo due giorni, devo inserirmi meglio ma più in la il gruppo mi piacerà ancor di più”.

Sei stato già definito la riserva più pagata la mondo.

“Mi stai già considerando riserva? Me la posso giocare, non è facile perché gli altri stanno facedo bene. Mi ritaglierò il mio spazio dando il mio contributo”.

Che effetto le ha fatto vedere tutti quei tifosi lì per te, e per quanto riguarda quelli del Cagliari?

“A Fiumicino mi tiravano a destra e a sinistra. Bello, ma pesante. Pensavo di arrivare tranquillo, ma è una bella sensazione. È una piazza importante. I ringraziamenti verso il Cagliari vanno fatti, 4 anni lì ho fatto tante amicizie, ho sposato una sarda. La Sardegna rimarrà una parte importante della mia vita”.

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